Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2015-04-29-Speech-3-1493-750"
Predicate | Value (sorted: default) |
---|---|
rdf:type | |
dcterms:Date | |
dcterms:Is Part Of | |
dcterms:Language | |
lpv:document identification number |
"en.20150429.155.3-1493-750"2
|
lpv:hasSubsequent | |
lpv:speaker | |
lpv:spokenAs | |
lpv:translated text |
"La ratifica del trattato di Marrakech rappresenta una questione di civiltà. È in gioco la dignità e la serietà delle Istituzioni europee.
Per usare le parole della Santa Sede, parte attiva nelle negoziazioni, tale trattato riveste un'importanza assoluta visto che, per la prima volta, si è riusciti a prevedere un'eccezione al diritto d'autore che dia spazio ai diritti umani e li sostanzi nella pratica. Credo che garantire i diritti basilari, quali la libertà di espressione e di informazione ed il diritto all'istruzione, previsti rispettivamente dagli articoli 11 e 14 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, anche a coloro che sono già in uno stato di disabilità perché non vedenti o affetti da disabilità visive, sia un preciso dovere di tutte le istituzioni. Per tale motivo sono convinta che, superando i tecnicismi giuridici, la Commissione ed il Consiglio saranno capaci di trovare una soluzione immediata affinché l'UE ratifichi al più presto il trattato. La ratifica e l'entrata in vigore del trattato sono state infatti procrastinate già abbastanza ed un'ulteriore inerzia, da parte del Consiglio, non avrebbe alcun tipo di giustificazione di fronte alla negazione di diritti. La promozione e la garanzia dei diritti dei più deboli deve essere una priorità delle Istituzioni europee."@en1
|
lpv:unclassifiedMetadata |
"Isabella Adinolfi (EFDD ),"1
|
Named graphs describing this resource:
The resource appears as object in 2 triples