Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2017-04-04-Speech-2-088-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, in molti paesi europei, come l'Italia, la Francia e la Germania, il legame politico tra le case automobilistiche e i governi che rilasciano le omologazioni è noto, ed è noto come il "Dieselgate" abbia fatto emergere un fatto drammatico, ovvero il conflitto di interesse tra il controllore (lo Stato) e i controllati (le case automobilistiche).
Oggi noi abbiamo una grande opportunità di cambiare questo sistema. Abbiamo l'opportunità di offrire ai cittadini una normativa in grado di superare i conflitti di interesse nazionali. Io chiedo ai miei colleghi di essere ambiziosi in questo. Nella relazione che andremo a votare oggi sulla vigilanza dei veicoli a motore, abbiamo la possibilità di introdurre dei miglioramenti, di rendere più ambiziosa questa proposta, prima di tutto chiedendo che per ogni Stato membro venga controllato il 20 % dei nuovi modelli immessi sul mercato. In questo modo, per esempio, un autoveicolo lanciato dalla Fiat sarebbe controllato in tutta Europa, e ciò renderebbe le manipolazioni molto meno frequenti, se non addirittura impossibili.
Poi, tutti noi abbiamo parlato di un organismo terzo indipendente, in grado di controllare ciò che le autorità nazionali approvano, e ci siamo focalizzati sull'agenzia, che mediamente viene percepita come un carrozzone. Allora noi vogliamo essere propositivi: proponiamo un'autorità, non un'agenzia, un'autorità che sia in carico alla Commissione e che possa utilizzare strutture già esistenti. In modo particolare noi abbiamo individuato il laboratorio del Centro comune di ricerca di Ispra, che è già dotato dal punto di vista strumentale di molti strumenti.
E a chi dice che non ci sono i finanziamenti per supportare questo tipo di approccio facciamo notare che, senza chiedere nulla ai cittadini, ma semplicemente con un piccolo onere per le case produttrici, avremmo queste risorse. Stiamo parlando di dieci euro a veicolo.
E, infine, chiediamo che i test fatti su strada, che rappresentano una cosa molto positiva, non vengano fatti su dei prototipi, ma su dei mezzi che sono già pronti per il mercato. Quindi ribadisco che oggi abbiamo questa opportunità di essere ambiziosi e chiedo ai miei colleghi di esserlo, e spero che vogliate accogliere questo invito."@it2
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