Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2017-02-01-Speech-1-177-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la situazione delle popolazioni del Sud Sudan è drammatica: su circa 12 milioni di abitanti, quattro e mezzo combattono tutti i giorni contro la fame, due milioni sono profughi interni e oltre 1,3 milioni sono rifugiati nei paesi confinanti, in primis l'Uganda.
Nel recente passato, una certa vulgata ci ha descritto il successo dell'autodeterminazione, il superamento dei vecchi assetti coloniali e la creazione di un governo di unità nazionale. È un quadro ottimistico, ma la realtà ha smentito questi fragili assetti perché, nonostante negli anni vi sia stata una massiccia iniezione di risorse per aiuti allo sviluppo e alla creazione di un sistema amministrativo, i rappresentanti delle due principali fazioni, il presidente Kiir e il vicepresidente Machar, hanno rotto la coabitazione governativa spinti da antiche spaccature etniche accentuate dagli interessi petroliferi in gioco.
La missione ONU si è rivelata impotente nel ristabilire lo Stato di diritto ed è unicamente riuscita a creare dei siti per la protezione dei civili che fuggono dalle violenze, mentre la Forza di protezione regionale autorizzata dal Consiglio di sicurezza è ancora lontana dal concretizzarsi. Ad oggi si fa più concreto lo spettro di un nuovo Ruanda. Per evitare questa tragica eventualità non bastano le iniziative umanitarie dell'ONU e quelle di singoli paesi come l'Uganda…"@it2
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