Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-10-24-Speech-1-119-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Parlamento europeo oggi compie un significativo passo in avanti. Per combattere efficacemente la diffusione di corruzione e criminalità organizzata occorreva instaurare un dibattito a livello europeo, volto introdurre normative e misure di contrasto comuni in tutti gli Stati membri. Quest'Europa ha avuto, infatti, una grave colpa: ha relegato la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, a confini strettamente nazionali. La mancanza di consapevolezza della portata transnazionale di tale fenomeno ha così garantito gioco facile alla mafia e, più in generale, alle organizzazioni criminali che, avvalendosi anche della corruzione, hanno individuato nuovi business infiltrandosi nella gestione dei centri di accoglienza dei migranti o accaparrandosi gare d'appalto finanziate con fondi europei o investendo nelle principali piazze finanziarie, beneficiando così della mancanza di riconoscimento della pericolosità del fenomeno associazionistico in alcuni Stati membri. Tutto ciò richiede urgenti e incisivi interventi normativi a livello europeo al fine di arrestare la diffusione delle organizzazioni criminali nel continente, combattere i reati più comunemente commessi dalle mafie e impedire le infiltrazioni delle associazioni a delinquere nell'economia legale. Il Parlamento europeo sta facendo con grande impegno e convinzione la sua parte, tra mille difficoltà che nascono soprattutto dalle differenze culturali e giuridiche, dai pregiudizi esistenti nei confronti delle diverse forme di organizzazioni criminali radicate negli Stati membri. Durante la scorsa legislatura è stata aperta la strada che oggi stiamo portando a termine, non solo per introdurre una nozione comune di reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, ma soprattutto per adottare una strategia condivisa ed efficace di contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al riciclaggio. L'auspicio è quello che anche le altre istituzioni europee comprendano pienamente la reale pericolosità di tali fenomeni ormai transnazionali, che non si concentrino solo sui reati fine ma si prenda la consapevolezza della pericolosità che deriva dall'appartenenza all'associazione. Fenomeni che non intaccano solamente l'economia legale, ma che intaccano l'intera convivenza civile su cui si fonda l'Unione europea. Cari colleghi, permettetemi di ringraziare innanzitutto i colleghi relatori ombra per l'ottima collaborazione e per le interessanti e produttive discussioni che si sono tenute durante tutte le riunioni. Permettetemi di ringraziare anche il Centro di ricerca del Parlamento europeo per lo studio sui costi del mancato intervento dell'Unione europea in materia di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, che è stato fondamentale per darci degli spunti e delle basi obiettive per procedere alla stesura della relazione. Un grazie va ad Eurojust che ha risposto al questionario che avevamo inviato fornendoci delle importanti informazioni su come migliorare la cooperazione e lo scambio delle informazioni tra Stati membri. Un altro grazie va ad Europol per i numerosi confronti che sono intercorsi e per le preziose informazioni fornite, in particolare sugli aspetti più pratici relativi al coordinamento tra le diverse procedure dei singoli paesi e su come poter superare le difficoltà incontrate. Un grazie va alla Commissione europea che si è resa sempre disponibile per confronti e dibattiti in tema di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Un grazie va a quei cittadini che hanno contribuito alla stesura della relazione su internet e in particolare sul portale Rousseau del Movimento 5 Stelle, interessandosi così in prima persona e fornendoci importanti suggerimenti. Ringrazio, poi, tutti i colleghi che hanno presentato numerosi emendamenti alla relazione a riprova anche del fatto che il tema sia estremamente sentito a livello transnazionale e non sia un fenomeno di caratura nazionale. Ringrazio i relatori dei pareri delle commissioni DEVE e CONT e ringrazio, permettetemi di ringraziare, tutti i collaboratori, giovani e meno giovani, e tutti gli staff che, credendo nel lavoro portato avanti, hanno contribuito con passione ai lavori di questa relazione."@it2
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