Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-09-12-Speech-1-103-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio i colleghi e i relatori ombra con cui ho operato in maniera produttiva durante le negoziazioni. La relazione che abbiamo approvato in commissione REGI è una relazione di attuazione, volta ad analizzare "olisticamente" i diversi aspetti concernenti l'implementazione dell'obiettivo tematico 3, ossia la competitività delle piccole e medie imprese nella nuova programmazione. Ben 23 milioni di piccole e medie imprese in Europa (ovvero aziende con meno di 250 dipendenti) rappresentano circa il 99% di tutte le imprese, e apportano un contributo fondamentale allo sviluppo, alla coesione sociale, all'innovazione e alla creazione di occupazione di alta qualità e producono oltre 100 milioni di posti di lavoro e reddito. In Europa, le piccole e medie imprese sono molto diversificate tra loro: cresce il numero di microimprese (quindi meno di dieci dipendenti) operanti sia nei settori tradizionali, sia a livello di . Oggi sono il 93% di oltre 22 milioni di piccole e medie imprese. Nell'attuale programmazione, si sono raddoppiati i fondi rispetto alla vecchia, ma la pur ingente mole di finanziamenti – 64 miliardi che diventeranno 140 – è una condizione necessaria, ma non sufficiente per far fronte alle numerose difficoltà con cui si scontrano quotidianamente le nostre imprese. Innanzitutto dobbiamo affermare che la crisi economica e le politiche di austerità hanno soffocato la domanda interna. In secondo luogo, il contesto burocratico e normativo è una vera e propria giungla che rende di fatto impossibile investire. Nella relazione abbiamo ribadito quanto sia importante che gli appalti pubblici siano organizzati in modo trasparente e innovativo. Ben venga dunque la direttiva sugli appalti e il documento di gara unico europeo, che dovrebbero ridurre considerevolmente l'onere amministrativo per le piccole e medie imprese. Allo stesso tempo, dobbiamo essere vigili, e invito la Commissione e gli Stati membri ad esserlo, sia sull'arretrato dei pagamenti sia sul fatto che la direttiva sui ritardi di pagamento sia applicata adeguatamente. Non possiamo assolutamente permetterci che le nostre piccole e medie imprese siano scoraggiate dal partecipare a progetti e a programmi per mancanza di fiducia nel sistema."@it2
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