Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-07-05-Speech-2-148-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, speravo che col trauma del anche i leader europei maturassero la consapevolezza che serve una svolta radicale, uno scatto in avanti nel processo di integrazione europea, rimasto incagliato a metà, capendo che se non completiamo l'impianto, non solo è inefficace ma per molti versi controproducente. E invece non mi pare così. Leggo un'intervista del ministro Schäuble che ha lo straordinario talento di proporre la causa dei problemi, come soluzione. Se siamo in questo disastro è proprio per il prevalere del metodo intergovernativo e degli egoismi nazionali, che hanno impedito all'Unione di compiersi e funzionare, su politiche migratorie, fiscali, estere, sociali. Nel abbiamo pagato anni in cui i governi hanno giocato d'azzardo a nazionalizzare i successi dell'Unione e ad incolparla per ogni problema, insieme all'incapacità di dare risposte alle disuguaglianze e le incertezze cresciute con la crisi. Mentre i leoni del battono in vigliacca ritirata di fronte alle conseguenze delle bugie con cui hanno viziato il dibattito, bisogna, con dolore, prendere atto del voto e andare avanti, perché l'incertezza fa male ad entrambe le parti. E se il Consiglio pensa di mettere al margine Commissione e Parlamento e i cittadini europei, deve trovare la nostra più feroce opposizione."@it2
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