Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-04-28-Speech-2-1947-750"
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"La convenzione n. 189 dell'Organizzazione internazionale del lavoro definisce "lavoratore domestico" ogni persona con una relazione lavorativa, con una o più famiglie. Pur trattandosi dell'unica definizione fornita da una organizzazione internazionale, essa esclude una larga fascia di persone impegnate in lavori a tempo parziale, svolti in modo occasionale o sporadico, e i prestatori di assistenza. La relazione Kuneva, che oggi ho sostenuto con il mio voto, cerca di colmare le lacune di questa definizione portando all'attenzione del legislatore europeo una condizione che nel 2010 coinvolgeva oltre 52 milioni di persone nel mondo, in larga maggioranza donne. Il testo votato oggi dal Parlamento affronta i diversi aspetti di rischio che riguardano le condizioni di questi lavoratori e che coinvolgono il pericolo di molestie, la presenza di rapporti illegali e in particolare l'assenza di coperture in materia di diritto del lavoro. Secondo l'OIL, il 29,9% dei lavoratori domestici è infatti completamente escluso dalla legislazione del lavoro nazionale. La Commissione dovrebbe proporre una iniziativa legislativa per definire norme comuni in materia di lavoro domestico e assistenziale nell'UE, spingendo gli Stati ad includere questo tipo di lavoratori nella normativa nazionale sul lavoro e combattendo il sommerso."@it2
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