Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-04-12-Speech-2-025-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io vorrei ringraziare le corelatrici, i relatori ombra e i colleghi che hanno lavorato sui pareri che provengono dalle altre commissioni.
Possiamo dire che ci abbiamo provato, durante questo anno e mezzo, il Parlamento europeo ha provato a trovare una posizione unitaria per un approccio olistico alla questione migrazione, però è anche vero che dall'altro lato è emersa la totale impotenza del Parlamento europeo di fronte all'egoismo degli Stati membri e questo risultato non può che essere un totale fallimento dell'Unione europea nell'approccio alla questione della migrazione.
Perché, signori, è un fallimento quello a cui stiamo assistendo. La relocation che è stata votata, annunciata di 160 000 persone, si è risolta in poche centinaia che sono stati ricollocati finora; sono sorti nel frattempo muri e frontiere ovunque, diceva bene il collega nel ricordare che si sta costruendo un altro muro tra l'Austria e l'Italia; è a rischio Schengen; sono violati i diritti umani in ogni posto e, buon ultimo, quest'accordo con la Turchia, a cui chiedo parere al Commissario Avramopoulos, non è che l'ultimo passo di un approccio totalmente insensato che abbiamo sul tema immigrazione.
La chiave di partenza doveva esser il regolamento di Dublino, dovevamo superarlo, non ci siamo ancora riusciti perché da lì parte una visione unitaria sulla questione. Se non riusciamo a distribuirci, a guardare assieme come affrontare appunto la problematica, diventa impossibile trovare le soluzioni e tutte le soluzioni che stiamo discutendo sono le soluzioni che non sono sufficienti e che rischiano di far diventare i paesi di frontiera, come l'Italia, come la Grecia, dei tappi, degli enormi campi profughi.
Abbiamo bisogno di un approccio più trasparente, più intelligente sulla gestione dei fondi perché a livello interno ci sono sciacalli che sulla gestione dell'immigrazione speculano, sia a livello economico sia a livello politico. Purtroppo quella che stiamo vivendo è una triste pagina di storia, qualcuno ha ricordato quello che sta succedendo ad Idomeni dove vengono sparati gas lacrimogeni in campi dove ci sono bambini. E quando un domani si ricorderà questa pagina di storia, sarà difficile dire che siamo esenti da colpe, sarà difficile trovare scuse."@it2
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