Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2016-02-02-Speech-2-100-000"

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lpv:spoken text	"Signor Presidente, onorevoli colleghi, per questa proposta devo dire che andrebbe benissimo l'espressione "la montagna ha partorito un topolino". È un classico del metodo comunitario che l'Unione cerchi di risolvere problemi molto gravi utilizzando rimedi inadeguati. Dalla Commissione ci aspetteremmo molto più coraggio, poiché sappiamo che poi dovremo lottare col Consiglio per ottenere accordi soddisfacenti e conosciamo bene quale sia l'impostazione di alcuni Stati membri per i quali i fatti ci dicono più di mille parole. Mi chiedo, ad esempio, dove oggi sia la Presidenza olandese. Probabilmente sono impegnati a trovare qualche accordo e nuova misura di vantaggio fiscale per attirare imprese, a svantaggio dei partner europei, come hanno fatto in tutti questi anni, peraltro in buona compagnia, insieme a Belgio, Irlanda o al Lussemburgo del presidente Juncker. La Commissione europea su queste vergognose pratiche non dice nulla, perché sa benissimo che non esiste una volontà comune in questo senso a livello europeo, ma anzi è una gara ad approfittarsi dei paesi vicini, agevolando solamente le grandi multinazionali a danno delle piccole e medie imprese. In proposito vorrei capire come mai nella sua proposta la Commissione non faccia riferimento ad un "country by country reporting" che sia pubblico, poiché questo è quello che chiedono i cittadini europei e rappresenta l'unica maniera per renderlo efficace. La trasparenza deve essere la chiave di tutto poiché solamente in questa maniera avremo la consapevolezza di come agiscono realmente le multinazionali e gli Stati membri, gli stessi che a parole si dicono pronti a collaborare ma che poi si rifiutano di fornire documenti o cancellano tutte le informazioni compromettenti, come tutti noi abbiamo ampiamente verificato nel lavoro della commissione TAXE."@it2
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