Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2015-12-17-Speech-4-114-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli accordi di libero scambio dell'Unione europea si basano innanzitutto su criteri economici, prendendo in considerazione, nell'ambito della politica coerente, il rispetto delle norme ambientali e sociali, compresi i diritti umani. I diritti umani vengono menzionati nel preambolo dell'accordo, che però non è vincolante. La Malesia, per quanto riguarda i diritti umani delle popolazioni autoctone e delle minoranze, purtroppo è ancora molto in ritardo e ci sono numerose violazioni. I diritti fondiari sono una grande preoccupazione delle ONG, lo Stato prevede la costruzione di cinquanta dighe idrauliche nell'Est del paese entro il 2030 a grave a danno dell'ambiente e delle terre delle popolazioni autoctone. Dighe che potrebbero portare allo spostamento di decine di migliaia di abitanti ed inondare centinaia di chilometri quadrati di foresta tropicale. Ci sono grossi problemi di corruzione, lo Stato di Sarawak è oggetto di speculazione da parte di tutti gli investitori stranieri. Secondo le ONG, l'80 per cento della foresta pluviale è già stata distrutta per far posto alle piantagioni di olio di palma. La Malesia è di fatto uno dei paesi più corrotti del mondo. Ora io dico, utilizziamo lo strumento degli accordi di libero scambio per rafforzare questa difesa dei diritti umani perché è la nostra occasione."@it2
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