Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2015-10-29-Speech-4-118-000"
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"Signora Presidente, onorevoli colleghi, rivolgo innanzitutto un ringraziamento alla Commissaria, perché sono molto lieta che abbia accolto con favore il contenuto di questa relazione, che come dicevo non è certamente frutto del lavoro di una persona o di poche, ma è stato veramente utile avere il contributo di tutti.
Il dibattito certamente non termina con oggi, perché abbiamo una
e un intergruppo Cultura e turismo che operano in maniera molto attiva, e quindi penso che questo sia semplicemente un punto di partenza per un lavoro, da qui in futuro, molto intenso. Ho condiviso gli interventi dei colleghi che hanno parlato del tema della cultura dicendo che dobbiamo promuovere le diversità e le identità culturali europee, e questo perché effettivamente non dobbiamo parlare solamente di turismo, ma dobbiamo parlare anche di una promozione territoriale ricca.
Invece, quando parliamo di immigrazione, confondiamo davvero due temi che non devono essere posti sullo stesso piano. Certo, so che l'immigrazione e le richieste di asilo sono un tema all'attenzione dell'Unione europea che desta preoccupazione. Ma non dobbiamo neanche dare dei messaggi sbagliati, e cioè che l'Europa oggi non è una destinazione attrattiva e una destinazione sicura. E poi nel momento in cui tiriamo in ballo la sovranità e l'Europa delle nazioni, cari colleghi, allora non dovremmo essere seduti qui. Se siamo seduti qui è perché dobbiamo credere nell'Europa e nelle sue potenzialità, compreso il fatto di avere una nuova politica fiscale.
Riguardo al collega maltese, lo volevo rassicurare sul fatto che l'intento della relazione è indubbiamente quello di tener conto degli aspetti ambientali e anche della qualità del lavoro, anche per migliorare, perché no, il livello stipendiale, anzi sicuramente deve essere così, e far sì che la sanità non desti un
sociale, ma sia un aumento della qualità in tutti gli Stati membri.
Infine, una considerazione: io penso che l'Europa debba essere non una sommatoria di 28 Stati e 28 politiche turistiche, ma una meta unica, attrattiva, che sia il sogno di molti turisti a livello mondiale.
Grazie a tutti per la vostra collaborazione e il vostro aiuto."@it2
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