Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2015-09-10-Speech-4-364-750"

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"La Repubblica Bielorussia rimane sotto ogni aspetto un regime autoritario, con tutto ciò che questo comporta. Il paese è governato a colpi di decreti presidenziali e quello di Minsk è l'unico parlamento in Europa che per vent'anni non ha avuto opposizione e ogni volta che il presidente viene eletto ci sono repressioni violente per le strade. Le prossime presidenziali saranno a novembre di quest'anno ed è difficile immaginare uno scenario diverso. Quello dei prigionieri politici rimane uno dei motivi delle più dure critiche internazionali nonostante alcune recenti aperture, come un'amnistia concessa nel luglio 2014. Anche nel settore dei media la situazione è notevolmente peggiorata, con la creazione di continui ostacoli burocratici da parte del sistema per esercitare controllo. Non esiste, in Bielorussia, nemmeno libertà di associazione, il paese rimane inoltre l'unico Stato europeo in cui è in vigore la pena di morte: da due a nove persone condannate all'anno. Il governo bielorusso adotti misure concrete per migliorare i diritti umanitari e ponga fine alla repressione nei confronti dei dissidenti pacifici; auspicabile una riforma del sistema giudiziario nonché la garanzia del diritto illimitato alla libertà di parola e di riunione per costituire misure necessarie verso la realizzazione di una democrazia credibile."@it2
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