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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Timmermans, grazie a tutti colleghi che sono intervenuti in questo dibattito. Pur nella diversità di alcune posizioni, credo che sia emerso chiaramente come, per tutti i deputati, al di là del colore politico, i diritti fondamentali rivestano una grande importanza. Mi piacerebbe soffermarmi solo su alcuni interventi, in risposta ad alcuni interventi, di alcuni deputati dei Conservatori e dei Popolari, in merito al fatto che si sia dedicato poco spazio ai diritti individuali e invece molto più spazio ai diritti delle minoranze. Ebbene, probabilmente, soffermandosi un po' più sulla relazione si può verificare come si sia dato ampio spazio alla libertà di espressione e di informazione, ai diritti della donna, ai diritti della parità di genere, ai diritti dei minori, ai diritti delle persone LGBTI, ai diritti delle persone con disabilità, ai diritti dei senzatetto, alla solidarietà nella crisi economica, richiedendo che tutte le proposte legislative, le politiche e le azioni dell'Unione europea, anche in campo economico, siano passate ad un vaglio ed sui diritti fondamentali. Viene preso in esame come i diritti fondamentali vengano violati dalla criminalità organizzata e dalla corruzione, viene dato ampio spazio alla tutela delle vittime di reato. Bene, mi chiedo: non sono tutti diritti che pongono al centro degli interessi la persona? Non stiamo parlando di diritti degli individui? E poi ancora mi vorrei soffermare sul nuovo meccanismo, sul quale molti ancora nutrono dei dubbi. Bene, commissario Timmermans, come avrà avuto modo di constatare, il paragrafo 9 già prende in considerazione gli strumenti già esistenti, fa riferimento alle procedure di infrazione, fa riferimento ad un avvio automatico dell'articolo 7. Ciononostante, credo che in Europa si possa essere molto più ambiziosi. Oggi abbiamo enumerato diverse storie di violazioni di diritti fondamentali e credo che questo sia lo specchio di come probabilmente gli strumenti di cui l'Europa di oggi si dota non siano sufficienti. Bisogna essere più ambiziosi e l'ambizione consiste nel prevenire e non nell'intervenire quando le violazioni sono state già commesse. Il nuovo meccanismo: brevemente nel paragrafo 10 – la prego, mi dia qualche minuto in più –si parla di indicatori comuni e obiettivi sulla base dei quali la Commissione possa valutare lo stato di tutela dei diritti fondamentali. Bene, già alcuni colleghi vi hanno fatto riferimento, parliamo dei criteri di Copenaghen per i paesi in adesione. Perché non continuare ad applicare, a fare riferimento agli stessi indicatori per i paesi che continuano a far parte dell'Unione europea, facciamo riferimento al monitoraggio, paese per paese. Lei stesso, Commissario Timmermans – e concludo – parafraso ciò che lei stesso ha detto – Commissario Timmermans – ogni Stato che ha fiducia in se stesso non deve temere il controllo da parte degli altri, sulla base dei diritti umani. Ebbene, se mi conferma questo, qual è il timore nel richiedere una relazione annuale sullo stato di tutela dei diritti fondamentali paese per paese? Si parla poi di un richiamo formale, di un dialogo istituzionale, molto spesso ci si spaventa per la terminologia utilizzata, nuovo meccanismo, probabilmente è questo che spaventa, ma si tratta semplicemente di buonsenso. Io vi invito domani a votare con coscienza e a renderci portavoce del volere dei cittadini europei."@it2
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