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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, io devo dire che questo dibattito che si sta svolgendo oggi mi fa veramente essere positiva. Io mi occupo del cambiamento climatico dalla conferenza di Copenaghen e devo dire che trovo davvero che siamo riusciti a trasformare negli anni, un dibattito che era ambizioso – e punto – in quel dibattito che tutti si auspicava, e che è stato più volte ricordato oggi, in un dibattito, ambizioso e pragmatico. Io credo che questa sia stata una conquista non facile.
Abbiamo detto che domani non sarà difficile votare. Abbiamo però ricordato tutti come è complessa e articolata la situazione nella quale ci stiamo muovendo. Ci auguriamo tutti che, dopo che il Parlamento ha lavorato rapidamente, anche gli Stati membri arrivino alla ratifica veloce e assolutamente prima della conferenza di Parigi. Abbiamo ricordato – l'ha ricordato anche il Commissario – che riguarda solo il 14 per cento delle emissioni globali, e sappiamo tutti che fino ad oggi, non siamo riusciti ad arrivare a quell'accordo vincolante perché sono in campo i paesi con situazioni estremamente diverse ed è difficile trovare una strategia unica di azione contro il cambiamento climatico, partendo da esigenze di crescita, di sviluppo, così distanti, da storie istituzionali e sociali, così diverse.
Però è altrettanto vero che il clima è cambiato intorno a questa tematica. Oggi c'è un approccio molto più concreto e pragmatico. Tutti riconosciamo che l'accordo deve essere vincolante e globale. Tutti riconosciamo che l'Europa da sola non farebbe nulla, non riuscirebbe a cambiare quella situazione che invece è necessario modificare. E allora io, che sono stata veramente molto scettica negli anni precedenti, devo dire che mi unisco a chi è convinto oggi che la possibilità per cui Parigi si trasformi in una nuova Copenaghen, cioè nell'ennesimo conclamato insuccesso, questa volta è abbastanza lontana e quindi sono positiva, buon lavoro a tutti."@it2
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