Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2015-02-10-Speech-2-521-000"

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dcterms:Is Part Of	lp_eu:Pristupanje Gabona Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Andore Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Sejšela Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Rusije Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Albanije Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Singapura Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Maroka Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. - Pristupanje Armenije Haškoj konvenciji o građanskopravnim aspektima međunarodne otmice djece iz 1980. (rasprava)1
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lpv:spoken text	"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la facilità con la quale oggi si attraversano le frontiere tra Stati può costituire, nei casi di crisi di coppia, un problema se non addirittura un pericolo per i minori e per il genitore che subisce la sottrazione illecita del figlio infrasedicenne. Le statistiche disponibili, ancorché obsolete, segnalano un preoccupante incremento del fenomeno. Il ricorso al giudice nazionale, purtroppo, non fornisce adeguate garanzie di composizione della crisi se non in un quadro di cooperazione giudiziaria tra Stati diversi. Al di fuori dei rapporti tra Stati membri dell'Unione, dove vige il regolamento Bruxelles II bis, solo i meccanismi multilaterali previsti dalla Convenzione dell'Aia forniscono gli strumenti giuridici utili al rimpatrio del minore. Oggi registriamo l'opportunità di estendere ad altri otto Stati le garanzie previste dalla Convenzione dell'Aia, uno strumento che, senza voler ignorare le complessità anche economiche delle procedure giurisdizionali internazionali, ha avuto un significativo successo. Occorre però a mio avviso approfittare dell'occasione offertaci da questo dibattito per riaccendere i riflettori su un fenomeno tanto drammatico quanto diffuso, che può avere conseguenze gravissime sulla salute e sulla sicurezza del figlio, ma anche dei genitori coinvolti, e che deve essere risolto salvaguardando sempre il supremo interesse del minore. Per questo penso sia necessario non solo aggiornare le statistiche ma anche adottare ogni iniziativa politica e legislativa utile per contrastare detto fenomeno sia all'interno dell'Unione, promuovendo la revisione del regolamento Bruxelles II bis, sia all'esterno, promuovendo l'adesione di altri paesi terzi alla Convenzione dell'Aia."@it2
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