Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2014-12-18-Speech-4-053-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ancora una volta siamo qui a parlare di Biram Dah Ould Abeid, un'attivista coraggioso torturato e imprigionato in Mauritania lo scorso 11 novembre per la sua lotta contro une delle più grandi piaghe sociali di questo mondo. Una piaga che offende la libertà dei più poveri, dei bambini, degli illetterati e di quanti sono costretti a servire un padrone per non vivere di stenti. La schiavitù, seppure messa al bando nel 1981, continua ad essere un male sistemico in una società che si basa su forme di subordinazione ingiustificabili e difficilmente sanzionabili. Da tempo inviamo fondi a questo paese. Più di 195 milioni di euro sono stati trasferiti per la realizzazione di progetti di integrazione sociale. Altri arrivano tramite il Fondo per lo sviluppo. Ma così facendo, diventiamo complici di un governo che non ha ancora capito che senza il rispetto dei diritti umani non vi è Cotonou, non vi è Stato e non vi può essere l'amicizia dell'Europa. Chiediamo quindi all'alto rappresentante di non chiudere gli occhi e di far quanto in suo potere affinché l'Europa non diventi partecipe di chi, oggi, come già nel 2012, ha imprigionato un uomo che è simbolo di una lotta impari, alla quale noi tutti dobbiamo affiancarci con forza e determinazione. Biram Dah Ould Abeid deve essere liberato. Tutto il popolo mauritano deve essere liberato."@it2
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