Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2014-12-16-Speech-2-777-000"

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lpv:spoken text	"Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che l'accordo raggiunto ormai allo scadere del tempo regolamentare fosse la sola possibilità per evitare di avere un bilancio europeo a singhiozzo, attraverso il sistema dei dodicesimo provvisori. Noi abbiamo sempre mantenuta ferma la nostra posizione durante i negoziati. Il problema chiaro da risolvere riguarda i pagamenti e purtroppo questo accordo non risolve affatto la situazione ma addirittura la peggiora. Sul 2014 abbiamo ottenuto il minimo sindacale ma è sul 2015 che, a mio avviso, si è sbagliata completamente l'impostazione. Si è accettato per l'ennesima volta di sacrificare la necessità dei pagamenti all'altare degli impegni politici. Tutto questo, a mio avviso, non è serio: le cifre per il prossimo anno prevedono infatti impegni per oltre 145 miliardi e pagamenti per 141. I 4 miliardi che mancano andranno quindi a sommarsi alla ventina abbondante che l'Unione deve ancora oggi liquidare. Il prossimo anno ci ritroveremo nelle medesime condizioni. Anzi, probabilmente addirittura peggiori. Non è possibile continuare in questa maniera. È in gioco la credibilità dell'Unione europea stessa. Molti partiti qua ci vogliono tenere ai margini perché dicono che siamo contro l'Unione europea. Fa abbastanza sorridere che questi colleghi così zelanti siano in realtà esponenti di partiti che governano in tutti i paesi dell'Unione e i cui consigli hanno rischiato di affossare i negoziati e lasciare l'Europa senza risorse. La Presidenza italiana che si vanta tanto di predicare cambiamento e spingere per maggiori investimenti è stata complice e guida di tutto questo. Ennesima dimostrazione che, spesso, alle parole non seguono i fatti o meglio, i fatti sono l'esatto opposto delle parole."@it2
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