Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2014-02-26-Speech-3-115-000"

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lpv:spoken text	"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il 9 febbraio 2014 il popolo svizzero, con un referendum, ha deciso il proprio futuro. Il popolo svizzero ha detto stop all'immigrazione. L'Europa deve prenderne atto e non condannare questa scelta che è libera e democratica. Secondo voi, se lo stesso referendum venisse fatto negli altri paesi europei come andrebbe a finire? Se il referendum venisse fatto in Italia, dove ci sono 3 milioni e mezzo di disoccupati, dove il 40% dei giovani è senza lavoro, dove un terzo delle famiglie è a rischio povertà – il che significa che 18 milioni di italiani sono a rischio povertà –, il risultato sarebbe scontato. Perché, sapete cosa pensano gli italiani? Pensano che il lavoro deve essere dato prima a loro, che i sussidi e gli aiuti devono essere garantiti agli italiani e non agli immigrati, non agli ultimi arrivati, non a chi pretende tutto gratis senza aver mai pagato un euro di tassa. In Italia 5 milioni di persone rinunciano a curarsi, rinunciano alla visita medica, rinunciano a comprarsi le medicine perché non hanno soldi. Anche per questo i cittadini italiani, come gli svizzeri, gli inglesi, i francesi, non ne possono più di subire l'arroganza di questa Europa che impone di spalancare le porte dei nostri paesi e del nostro mercato del lavoro. Fino a quanto non c'è lavoro per i nostri cittadini, fino a quando lo Stato non riesce a garantire i servizi ai propri cittadini, gli immigrati devono rimanere fuori. Le accuse della Commissione, i soliti discorsi buonisti che sento qui dentro, le accuse di razzismo sono il modo sbagliato di affrontare il problema. L'Europa dimostra oggi ancora una volta la sua incapacità di affrontare..."@it2
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