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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che oggi sia, per tutti noi che abbiamo lavorato a questo documento, una giornata davvero importante ed emozionante. Sono tante le pagine, ma io non mi volevo soffermare sugli aspetti tecnici che tutti noi conosciamo, volevo sottolineare proprio che abbiamo cercato di superare anche quelle che erano alcune perplessità degli Stati, avendo come stella polare la sussidiarietà e la solidarietà. Solidarietà e sussidiarietà che noi ritroviamo in tutto il documento. Per questo ancora grazie e ascolto gli interventi degli altri colleghi oltre al Commissario. Sono stati lunghi i negoziati e voteremo finalmente il nuovo meccanismo di protezione civile, che ritengo un passo piccolo ma importante nel cammino verso un'Europa più sicura, verso un mondo più sicuro. Vorrei cominciare proprio dai ringraziamenti: vorrei ringraziare tutto il Parlamento, tutti i colleghi che hanno collaborato in modo costruttivo fin dalle primissime ore. Credo che il Parlamento abbia dimostrato ancora una volta di essere l'istituzione con la sensibilità più vicina al sentimento dei cittadini europei. Sappiamo che i cittadini europei in questo momento non vivono l'Europa in modo straordinariamente positivo, almeno per larga parte dei nostri concittadini e soprattutto in certi settori. Ci sono invece spazi ampi nei quali l'Europa può lavorare e dimostrare ai concittadini che l'Europa è vicina a loro, che l'Europa è amica, è la casa comune dei cittadini europei. Credo che oggi scriviamo finalmente un capitolo positivo in questo senso. Noi da questo senso di solidarietà che esprimiamo con questo documento, con questo meccanismo nuovo che stravolge, che cambia completamente la filosofia dell'attuale protezione civile, che è già uno strumento straordinariamente importante e utile, noi oggi diciamo ai concittadini che l'Europa è accanto a loro e mi auguro che da qui possa anche ripartire un cammino di dialogo con tutti i popoli e i cittadini dell'Europa. Come relatrice durante i triloghi ho avuto modo – proprio perché avevo alle spalle una posizione forte e compatta del Parlamento – di lavorare perché questa posizione del Parlamento fosse mantenuta, perché questa posizione fosse rafforzata, l'ho potuta difendere e promuovere. Ringrazio anche il Commissario Kristalina Georgieva per tutta la passione. Chi sta sul campo e vive quelle ore drammatiche della risposta alle catastrofi e sta tra la gente e vede che cos'è la sofferenza, lo strazio e le ferite che sono inferte alle comunità e alle famiglie, alle persone colpite da queste catastrofi immani, che oggi accadono con frequenza maggiore e con maggiore violenza, credo non possa non trasferire quell'emozione e quella profonda umanità, quella carica di umanità che si respira in quei luoghi. Abbiamo per questo, credo, scritto dei capitoli nuovi sulla prevenzione e la preparazione. Un capitolo nuovo sulla prevenzione perché quello che noi vogliamo è proteggere i cittadini prevenendo il più possibile, vogliamo che le catastrofi possano essere prevenute e qualora non possano essere prevenute vogliamo che in modo sensibile ne siano ridotti gli effetti. Vogliamo promuovere anche una cultura di prevenzione. Basti pensare ai piani di gestione del rischio, strumento fondamentale per pianificare una politica di gestione del rischio coerente ed efficiente, così come la creazione del pool volontario di mezzi che gli Stati su base volontaria individuano e mettono a disposizione per le operazioni nell'ambito del meccanismo."@it2
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