Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2013-11-20-Speech-3-588-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, spesso parlando del futuro dell'Unione europeo si fa ricorso a due immagini molto agli antipodi: da un lato, un laboratorio effervescente di idee e di ricerca e, dall'altro, l'immagine dell'Europa come un museo, che custodisce la gloria del suo passato coprendosi di polvere.
Ritengo che con Orizzonte 2020 abbiamo dato una risposta molto precisa: noi vogliamo un'Europa che sia davvero un laboratorio, un'Europa dove ferva la ricerca del futuro anche conservando – ed essendo proprio per questo in grado di meglio conservare – il proprio grande patrimonio culturale. Credo che, come tutti sappiamo, il continente europeo abbia perso questo primato della ricerca, sia pubblica che privata, che si è spostata verso la parte indocinese.
Orizzonte 2020 arriva come una ventata di ossigeno, in questo panorama, per le piccole e medie imprese; il programma
industriale, per conservare quella
che oggi per esempio in certe aree abbiamo – come nelle tecnologie industriali abilitanti – ma che rischiamo di perdere se non immettiamo una grande iniezione di innovazione nell'apparato industriale. Ritengo molto importante la parte delle sfide sociali per l'innovazione sociale, che deve accompagnare quella tecnologica, e anche per la sfida climatica.
Io sono italiana, portiamo tutti i segni di quanto è accaduto in questi giorni in Sardegna, e trovo veramente da rifiutare quelle posizioni così oscurantiste o mercantiliste, che vogliono negare l'evidenza dei fatti.
Molto brevemente, due punti: il mio gruppo si è battuto molto sull'
. Ritengo indispensabile che le ricerche non stiano lì, in polverosi volumi o in
che nessuno apre, ma debbano essere accessibili, girare e divulgare. Infine, come citato dalla collega Merkies, il programma per cui noi accompagniamo le ricerche e le scoperte fino alle soglie del mercato.
Non so come si debba fare, se copiare il modello americano o altri, ma so che se noi ci fermiamo prima, regaliamo alle aree extraeuropee questa capacità di commercializzare i frutti della nostra ricerca. Non amo molto questo aggettivo "nostra" perché l'Europa è un continente aperto però, se possibile
."@it2
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