Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2013-05-23-Speech-4-020-000"
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"Signora Presidente, onorevoli colleghi, il trattato di Lisbona all'articolo 174 e il quadro finanziario 2007-2013 hanno valorizzato la cooperazione territoriale con una specifica strategia macroregionale.
La Commissione ha previsto per il periodo 2014-2020 uno stanziamento di circa 2,2 miliardi a sostegno della creazione e dello sviluppo delle macroregioni. Questa strategia, applicata con successo nel Baltico e nel Danubio, purtroppo non è ancora stata realizzata nella regione alpina. Quattordici milioni di cittadini europei che vivono in quest'area sono in attesa di un'azione politica che risponda finalmente ai loro bisogni e definisca il loro futuro.
Al di là dei confini regionali o nazionali, questi cittadini, montanari come me, condividono le stesse difficoltà e gli stessi bisogni: impoverimento demografico, difficoltà di trasporto, servizi sanitari e scolastici poco accessibili, energia costosa in condizioni climatiche difficili. Questi bisogni uniscono i montanari più di quanto li dividano i confini geografici.
La strategia macroregionale è quindi lo strumento per coordinare politiche comunitarie già esistenti e per utilizzare i fondi disponibili per progetti concreti. Tutto questo attraverso il coinvolgimento dei differenti livelli di governo, nel rispetto del principio di sussidiarietà e sulla base di esperienze precedenti e di
.
Il documento quadro di riferimento deve essere la Convenzione alpina – e voglio ricordare che il nostro Parlamento aveva già approvato a larga maggioranza, il 22 settembre 2010, una risoluzione sulla strategia europea per lo sviluppo delle regioni montane, al fine di migliorare la coesione territoriale e sociale in tutta Europa.
Vorrei sottolineare quanto è importante ascoltare la voce dei cittadini delle regioni alpine per impostare una politica
attraverso le regioni. Questa politica d'ascolto del territorio è indispensabile per rispondere ai bisogni veri e più immediati delle popolazioni, ma soprattutto per far crescere la coscienza politica dei nostri concittadini.
Sempre più insistentemente si chiede ai nostri giovani di restare in montagna, di aver cura dell'ambiente e dei boschi, di praticare un'agricoltura che è difficile e costosa, di sopportare trasporti lunghi e faticosi e costi aggiuntivi per le imprese. La nostra società chiede molto alle popolazioni di montagna, ma si dimentica il dovere di garantire gli stessi diritti e la stessa qualità della vita di tutti gli altri cittadini europei.
Sono passati tre anni da quando votammo la risoluzione sulla montagna condivisa da tutti i gruppi politici e dalle organizzazioni europee della montagna – tra cui Euromontana – e nulla di concreto è stato ancora fatto. Chiedo quindi alla Commissione di procedere al più presto alla redazione di uno specifico piano d'azione per realizzare una macroregione alpina, attuando finalmente quanto previsto dall'articolo 174 del trattato di Lisbona."@it2
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