Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-11-20-Speech-2-113-000"
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"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@it12
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"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@cs1
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@da2
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@de9
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@el10
"As you know, Mr Chountis, I have visited your country twice – once three weeks ago and the other time before the election, when Mr Papadimos was Prime Minister – and I tried to tell the Greek people that our policies for tackling the crisis are not just about sacrifice, because sacrifice without a growth policy and without initiatives to support businesses is likely to be useless and, in my opinion, harmful too, because it does not deliver the desired effect.
Of course we need to put our finances in order, but at the same time we should be explaining to citizens what their sacrifices are trying to achieve. That is why the European Commission and the Greek Government held a big event in Greece on the development of small and medium-sized enterprises; that is why it will be in Greece again in January organising business-to-business meetings between European businesses and Greek businesses, so as to increase European investment in Greece and to support small and medium-sized enterprises.
We are working closely with the Greek Government on the tourism sector, which falls within my area of competence and I think is tremendously important, and which should increasingly become an industry in its own right. We will be doing everything we need to do in this area. With Commissioner Damanaki, we launched an initiative just a few weeks ago in Athens. So everything that can and should be done on this will be done. In answer to your question, I do not think Europe should just be asking people to make sacrifices; I think it should also come up with a policy for growth. That is what we are trying to do, not least on the basis of the Council decision.
There is not just the fiscal compact, but also a growth policy, which must be sustained and developed, focusing on the different entrepreneurial situations that create employment in the different Member States. As far as I am concerned, my commitment to the Greek economic fabric will be very strong; I consider it a priority. Because Greece cannot and should not be abandoned, but should remain in the EU and in the euro area."@en4
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@es21
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@et5
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@fi7
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@fr8
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@hu11
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@lt14
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@lv13
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@mt15
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@nl3
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@pl16
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@pt17
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@ro18
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@sk19
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@sl20
"Onorevole, come lei sa, io mi sono recato due volte nel suo paese – una, tre settimane fa e, un'altra, prima del voto, quando era Primo Ministro il signor Papadimos – e ho voluto dire al popolo greco che le nostre politiche contro la crisi non sono soltanto politiche di sacrifici, perché i sacrifici senza una politica per la crescita e senza iniziativa a sostegno delle imprese rischiano di essere inutili e, a mio giudizio, anche dannosi visto che non producono effetti.
Certamente dobbiamo rimettere a posto i nostri conti ma contemporaneamente dobbiamo dire ai cittadini che i loro sacrifici vanno in una certa direzione. Ecco perché proprio nel suo Paese la Commissione europea ha organizzato, con il governo greco, un grande evento dedicato proprio allo sviluppo delle piccole e medie imprese; ecco perché a gennaio sarò di nuovo in Grecia per organizzare incontri
tra imprese europee e imprese greche, quindi per incrementare la presenza di investimenti europei in Grecia e per sostenere le piccole e medie imprese.
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo greco per quanto riguarda il settore del turismo, che è di mia competenza e che considero di straordinaria importanza, il quale deve diventare sempre più un vero e proprio comparto industriale. Su questo noi faremo tutto ciò che si deve fare. Con la Commissaria Damanaki abbiamo lanciato un'iniziativa proprio poche settimane fa ad Atene: quindi tutto ciò che può e deve essere fatto in questa direzione, andrà fatto. La mia opinione – concludo per rispondere alla sua domanda – è che l'Europa non può chiedere solo sacrifici ma deve anche disegnare una politica per la crescita. È quello che stiamo cercando di fare anche sulla base della decisione del Consiglio.
Non c'è soltanto il
ma c'è anche una politica per la crescita, che deve essere sostenuta e sviluppata, puntando sulle differenti realtà imprenditoriali che creano occupazione nei diversi paesi dell'Unione. E per quanto mi riguarda, il mio impegno nei confronti del tessuto economico greco sarà un impegno forte e lo considero prioritario, perché la Grecia non può né deve essere abbandonata bensì deve rimanere nell'Unione e nella zona euro."@sv22
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"Antonio Tajani,"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,21,9,12,17,8
"Vicepresidente della Commissione"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,21,9,12,17,8
"business-to-business"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,21,9,12,17,8
"fiscal compact"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,21,9,12,17,8
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