Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-11-20-Speech-2-012-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@el10
". Mr President, ladies and gentlemen, the fundamental message of this report is that a single currency cannot simply be a system of rules but requires proper economic governance, with its own resources and full democratic legitimacy. A genuine Economic and Monetary Union should therefore be based on the EU institutions, around which a true European political space should take shape. Consequently, an increased role for Parliament is not a case of empire-building but is an essential condition for giving legitimacy and strength to the governance of the euro. However, we believe that a loose federation, based on a clear definition of roles, resources and powers between the EU and the Member States, would be more effective and democratic and, at the same time, more respectful of the national parliaments’ prerogatives than the model that has taken shape in recent years. Because of this, we support the idea of stronger fiscal powers based on own resources, the embryo of a proper European Treasury, provided that this operates within the EU budget and is based on additional resources. For this reason we believe that the coordination of economic policies can be increased and must involve Parliament on a different basis from the contract-based model indicated in the interim report. Because of this we believe that implementing common debt management mechanisms at EU level is unavoidable. So this means reinforced governance, but also different policies. Budgetary discipline should be accompanied by countercyclical measures that can guarantee a suitable role for public investment, and the protection and revitalisation of the European social model should become an integral part of the governance of the euro, a genuine ‘fifth pillar’ based on a social pact that prioritises youth and employment. With this report, Parliament is therefore promoting an ambitious vision and a clear and realistic roadmap. Firstly, full use should be made of the broad margins for manoeuvre offered by the Treaties; in the next parliamentary term, boosted by enhanced legitimacy from Parliament and the Commission, through the mechanism by which the European parties choose the candidate to be chair, a Convention should be set up that completes the process of building proper economic and democratic governance of the euro, which is essential if the crisis is to be overcome and Europe saved."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il messaggio fondamentale di questa relazione è che una moneta comune non può limitarsi a un sistema di regole ma richiede un vero governo economico, dotato di risorse proprie e piena legittimazione democratica. Un'autentica Unione economica e monetaria deve quindi basarsi sulle istituzioni dell'Unione, intorno alle quali deve prendere forma un vero spazio politico europeo. Per questo il rafforzamento del ruolo del Parlamento non è una rivendicazione corporativa ma una condizione essenziale se si vuole conferire legittimità e forza alla dell'euro. Peraltro, noi crediamo che una federazione leggera, basata su una chiara distinzione di ruoli e risorse e competenze tra l'Unione e gli Stati, sarebbe più efficace e democratica e, al tempo stesso, più rispettosa delle prerogative dei parlamenti nazionali del modello che ha preso forma negli ultimi anni. Per questo sosteniamo l'ipotesi di una capacità fiscale rafforzata, basata su risorse proprie, embrione di un vero e proprio Tesoro europeo, purché essa sia collocata all'interno del bilancio dell'Unione e si fondi su risorse aggiuntive. Per questo crediamo che il coordinamento delle politiche economiche possa essere rafforzato e debba coinvolgere il Parlamento, secondo un modello diverso da quello di tipo contrattualistico indicato nell' . Per questo, consideriamo ineludibile attivare meccanismi di gestione comune del debito a livello dell'Unione. Una rafforzata, dunque, ma anche politiche diverse. La disciplina di bilancio deve essere affiancata da misure anticicliche, in grado di garantire un adeguato ruolo agli investimenti pubblici e la salvaguardia e il rilancio del modello sociale europeo deve divenire parte integrante della dell'euro, un vero e proprio "quinto pilastro", basato su un patto sociale che metta al centro i giovani e il lavoro. Con questa relazione, il Parlamento propone dunque una visione ambiziosa e una chiara e realistica. In primo luogo, un pieno utilizzo degli ampi margini di manovra offerti dai trattati; quindi, nella prossima legislatura, forti di un'accresciuta legittimazione di Parlamento e Commissione, attraverso il meccanismo dell'indicazione del candidato Presidente da parte dei partiti europei, una convenzione che completi la costruzione di un vero governo economico e democratico dell'euro, condizione essenziale per superare la crisi e salvare l'Europa."@sv22
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