Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-10-25-Speech-4-502-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, here we are again to sum up the work of the European Ombudsman this year, like every other year. The overall assessment, in this case at least, is overwhelmingly positive. As I recall, the European Ombudsman’s powers are conferred by Article 298 of the Treaty on the Functioning of the European Union and his main function within the network of European ombudsmen is to guarantee respect for the right of citizens to good administration and also, in particular, respect for the rights guaranteed by Article 41 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union, which states that every person has the right to have his or her affairs handled impartially, fairly and within a reasonable time by the institutions and bodies of the Union. This year – and let us be clear that I am talking about 2011 – the European Ombudsman registered fewer complaints than in 2010; the total number fell from 2 667 to 2 510. What was new about these complaints is that more than 61 %, just over 61 % of these complaints were submitted using the internet. Of these 61 %, 53 % were submitted by citizens using the form on the European Ombudsman’s web portal. This fact is very dear to my heart as Chair of the Committee on Petitions, which for some time now has been asking for an internet service and web portal that are better tailored to citizens’ petitions. The number of requests for information and clarifications fell significantly in 2011, and we all agree that this is because of the excellent guide produced by the European Ombudsman, which has succeeded in cutting the number of these requests for information. The number of petitions erroneously submitted to the European Ombudsman also fell, and by this I mean the number of petitions incorrectly sent to the Ombudsman because they were outside his mandate. This is certainly also due to two other information sources used and produced by the European Ombudsman’s office to help and facilitate the process for citizens. The Ombudsman also changed some procedures in 2011 to make them simpler. This work and these best practices introduced by the Ombudsman have undoubtedly had a positive impact on the results of the services that he provides. Out of the total number of petitions presented by citizens, we should point out that the number of complaints against the European Commission is still quite high, and accounts for the largest share of all complaints, at 58 %. In the Commission’s defence, it should be explained that, because the Commission has executive powers, for citizens it is the most easily identifiable target, but this does not completely exonerate it from blame and Commissioner Šefčovič will, I am sure, have something to add on this matter. It is nice to know that Parliament, on the other hand, has reduced by almost half the number of complaints against it, while the number of complaints against the Council is rising. Most of the inquiries opened by the Ombudsman were completed (of 382 opened, 318 were completed) and I think that is an excellent performance. My closing comment is that there is one flaw in this activity, and it is this: like all institutional persons involved in the protection of citizens’ rights, who have no actual powers for making sure citizens’ complaints are resolved, the Ombudsman’s procedures can conclude with a recommendation or in serious cases with a critical remark, but they cannot provide citizens with a direct solution."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta."@sv22
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