Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-09-10-Speech-1-032-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, we have finally arrived at the closing debate and the definitive approval of this important regulation. An important dialogue has been opened with the United States, particularly via the mission that we sent to Washington together with the Committee on the Internal Market and Consumer Protection, and we are proceeding down that particular road. Parliament has, however, rejected the Council’s request to have implementing acts on technical specifications in the field of ICT, that is to say, for information and communication technologies, because it would have added a tremendous burden to the work of the Commission and slowed down the entire process. Nevertheless, Parliament has ensured that there will be a consultation phase before the Commission can decide whether or not to single out a particular technology. In conclusion, I believe I can confirm that the regulation will simplify the entire system in both administrative and financial terms and ensure a higher level of transparency. For example, we have seen to it that the list of harmonised standards that have been subject to a formal objection decision is published on the Commission’s website. I shall not go on talking any further, if only because there are a great number of important issues and I would risk straying too far into the technical aspects of a very complex dossier. I shall therefore leave space for the debate and remain at your disposal for any clarification. I should first of all like to tell you that I am personally extremely satisfied with the work of the shadow rapporteurs and all those who have contributed to the debate, whether they are from the Commission or the Council. Together, we have achieved this outcome. What is more, within the space of a year, we have managed to approve one of the two most important dossiers for the internal market, and secured the approval itself at first reading, thereby making the legislative process simpler. I believe I can clearly declare that this is a real achievement for Parliament, which has played a significant part in arriving at the definitive text of the regulation. As a consequence, Parliament’s role has clearly been reinforced and my wish is that this important institution, which is the one that actually represents the people of Europe, can, in future, have an ever greater impetus and greater involvement. Mr President, I shall now briefly go on to highlight a certain particular aspect of the regulation and bring out the importance of these changes. First of all, when this regulation takes effect, the system will continue to be based on principles that have now been reinforced; it will therefore be voluntary, private and based on the principle of national delegation. In fact, our intention was not to upset a system that was working and had worked quite well. Rather, it was to identify the adjustments needed to make it more democratic and competitive at the European and international level. In addition, we have ensured that stakeholders – that is to say, interested parties – who also have public importance both in the consultation phase, before the mandate is drawn up, and subsequently, can participate more actively and effectively. This is a very important point because it reinforces the democratic nature of the process and the consensus around a standard on the part of all the parties involved, whether they are market players or public players and of public importance. In order to ensure that this consultation takes place in all phases of the process, Parliament has asked the European Commission to create a notification system that will enable stakeholders to register and thereby receive information automatically. Thus, just as it is proper to ensure that businesses and representatives of the public interest may participate in the system, it is equally important to ensure the presence of authorities and public bodies exercising legislative or administrative functions. Another particularly important point is the protection afforded to small and medium-sized enterprises (SMEs) and making their participation in the process simpler. This is something that I personally quite forcefully wanted to include in the regulation, particularly at the national level, because SMEs, either due to their relative size or linguistic difficulties, find it very difficult to take an active part in the system, even though they in fact constitute the economic base on which our European system rests. The European level must play its part in ensuring this element of representation, which must, however, take the bottom level as its starting point. This is why we have chosen a bottom-up structure. The system that will take effect will be more coordinated between the different levels involved, from the national level to the European level, and will also be better connected with the international level; this is one of our great ongoing objectives, because it is essential that the European Union promotes and extends its own standards worldwide, so that they become universal standards."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, finalmente siamo giunti al dibattito conclusivo e all'approvazione definitiva di questo importante regolamento. È iniziato un dialogo importante con gli Stati Uniti, in particolar modo con la missione che abbiamo effettuato a Washington con la commissione IMCO, e stiamo proseguendo su questa strada. Il Parlamento europeo ha però rifiutato la richiesta del Consiglio di avere atti di esecuzione sulle specifiche tecniche nel campo delle TIC, ovvero delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione, perché avrebbero aggiunto un enorme peso al lavoro della Commissione, rallentando l'intero processo. Tuttavia, il Parlamento ha assicurato una fase di consultazione, prima che la Commissione possa decidere se identificare una specifica tecnica o meno. Concludendo, ritengo di poter affermare che il regolamento semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza. Abbiamo introdotto, ad esempio, la pubblicazione sul sito della Commissione dell'elenco di standard armonizzati che sono stati soggetti a una decisione di obiezione formale. Non mi dilungo ulteriormente, anche perché gli aspetti importanti sono innumerevoli e rischierei di entrare troppo negli aspetti tecnici di un dossier molto complesso. Lascio quindi spazio al dibattito e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Prima di tutto vorrei dirvi che personalmente sono molto soddisfatta del lavoro svolto con tutti i colleghi relatori ombra e tutti coloro che sono intervenuti, sia da parte della Commissione sia del Consiglio; insieme abbiamo raggiunto questo risultato. Inoltre, siamo anche giunti, nell'arco di un anno, all'approvazione di uno dei dossier più importanti per il mercato interno, giungendo all'approvazione proprio in prima lettura e semplificando così anche il procedimento legislativo. Ritengo di poter affermare molto chiaramente che si tratta di un vero successo per il Parlamento europeo, che ha dato un notevole contributo alla definizione del testo definitivo del regolamento. Il ruolo del Parlamento esce quindi certamente rafforzato e il mio augurio è che questa importante istituzione, che è quella che rappresenta effettivamente i cittadini europei, possa avere in futuro una sempre maggiore spinta e un maggior coinvolgimento. Signor Presidente, passo ora brevemente a sottolineare qualche aspetto peculiare del regolamento e far emergere l'importanza di questi cambiamenti. Innanzitutto, con l'entrata in vigore di questo regolamento, il sistema continuerà ad essere fondato su principi ormai consolidati, quindi sarà volontario, privato e basato sul principio della delegazione nazionale. In effetti, il nostro intento non era quello di stravolgere un sistema che funziona ed ha funzionato piuttosto bene, ma di individuare gli aggiustamenti necessari per renderlo maggiormente democratico e competitivo su scala europea e internazionale. Inoltre, abbiamo assicurato la partecipazione più attiva ed efficace degli ovvero dei portatori di interesse – che hanno anche una rilevanza pubblica nella fase sia di consultazione, prima dell'elaborazione del mandato, sia successivamente. Si tratta di un punto molto importante perché aumenta la democraticità e il consenso intorno a uno standard da parte di tutti gli attori coinvolti, sia del mercato sia degli attori pubblici e della rilevanza pubblica. Per assicurare che questa consultazione avvenga in tutte le fasi del processo, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di creare un sistema di notificazione che consenta agli di registrarsi e di essere quindi automaticamente informati. Così com'è giusto assicurare la partecipazione nel sistema delle imprese e delle rappresentanze di interessi pubblici, è altrettanto importante assicurare la presenza nel processo delle autorità e degli enti pubblici con funzioni legislative o amministrative. Un altro punto di particolare importanza è quello della tutela delle piccole e medie imprese e la semplificazione della loro partecipazione, che personalmente ho voluto con forza all'interno del regolamento, soprattutto sul piano nazionale, perché le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà ad essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo. Il livello europeo deve contribuire ad assicurare questa rappresentanza, che però deve partire in primo luogo dal basso; ci siamo quindi strutturati sul sistema . Il sistema che entrerà in vigore sarà maggiormente coordinato tra i diversi livelli di gioco, da quello nazionale a quello europeo e inoltre sarà meglio connesso con il piano internazionale, che è uno dei grandi obiettivi che ci stiamo ponendo, perché è essenziale che l'Unione europea promuova e diffonda su scala mondiale i propri standard, che diventeranno così standard universali."@sv22
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"Lara Comi,"18,5,20,15,1,19,14,16,11,22,2,10,7,3,13,21,9,17,12,8
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