Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-05-09-Speech-3-164-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, I feel it is symbolic that today, a day that celebrates Europe, Europe itself, the European Parliament should tackle the problem of a new commercial strategy towards the southern Mediterranean, especially in view of the fact that this will not only be a commercial strategy, but the start of a series of stronger and more incisive initiatives regarding the democracy, development and well-being of these countries. One of Europe’s missions is the well-being of its citizens, but also the concern for the well-being of citizens of other nations, especially those closest to us. The Arab Spring has changed the politics and economic structures of the Mediterranean area, and confirmed the strategic role of international trade as a tool – if correctly used – for marrying economic relations with the processes of democratisation and development of society. The development of trade and greater focus on small and medium-sized enterprises can lead immediately to a process of development and social well-being, which is useful for promoting greater stability and democracy in these countries. The principle of ‘more for more’ – more aid for more commitment – introduced by the Commission must become a market principle, because without more commitment on the part of the governments of these countries towards a real opening up of the markets and implementation of suitable economic reforms, it will not be possible to create an area where the market will be truly free and functioning, which is what we Europeans want. It is important that the European Central Bank does not make some of the same mistakes in the Mediterranean that it has made in Europe, especially as far as small and medium-sized enterprises and micro-enterprises are concerned, as these have an important role to play in the economic development of the area. I would like to thank Mr Rinaldi because his report highlighted these points very carefully, and the focus on micro-enterprises and small enterprises represents a hope for stability, economic and also social progress."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio " ", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale."@sv22
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"Cristiana Muscardini,"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,9,21,12,17,8
"a nome del gruppo PPE"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,9,21,12,17,8
"more for more"18,5,20,15,1,19,14,16,11,2,22,7,3,10,13,9,21,12,17,8
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