Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-05-09-Speech-3-075-000"

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"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@it12
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"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@cs1
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@da2
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@de9
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@el10
"Madam President, ladies and gentlemen, when we speak about good examples for our citizens, when we speak about the internal market and the possibility of creating genuine, concrete opportunities for changes in everyday life through the working of the internal market, we can truly use this example – and we obviously have need of many others – as a fruit of our labours. It is a good example because, as was said, it has an impact on citizens’ real lives, on their daily lives. It also helps businesses to expand their market, not because charges are high and services reduced, but because they can increase their service offering and, in substance, it also helps the economy as a whole. That is why I believe that it is, without doubt, a positive example, a good example. Yet you will have realised, Commissioner, that there is a widespread desire in this House; in particular, let us recall the speeches of two of my colleagues, Ms Riera Madurell and Mr Goebbels, not to mention many others, who would like this good example to become the best possible example, and would like us to move towards a zero-cost roaming outcome. Such an outcome is possible, and this measure partly anticipates that. Are we wishing for utopia? No. We are not, because an internal European market implies that domestic and non-domestic tariffs should be similar. There is no longer differentiation if we speak of the single market and, above all, because there is no technical justification for an increase in charges. I remember when, in 2007, we began to discuss voice roaming charges, the first of the trio that we have now tackled. There was a certain incredulity and also certain difficulties; not, however, on the part of the Commission, and here I must give the credit to your predecessor, Ms Reding. The difficulties were quite wide-ranging. They came from those who said that a true market did not allow for tariffs to be regulated, that there were political prices to pay, that they belonged to an old idea of the left, et cetera, et cetera. There were those who said it would not work and so on, that it would put a brake on the market. In the end, however, we have done it. The interests of citizens and establishing that these were not justifications for increased charges have made it possible. That is how the world moves on, and things are becoming, let us say, ever more possible. That is why I think an even more courageous outcome is achievable. A concluding remark on why it is not possible to do otherwise. Today, we had a visit from a delegation of Tunisian citizens; I do not know if they are still here. Perhaps one of its many benefits is that this extension to outside the EU will make us understand that the opportunity of using phones without the bugbear of charges will also aid democracy."@en4
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@es21
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@et5
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@fi7
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@fr8
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@hu11
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@lt14
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@lv13
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@mt15
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@nl3
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@pl16
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@pt17
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@ro18
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@sk19
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@sl20
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di buoni esempi per i cittadini, quando parliamo di mercato interno e di possibilità di creare delle opportunità autentiche, concrete, di cambiamento nella vita di tutti i giorni attraverso il mercato interno, possiamo davvero utilizzare questo esempio – e ne avremmo bisogno di molti altri evidentemente – per frutto del nostro lavoro. È un buon esempio perché, come si diceva, incide sulla vita concreta dei cittadini, la vita quotidiana, aiuta anche le imprese ad ampliare il loro mercato, non perché i costi sono alti e i servizi ridotti, ma perché possono aumentare l'offerta dei servizi, e in sostanza aiuta anche l'economia nel suo insieme, quindi credo che sia senz'altro un esempio positivo, un buon esempio. Però lei avrà capito, signor Commissario, che c'è una volontà molto diffusa in questo Parlamento, in particolare richiamo gli interventi di due miei colleghi, Riera Madurell e Goebbels, del mio gruppo, ma anche molti altri, che vorrebbero che questo esempio da buono diventasse ottimo e che noi ci avviassimo, e in parte questo provvedimento lo prevede, a un risultato di roaming zero, perché è possibile. Siamo utopistici? No! No, perché un mercato interno europeo prevede che le tariffe siano analoghe tra domestiche e non domestiche, non c'è più differenza se parliamo di mercato unico, e soprattutto perché non c'è giustificazione tecnica all'aumento dei costi. Io ricordo quando nel 2007 abbiamo cominciato a parlare del roaming voce, il primo roaming del terzo a cui siamo. C'era una certa incredulità e anche una certa difficoltà, non da parte della Commissione – devo dar atto al suo predecessore, la Commissaria Reding. Le difficoltà erano molto diffuse, venivano da chi diceva che la posizione di un vero mercato non prevede regolamentazione di tariffe, che erano prezzi politici, che appartenevano a una vecchia concezione della sinistra, eccetera eccetera; c'era invece chi diceva che non avrebbe funzionato e così via, che avrebbe frenato il mercato ma alla fine l'abbiamo fatto. L'interesse dei cittadini e la constatazione che non c'erano queste giustificazioni tecniche all'aumento dei costi ha portato a farlo. Quindi il mondo viaggia, le cose si fanno sempre più, diciamo, possibili, per questo penso che sia possibile un risultato ancora più coraggioso. Ultimissima osservazione, perché non è possibile farne altre: oggi abbiamo avuto una delegazione di cittadini tunisini, non so se sono ancora presenti. Forse tra le tante utilità questo allargamento extra-UE ci fa capire che la possibilità di utilizzo senza avere lo spauracchio dei costi aiuta anche la democrazia."@sv22
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"Patrizia Toia (S&D ). -"18,5,20,15,1,19,14,16,11,22,2,10,7,3,13,21,9,17,12,8
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