Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-03-12-Speech-1-168-000"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, the European Union has produced a massive amount of laws and standards to establish European legislation, and has created the European area known as the Stockholm Programme. There is an imbalance between this monumental amount of legislation and the use which citizens make of it, which is numerically, in percentage terms, very limited. On the other hand, national judges, lawyers working within individual States have grown up with the legislation of their own country and are mainly trained in this sense, whereas we believe that the true European judges are national judges capable of changing their mentality and imbuing themselves with a knowledge of European law. Therefore, before talking about training we need to discuss a great communication campaign aimed at citizens and legal practitioners, so that they can be the vehicles for this great innovation andso that they can increase capacity to profit from the benefits provided by this legislation. Primarily, though, it is a grassroots movement that must be created, through in-service training – we cannot provide judicial training of professionally highly qualified adults as if it were a lesson for schoolchildren. We must stimulate curiosity in dealing with their cases, encouraging them to connect with other colleagues and to come up with solutions, given that today common law and civil law are converging, and are not as far apart as they once were within our judicial culture. This is the real point. In our proposals, and I am happy that the European Commission is now convinced of this, we are calling for a reversal of the trend: bottom-up, more legal status than judicial training. There in a very interesting example in the Netherlands, called Eurinfra: it is a network of leaders in every court who spread this knowledge and push magistrates on this issue. This is the substance of our project, and we hope to have the full support of the Commission."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha prodotto una quantità enorme di leggi, norme per costruire il diritto europeo e ha creato l'area europea, chiamato . C'è uno scompenso fra questo corpo, questo monumento legislativo, e l'utilizzazione che ne fanno i cittadini che è numericamente, percentualmente molto bassa. D'altro canto, i giudici nazionali, gli avvocati nazionali dei singoli Stati sono cresciuti all'interno del diritto del proprio paese e hanno una prevalente formazione in questo senso, mentre noi pensiamo che il giudice europeo vero sia il giudice nazionale che cambia la sua mentalità e che si intride della conoscenza del diritto europeo. Per questo, prima di parlare di si deve parlare di una grande comunicazione ai cittadini e agli operatori del diritto, perché si facciano portatori di questa grande novità e facciano crescere la capacità di voler utilizzare i vantaggi di questo diritto. Ma, poi, soprattutto è un movimento dal basso che si deve creare nella formazione in servizio, non si può fare lezione come a degli scolaretti nella formazione giudiziaria di persone adulte e professionalmente molto elevate. Bisogna stimolare la curiosità nel trattare i propri casi di collegarsi con gli altri colleghi e di trovare soluzioni visto che oggi e convergono, non sono più così distanti come un tempo all'interno della cultura giuridica. Questo è il vero punto! Nelle nostre proposte, e sono felice che la Commissione europea si sia fatta convinta di questi aspetti, noi chiediamo un'inversione di tendenza: più che formazione giudiziaria. Esiste un esempio in Olanda, che si chiama molto interessante: è una rete di responsabili in ogni corte che irradiano questa conoscenza e sollecitano i magistrati in questo. Ecco la sostanza del nostro progetto è questa, speriamo che possa avere un appoggio, fino in fondo, della Commissione."@sv22
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"Eurinfra"18,5,20,15,1,19,14,11,16,22,7,2,10,3,13,21,9,17,12,8
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"a nome del gruppo S&D"18,5,20,15,1,19,14,16,11,22,7,2,10,3,13,21,9,17,12,8
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