Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2012-03-12-Speech-1-124-000"
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"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@it12
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"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@cs1
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@da2
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@de9
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@el10
"Equality between women and men is an undeniable achievement of the modern era. Its foundations are equal human dignity and universal recognition of human rights. Unfortunately, in the report we are discussing today, there is an unacceptable contradiction that radically changes its meaning. Human dignity and human rights concern all human beings and therefore also the most fragile, weak and poor. Demanding abortion as a woman’s right, hiding this request in a misleading fashion in a question on sexual and reproductive rights (which in itself is worthy of full consent, provided that they do not include the right to destroy the life of an unwanted child) is unacceptable. For this reason I cannot vote in favour of the report. I would like to add that equality between men and women does not mean having the same identity and that motherhood is the sign of a capacity for receptivity (what may be called ‘feminine genius’) that man does not have. In that sense, women can walk at the head of all humanity towards goals of freedom, justice, peace and solidarity. But, to be themselves, they must not walk alone, but rather accompany all the weakest people on Earth, starting off from their own children."@en4
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@es21
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@et5
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@fi7
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@fr8
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@hu11
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@lt14
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@lv13
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@mt15
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@nl3
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@pl16
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@pt17
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@ro18
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@sk19
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@sl20
"La parità tra donne e uomini è una conquista indiscutibile dell'epoca moderna. Le sue fondamenta sono l'uguale dignità umana e il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo. Purtroppo, nella relazione oggi in discussione vi è un'inaccettabile contraddizione che cambia radicalmente il suo significato. La dignità umana e i diritti umani riguardano tutti gli esseri umani e quindi anche i più fragili, deboli e poveri. Esigere come diritto della donna l'aborto, nascondere equivocamente questa istanza sotto la domanda dei diritti sessuali riproduttivi (di per sé meritevole di ogni consenso se non ritenuti comprensivi di un diritto di distruggere la vita di un figlio non voluto) è inaccettabile. Per questa ragione non posso votare la relazione. Aggiungo che la parità tra uomini e donne non significa la pari identità e che la maternità è il segno di una capacità di accoglienza (ciò che può chiamarsi "genio femminile") che l'uomo non ha. In questo senso le donne possono camminare alla testa di tutta l'umanità verso obiettivi di libertà, di giustizia, di pace, di solidarietà. Ma, per essere se stesse, non debbono camminare da sole, ma accompagnando tutti i più deboli della terra a cominciare dai loro figli."@sv22
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"Carlo Casini (PPE ),"18,5,20,15,1,19,14,16,11,22,7,2,10,3,13,21,9,17,12,8
"per iscritto."18,5,20,15,1,19,14,16,11,22,7,2,10,3,13,21,9,17,12,8
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