Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2011-11-14-Speech-1-038-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, before beginning with a brief description of my report, I would like to thank the shadow rapporteurs who worked with me on the revision of the railway recast. I would particularly like to thank Mr Kuhn, Mr Tremosa i Balcells, Mr Zīle, Mr Cramer and Ms Wils. I would also like to thank the Chair of the Committee on Transport and Tourism, Brian Simpson, the parliamentary group coordinators and all of my colleagues for the extensive debate we have had on a report that was particularly complex but also, I believe, important for the implementation of the railway system.
We have also included benefits for operators that introduce significant technological innovations to reduce environmental impact, and we have included the possibility of an improvement in the sector by allowing 7-year instead of 5-year strategic plans as previously. Finally, we wanted to guarantee compliance with laws governing employment rights and safety in the workplace, and to maintain the right to strike.
It is a recast of the first railway package, which has not been correctly applied since its entry into force, and, in fact, 13 infringement procedures against Member States relating to implementation of the first railway package are currently under way. The objective of the railway recast is to achieve a single European railway market. It is an ambitious objective because the rail system is the most outdated transport system, which has not managed to catch up with other modes of transport. For example, the average percentage for rail freight in European countries is stationary at around 6-7%, while only 11-12% of passengers travel by rail.
Therefore, it is clear that rules need to be harmonised, and that new systems and new elements need to be added and strengthened to ensure that railways can develop properly, particularly where they cross borders, which is the most problematic part for European integration.
The creation of a single European market is therefore necessary, just as it was for the air transport sector. The creation of a single market will mean that citizens can use trains that can run throughout Europe, with better fares and a service on a par with that of other modes of transport. Currently, few trains can travel outside national borders. Now the aim is that they can compete with each other throughout the whole of Europe, something which – as I have said – is not the case today.
The objectives which the first railway package attempted to deliver are therefore the aim of this recast and of all the measures for unification of the rail system that will follow. This means that, starting with the railway recast, some rules need to be revised.
One of the most important points that we have discussed at length, and which I believe is also the key product of the railway recast, is the provision of a national regulatory body, a network of national regulatory bodies with clear responsibilities, a strong national regulatory body with resources like the energy regulator, which could – as many hope – allow us to have a single European regulatory body in the future.
We have tried to provide clear rules for transparency and separation of the accounts of the infrastructure manager and the services manager, by prohibiting cross transfers between the network and the services manager as happens in the case of many holding companies, for example. We have tried to maintain the separation of accounts that has been in force since 1991, according to which public funds for infrastructures must be used solely to improve infrastructure and not to finance the business of transport companies, also because these subsidies prevent fair competition between all the service operators.
As rapporteur I would have liked the railway package to be more ambitious. I would also have liked there to be a total separation between infrastructure and service operators. However, we have been given a commitment by the Commission that this will be put in place by 31 December 2012.
Other important provisions concern ease of access to infrastructures, which is essential in order to guarantee that all new operators can use network services, and in addition to total separation, the Commission has made a commitment to present a proposal for national market liberalisation by 31 December 2012."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di iniziare brevemente l'esposizione della mia relazione desidero ringraziare i relatori ombra che con me hanno collaborato alla revisione del
ferroviario e, in particolare, desidero ringraziare gli onn. Kuhn, Tremosa i Balcells, Zīle, Krahmer e Wils. Inoltre, desidero ringraziare anche il presidente della commissione per i trasporti Brian Simpson, i coordinatori dei gruppi parlamentari e tutti i colleghi per la discussione ampia che abbiamo avuto su una relazione particolarmente complicata ma credo importante per l'implementazione del sistema ferroviario.
Abbiamo anche previsto dei vantaggi per tutti quegli operatori che faranno innovazioni tecnologiche importanti per abbassare l'impatto ambientale e abbiamo anche previsto che si possa apportare un miglioramento nel settore prevedendo la possibilità di piani strategici che vadano non più a 5 anni ma a 7 anni. Abbiamo voluto infine garantire il rispetto delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro e mantenere intatto il diritto di sciopero.
Si tratta appunto della rifusione del primo pacchetto ferroviario, che non è stato correttamente applicato dalla sua entrata in vigore, tant'è che rispetto all'applicazione del primo pacchetto ferroviario sono attualmente in corso ben 13 procedure di infrazione nei confronti di Stati diversi. L'obiettivo del
ferroviario è quello di arrivare ad un mercato unico ferroviario europeo. È un obiettivo ambizioso perché il sistema ferroviario è tra i sistemi di trasporto quello più indietro, cioè quello che non è riuscito a recuperare il distacco rispetto agli altri mezzi di trasporto. Basti ricordare che, per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, noi siamo fermi a una percentuale media di trasporto merci nei nostri paesi europei al 6-7%, mentre viaggiano su ferrovia soltanto l'11-12% dei passeggeri.
Quindi è chiaro che dobbiamo armonizzare le regole, è chiaro che dobbiamo rafforzare e aggiungere nuovi sistemi e nuovi elementi per far sì che le ferrovie, soprattutto nei tracciati transfrontalieri, che sono quelli più difficili per l'integrazione europea, abbiano il giusto sviluppo.
La realizzazione del mercato unico europeo è quindi necessaria, così come è avvenuto per il settore aereo. Dalla realizzazione del mercato unico i cittadini potranno beneficiare di treni che potranno andare in tutta Europa con tariffe migliori e con un servizio all'altezza degli altri mezzi di trasporto. Ad oggi sono pochi i treni che possono viaggiare fuori dai confini. Ora l'obiettivo è che in tutta Europa sia possibile metterli in concorrenza, cosa che oggi, come dicevo appunto, non avviene.
Quello che voleva garantire il primo pacchetto ferroviario quindi è l'obiettivo di questa rifusione e di tutti i provvedimenti che seguiranno per l'unificazione del sistema ferroviario. Da qui quindi la necessità, fin dal
ferroviario, di rivedere alcune delle regole.
Uno dei punti importanti sui quali abbiamo discusso a lungo e che credo sia anche il frutto più importante del
ferroviario è la previsione di un regolatore nazionale, di una rete di regolatori nazionali con chiare competenze, di un regolatore nazionale come quello per l'energia, forte, che abbia risorse e che magari – questo è l'auspicio di molti – possa poi permetterci di arrivare ad un unico regolatore europeo in futuro.
Abbiamo cercato di dare regole precise per la trasparenza e la separazione della contabilità del gestore dell'infrastruttura e del gestore dei servizi, vietando i trasferimenti incrociati tra la rete e il gestore dei servizi come avviene ad esempio nel caso di molte
. Abbiamo cercato di mantenere la separazione dei conti, già in vigore dal 1991, in base alla quale i fondi pubblici per le infrastrutture devono essere utilizzati solo per migliorare l'infrastruttura e non per finanziare le attività delle aziende di trasporto, anche perché queste sovvenzioni impediscono una leale concorrenza a tutti gli operatori del servizio.
Nel pacchetto ferroviario avrei voluto come relatore maggiore ambizione, avrei voluto anche che fosse prevista la separazione totale tra l'infrastruttura e l'operatore del servizio. Abbiamo però ottenuto un impegno dalla Commissione che ciò venga fatto entro il 31 dicembre 2012.
Altre importanti previsioni riguardano la facilità dell'accesso alle infrastrutture, che è essenziale per garantire a tutti i nuovi operatori di poter utilizzare i servizi della rete, e abbiamo anche ottenuto l'impegno, non soltanto alla separazione totale, ma anche alla presentazione da parte della Commissione entro il 31 dicembre 2012 di una proposta per la liberalizzazione del mercato nazionale."@sv22
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