Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2011-10-26-Speech-3-164-000"
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@cs1
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@da2
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@de9
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, the current pressure to comply with the European Stability and Growth Pact, by cutting Member States’ budgets in order to stay within the permitted sovereign debt and government deficit percentages, means that the recast we are debating in Parliament today takes on particular significance.
The debate over this issue has often seen heated discussions, including in the Council. Since this is a proposal for a recast, no major changes are being made to the current directive except for the amendments to Article 4. Despite being made in what is probably the irrelevant context of a recast proposal, these amendments pose a major query with regard to the ongoing discussion on strengthening the internal market and consolidating public finances.
We also voted in favour of this measure, Mr President, because the amendments proposed by Mr Giegold risked putting the founding principles of the directive itself under debate, through a
reintroduction of a dividend tax while also tackling the issue of the need for greater coordination – if not harmonisation – on corporate tax, to avoid the benefits of the internal market turning out to be used for fiscal planning, with negative consequences for public finances."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@es21
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@et5
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@fi7
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@mt15
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@pl16
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@sl20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza.
Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche.
Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche."@sv22
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