Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2007-03-28-Speech-3-270"
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". – Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l’applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell’OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l’applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un’impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l’amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l’obiettivo è ottenere anche in Aula l’unanimità di vedute e l’equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l’abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell’opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell’Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall’importantissima dichiazione di Berlino."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@cs1
"Hr. formand, mine damer og herrer! Hvis medlemsstaterne fuldt ud overholdt de internationale regler, ville det løse problemer, som vi ved er af økonomisk og social art, og som handler om miljøbeskyttelse. I Kommissionen og Transport- og Turismeudvalget har vi forsøgt at understrege tre grundlæggende spørgsmål i det aktuelle direktiv.
Det første er medlemsstaternes mulighed for at opfylde EU-krav med de kontraktlige instrumenter, der allerede anvendes til at opfylde internationale regler. Det andet er, at det ikke er medlemsstaterne, der skal vise, at de har anvendt standarderne, men Kommissionen, der skal vise, at bestemmelser er blevet overtrådt, og at der er behov for en vis grad af forvaltningsmæssigt skøn, som allerede findes i IMO's regler, for at tilpasse anvendelsen af flagstatskrav til de nationale forhold. Dette arbejde, som er et resultat af direkte konsultationer med samfundsmæssige og institutionelle repræsentanter, er blevet evalueret og støttet af Transportudvalget.
Jeg vil gerne takke alle deltagerne, først og fremmest de medlemmer, som har stillet ændringsforslag. Ved afstemningen i slutningen af februar blev det ændrede forslag og den lovgivningsmæssige beslutning vedtaget enstemmigt. De accepterede, fremsatte og vedtagne ændringsforslag præciserede en holdning, som er fælles for alle de politiske grupper, nemlig at det er muligt at styrke sikkerheden til søs uden at bebyrde den offentlige forvaltning, og at dette bør gennemføres. Skridt i denne retning er ændringerne i inspektionssystemet, som er blevet obligatorisk i stedet for frivilligt, systemet for meddelelser til Kommissionen, hvis indhold er blevet beskåret, og garantierne for træning af personalet med obligatorisk praktisk erfaring til søs.
For at opnå så stor enighed som muligt har jeg ikke ønsket at fremsætte mine øvrige ændringsforslag, for målet er at opnå konsensus også i Parlamentet og opretholde den afbalancerede holdning, der allerede er opnået enighed om i udvalget. Hr. Barrot, hvis Europa-Parlamentet med stort flertal vedtager størstedelen af indholdet i dette direktivforslag og i hr. Savarys forslag som ændret og forhandlet, og hvis de politiske grupper alle bakker op om at styrke Erika-pakken, så tror jeg, vi kan regne med, at offentligheden vil støtte os fuldt ud. I dag er offentligheden opmærksom på de alvorlige problemer i forbindelse med sikkerheden til søs, og jeg tror, vi kan overvinde institutionernes tøven og undgå eventuelle kovendinger i EU. Vi håber ikke, der kommer nogen i dag, især ikke blot nogle få dage efter den yderst vigtige Berlin-erklæring."@da2
"Herr Präsident, meine sehr geehrten Damen und Herren! Die Einhaltung der internationalen Rechtsvorschriften durch die Mitgliedstaaten könnte Probleme lösen, die, wie wir wissen, wirtschaftlicher und sozialer Art sind und den Umweltschutz betreffen. Innerhalb der Kommission und im Ausschuss für Verkehr und Fremdenverkehr haben wir versucht, in der vorliegenden Richtlinie drei grundlegende Fragen hervorzuheben.
Da wäre als Erstes die Möglichkeit, dass die Mitgliedstaaten die gemeinschaftlichen Pflichten mit den herkömmlichen Instrumenten erfüllen können, die sie bereits einsetzen, um die internationalen Regeln anzuwenden. Der zweite Punkt ist, dass nicht die Staaten die Anwendung der Vorschriften nachweisen müssen, sondern die Kommission die Verstöße gegen die Bestimmungen, und dass einige bereits in den IMO-Vorschriften vorgesehene Ermessensspielräume im Bereich der Verwaltung notwendig sind, um die Anwendung der Flaggenstaatpflichten den einzelstaatlichen Gegebenheiten anzupassen. Diese Arbeit, die das Ergebnis direkter Konsultationen mit Vertretern von Gesellschaft und Institutionen ist, wurde vom Verkehrsausschuss bewertet und unterstützt.
Ich möchte allen Beteiligten, angefangen bei den Abgeordneten, die Änderungsanträge eingereicht haben, meinen Dank aussprechen: Bei der Abstimmung Ende Februar wurden der geänderte Vorschlag und die legislative Entschließung einstimmig angenommen. Die akzeptierten, eingereichten und abgestimmten Änderungsanträge trugen zur Klärung eines Standpunkts bei, der von allen Fraktionen mitgetragen wird, nämlich dass die Verbesserung der Sicherheit auf See ohne zusätzliche Belastungen der öffentlichen Verwaltung möglich und notwendig ist. In diese Richtung gehen die Änderungen der Regelung für die Besichtigungen, die nicht mehr obligatorisch, sondern freiwillig erfolgen, das System der Mitteilungen an die Kommission, die inhaltlich vereinfacht wurden, und die Garantien für die Ausbildung des Personals verbunden mit der Pflicht, Praxiserfahrungen auf See zu vermitteln.
Um ein größtmögliches Einvernehmen zu fördern, habe ich darauf verzichtet, meine weiteren Änderungsanträge einzubringen, denn das Ziel besteht darin, auch im Plenum einen Konsens und eine ausgewogene Position zu erreichen, wie sie bereits im Ausschuss erzielt worden sind. Herr Barrot, wenn das Europäische Parlament mit breiter Stimmenmehrheit und inhaltlicher Zustimmung diesen Richtlinienvorschlag und den meines Kollegen, Herrn Savary, wie sie von uns mit den geschlossen für die Stärkung des Erika-Pakets eintretenden Fraktionen geändert und erörtert wurden, annimmt, können wir meines Erachtens darauf vertrauen, dass die Öffentlichkeit voll hinter uns steht. Die Bevölkerung ist sich heute der ernsten Probleme im Bereich der Seeverkehrssicherheit bewusst, und ich denke, es könnte uns gelingen, die Unschlüssigkeit der Gemeinschaftsorgane und etwaige Kehrtwenden der Europäischen Union zu verhindern. Wir hoffen, dass es heute, insbesondere wenige Tage nach der äußerst bedeutsamen Berliner Erklärung, nicht dazu kommen möge."@de9
"Κύριε Πρόεδρε, κυρίες και κύριοι, η πλήρης συμμόρφωση προς τους διεθνείς κανόνες εκ μέρους των κρατών μελών θα μπορούσε να επιλύσει προβλήματα που, όπως γνωρίζουμε, είναι οικονομικής και κοινωνικής φύσης και αφορούν την προστασία του περιβάλλοντος. Στο εσωτερικό της Επιτροπής καθώς και στο εσωτερικό της Επιτροπής Μεταφορών και Τουρισμού προσπαθήσαμε να επισημάνουμε, στην υπό εξέταση οδηγία, τρία θεμελιώδη ζητήματα.
Το πρώτο είναι η δυνατότητα των κρατών μελών να εκπληρώσουν τις ευρωπαϊκές υποχρεώσεις με τα συμβατικά μέσα που ήδη χρησιμοποιούνται για την εφαρμογή των διεθνών κανόνων. Το δεύτερο είναι ότι δεν είναι τα κράτη εκείνα που πρέπει να αποδείξουν την εφαρμογή των κανόνων αλλά η Επιτροπή είναι εκείνη που πρέπει να αποδείξει την παραβίαση των διατάξεων, καθώς και το ότι ορισμένα περιθώρια διοικητικών επιλογών, που ήδη προβλέπονται από τις διατάξεις του ΔΝΟ, είναι εκ των πραγμάτων αναγκαία προκειμένου να προσαρμοσθεί στις εθνικές καταστάσεις η εφαρμογή των υποχρεώσεων του κράτους σημαίας. Η εργασία αυτή, η οποία αποτελεί προϊόν άμεσων διαβουλεύσεων με κοινωνικούς και θεσμικούς εκπροσώπους, αξιολογήθηκε και υποστηρίχθηκε από την Επιτροπή Μεταφορών.
Θέλω να ευχαριστήσω όλους τους συμμετέχοντες, ξεκινώντας από τους βουλευτές που κατέθεσαν τροπολογίες: κατά την ψηφοφορία στα τέλη Φεβρουαρίου, η τροποποιημένη πρόταση και το νομοθετικό ψήφισμα εγκρίθηκαν ομόφωνα. Οι τροπολογίες που έγιναν δεκτές, που κατατέθηκαν και συμφωνήθηκαν αποσαφήνισαν μια θέση την οποία ασπάζονται όλες οι πολιτικές ομάδες, δηλαδή ότι η ενίσχυση της ασφάλειας στη θάλασσα, χωρίς να επιβαρυνθεί η δημόσια διοίκηση, είναι δυνατή και θα πρέπει να επιτευχθεί. Βήματα προς την κατεύθυνση αυτή αποτελούν οι αλλαγές στο σύστημα επιθεωρήσεων, οι οποίες έχουν καταστεί υποχρεωτικές αντί για προαιρετικές, το σύστημα των κοινοποιήσεων προς την Επιτροπή, το περιεχόμενο των οποίων έχει μειωθεί, και οι διασφαλίσεις για την κατάρτιση του προσωπικού με υποχρεωτική πρακτική άσκηση στη θάλασσα.
Προκειμένου να επιτευχθεί η μέγιστη δυνατή συναίνεση, δεν θέλησα να καταθέσω τις υπόλοιπες τροπολογίες μου, καθώς ο στόχος είναι να επιτευχθεί, και στην Αίθουσα αυτή, συναίνεση καθώς και η ισορροπημένη θέση που έχει ήδη επιτευχθεί στην επιτροπή. Αν, κύριε Barrot, το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο εγκρίνει με μεγάλη πλειοψηφία το μεγαλύτερο μέρος αυτής της πρότασης οδηγίας, καθώς και της πρότασης του συναδέλφου μου, κ. Savary, όπως τροποποιήθηκε και συζητήθηκε, με όλες τις πολιτικές ομάδες να τάσσονται υπέρ της ενίσχυσης της δέσμης Erika, νομίζω ότι θα μπορούσαμε να υπολογίζουμε στην πλήρη υποστήριξη της κοινής γνώμης. Σήμερα, η κοινή γνώμη γνωρίζει τα σοβαρά προβλήματα που συνδέονται με την ασφάλεια στη θάλασσα και νομίζω ότι θα κατορθώσουμε να υπερνικήσουμε τη διστακτικότητα των κοινοτικών θεσμικών οργάνων και οποιαδήποτε αλλαγή στάσης εκ μέρους της Ευρωπαϊκής Ένωσης. Ελπίζουμε ότι δεν θα υπάρξει καμία τέτοια αλλαγή σήμερα, προπάντων λίγες ημέρες μετά την εξαιρετικά σημαντική δήλωση του Βερολίνου."@el10
".
Mr President, ladies and gentlemen, full compliance with international rules by the Member States could resolve problems that as we know are of an economic and social nature and concern environmental protection. Within the Commission and within the Committee on Transport and Tourism we have tried, in the directive under consideration, to emphasise three fundamental issues.
The first is the possibility of Member States fulfilling EU obligations with the contractual instruments already used to apply international rules. The second is that it is not the Member States that need to demonstrate that they have applied the standards but the Commission that must demonstrate that provisions have been contravened and that some margin of administrative discretion, already present in the provisions of the IMO, is in fact necessary to adjust the application of the obligations of the flag State to national situations. This work, which is the product of direct consultations with social and institutional representatives, has been evaluated and supported by the Transport Committee.
I would like to thank all participants, starting with the Members who tabled amendments: in the vote at the end of February, the amended proposal and the legislative resolution were adopted unanimously. The amendments accepted, tabled and agreed clarified a position shared by all the political groups, namely that reinforcing maritime safety without burdening public administration is possible and should be achieved. Moves in this direction are the changes to the system of inspections, which have become compulsory instead of optional, the system for communications to the Commission, whose contents have been slimmed down, and the guarantees of personnel training with mandatory practical experience at sea.
In order to promote maximum agreement, I did not wish to table my further amendments, since the objective is, here in the Chamber too, to obtain consensus and the balanced position already achieved in committee. If, Mr Barrot, the European Parliament were to approve by a large majority of votes most of the contents of this proposal for a directive and that of my colleague, Mr Savary, as amended and discussed, with the political groups all lining up in favour of strengthening the Erika package, I think that we could rely on public opinion being fully with us. Today the public is aware of the serious problems linked with maritime safety, and I think we can succeed in overcoming the hesitations of the Community institutions and any U-turns by the European Union. We hope there will not be any today, especially just a few days after the extremely important Berlin Declaration."@en4
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@et5
".
Arvoisa puhemies, hyvät kollegat, sillä, että jäsenvaltiot noudattaisivat kokonaisuudessaan kansainvälisiä sääntöjä, voitaisiin ratkaista ongelmia, jotka ovat, kuten tiedämme, luonteeltaan taloudellisia ja sosiaalisia ja koskevat ympäristönsuojelua. Komissiossa samoin kuin liikenne- ja matkailuvaliokunnassa on pyritty korostamaan käsiteltävänä olevan direktiivin osalta kolmea perustavaa laatua olevaa seikkaa.
Ensimmäinen seikka on jäsenvaltioiden mahdollisuus täyttää yhteisön velvoitteet niiden sopimusvälineiden avulla, jotka ovat jo käytössä kansainvälisten sääntöjen soveltamiseksi. Toinen seikka on se, että jäsenvaltioiden ei tarvitse osoittaa soveltaneensa normeja, vaan komission on osoitettava, että sääntöjä on rikottu ja että tietty hallinnollinen harkintavalta – joka on kirjattu jo IMOn sääntöihin – on tosiasiassa tarpeen, jotta lippuvaltion velvollisuuksien soveltaminen voidaan mukauttaa kansallisiin tilanteisiin. Liikennevaliokunta on arvioinut ja tukenut tätä sosiaalisten ja institutionaalisten edustajien suoran kuulemisen pohjalta tehtyä työtä.
Haluan kiittää kaikkia osallistujia, ja ensimmäiseksi niitä jäseniä, jotka ovat esittäneet tarkistuksia: tarkistettu ehdotus ja lainsäädäntöpäätöslauselma hyväksyttiin yksimielisesti helmikuun lopussa pidetyssä äänestyksessä. Tarkistukset, jotka hyväksyttiin, jotka jätettiin käsiteltäväksi ja joista sovittiin, selvensivät sitä kantaa, joka oli kaikille poliittisille ryhmille yhteinen: meriturvallisuuden vahvistaminen ilman julkishallinnon kuormittamista on mahdollista ja se on toteutettava. Tämänsuuntaisia toimia ovat tarkastusjärjestelmään tehdyt muutokset, joiden perusteella tarkastukset muuttuvat vaihtoehtoisista pakollisiksi, järjestelmä sellaisten tietojen toimittamisesta komissiolle, joiden sisältöä on kevennetty, ja sellaisten takeiden antaminen, jotka koskevat henkilökohtaista koulutusta, johon sisältyy pakollinen työkokemus merellä.
Jotta syntyisi mahdollisimman suuri yhteisymmärrys, en halunnut esittää lisätarkistuksiani, koska päämääränä on, että myös täällä istuntosalissa saavutetaan valiokunnassa jo saavutettu yhteisymmärrys ja tasapainoinen kanta. Arvoisa komission varapuheenjohtaja Barrot, jos Euroopan parlamentti hyväksyy suurella äänten enemmistöllä suurimman osan tämän direktiiviehdotuksen samoin kuin kollegani, jäsen Savaryn laatiman mietinnön sisällöstä, sellaisena kuin mietintö on tarkistettuna ja neuvoteltuna, siten, että kaikki poliittiset ryhmät asettuvat tukemaan Erika-paketin vahvistamista, katson, että voimme luottaa saavamme kansalaisten täyden tuen. Tällä hetkellä kansalaiset ovat tietoisia meriturvallisuuteen liittyvistä vakavista ongelmista, ja luulen, että pystymme kääntämään voitoksi yhteisön toimielinten epäröinnin ja Euroopan unionin mahdollisen perääntymisen. Toivottavasti sellaista ei tapahdu tänään varsinkaan, kun erittäin tärkeän Berliinin julistuksen antamisesta on vain muutama päivä."@fi7
".
Monsieur le Président, Mesdames et Messieurs, en respectant pleinement les instruments internationaux, les États membres contribueraient au règlement des problèmes qui, nous le savons, sont de nature économique, sociale et environnementale. La Commission et la commission des transports et du tourisme ont essayé de mettre l’accent, dans la directive concernée, sur trois questions fondamentales.
Premièrement, les États membres peuvent satisfaire aux obligations de l’UE avec les instruments conventionnels déjà en usage pour l’application des règles internationales. Deuxièmement, ce n’est pas aux États membres de prouver qu’ils appliquent les règles mais à la Commission de prouver la violation des dispositions et, troisièmement, un certain pouvoir d’appréciation par les administrations, déjà prévu par les dispositions de l’OMI, est nécessaire dans les faits pour adapter l’application des obligations de l’État du pavillon aux situations nationales. Ce travail, qui est le fruit de consultations directes avec les représentants sociaux et institutionnels, a été évalué et soutenu par la commission des transports.
Permettez-moi de remercier tous les participants, à commencer par les membres qui ont déposé des amendements; lors du vote qui s’est tenu fin février, la proposition modifiée et la résolution législative ont été adoptées à l’unanimité. Les amendements acceptés, déposés et adoptés clarifient une position partagée par tous les groupes politiques, à savoir qu’il est possible et nécessaire de renforcer la sécurité maritime sans alourdir l’administration publique. Vont dans ce sens les modifications apportées au régime des inspections -d’obligatoires elles deviennent facultatives- l’allègement du système de communication des informations à la Commission, et la garantie de formation du personnel avec expérience pratique obligatoire en mer.
Pour favoriser au maximum le consensus, je n’ai pas souhaité déposer mes autres amendements, puisque, ici aussi, à l’Assemblée, l’objectif est d’atteindre un consensus et de parvenir à la même position équilibrée que celle déjà obtenue en commission. Monsieur Barrot, si le Parlement européen devait approuver à une large majorité des votes la plupart des éléments contenus dans la présente proposition de directive et dans celle de mon collègue, M. Savary, telles que modifiées et approuvées, et si les groupes politiques se rangeaient tous du côté du renforcement du paquet de mesures «Erika», je pense que nous pourrions compter sur le soutien inconditionnel de l’opinion publique. Aujourd’hui, l’opinion publique est consciente des graves problèmes liés à la sécurité maritime, et je pense que nous pouvons réussir à surmonter les hésitations des institutions communautaires et tout revirement potentiel de l’Union européenne. Nous espérons qu’il n’y en aura pas aujourd’hui, d’autant plus que nous venons à peine de signer un document d’une extrême importance: la déclaration de Berlin."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@mt15
"Mijnheer de Voorzitter, dames en heren, een volledige eerbiediging van de internationale regels door de lidstaten zou problemen kunnen oplossen die, zoals wij weten, niet alleen van economische en maatschappelijke aard zijn, maar ook betrekking hebben op de milieubescherming. Dankzij het werk van de Commissie en het werk dat wij binnen de Commissie vervoer en toerisme hebben verricht, wordt in de onderhavige richtlijn met name de aandacht gevestigd op drie fundamentele kwesties.
Ten eerste: de mogelijkheid dat de lidstaten aan hun communautaire verplichtingen voldoen met de conventionele instrumenten die al gebruikt worden voor toepassing van de internationale regels. Ten tweede: niet de landen moeten aantonen dat de voorschriften zijn toegepast, maar de Commissie moet kunnen aantonen dat er sprake is van schending van de regels. Een zekere administratieve speelruimte, waar de IMO-verdragen al in voorzien, is in feite noodzakelijk om de uitvoering van de verplichtingen van de vlaggenstaat aan te passen aan de nationale situaties. Dit werk is het resultaat van rechtstreeks overleg met vertegenwoordigers van maatschappelijke organisaties en de instellingen. De Commissie vervoer en toerisme heeft daar waardering voor en geeft er haar steun aan.
Ik dank alle leden, en speciaal de collega’s die amendementen hebben ingediend. Bij de stemming van eind februari zijn het gewijzigde voorstel en de wetgevingsresolutie unaniem goedgekeurd. De goedgekeurde amendementen, die na onderlinge overeenstemming waren ingediend, hebben licht geworpen op een standpunt waar alle fracties achter stonden, namelijk dat versterking van de veiligheid op zee zonder extra belasting voor het overheidsbestuur mogelijk en noodzakelijk is. In die richting gaan ook de wijzigingen van het systeem van inspecties, die van facultatief verplicht zijn geworden, het systeem van kennisgevingen aan de Commissie, dat inhoudelijk lichter is geworden, en de garanties voor personeelsopleidingen met verplichte praktijkervaring op zee.
Om zoveel mogelijk consensus tot stand te brengen heb ik mijn andere amendementen achterwege gelaten. Ons doel is namelijk om in dit Huis dezelfde unanieme visie en een net zo evenwichtig standpunt te verkrijgen als in de commissie is gebeurd. Indien, mijnheer Barrot, het Europees Parlement met grote meerderheid akkoord gaat met de inhoud van deze ontwerprichtlijn en die van collega Savary, zoals wij die gewijzigd en besproken hebben, met de fracties die zich vierkant achter een versterking van het Erika-pakket scharen, dan kunnen wij volgens mij rekenen op volledige steun van de publieke opinie. De mensen zijn zich namelijk bewust van de ernstige problemen waar de veiligheid op zee tegenwoordig mee kampt. Wij kunnen dan tevens een einde maken aan de weifelende houding van de communautaire instellingen en voorkomen dat de Europese Unie in plaats van vooruit achteruit gaat. Dat is namelijk het laatste wat wij ons kunnen veroorloven, vooral nu, net na de belangrijke Verklaring van Berlijn."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@pl16
".
Senhor Presidente, Senhoras e Senhores Deputados, o pleno respeito do direito internacional por parte dos Estados-Membros poderia resolver problemas que, como sabemos, são de natureza económica e social e respeitam à protecção do meio ambiente. Com o trabalho da Comissão e o trabalho que realizámos em sede de Comissão dos Transportes e do Turismo, procurámos, na directiva em apreço, enfatizar três questões fundamentais.
A primeira é a possibilidade, para os Estados-Membros, de cumprirem os requisitos comunitários com os instrumentos contratuais já em uso para aplicar as regras internacionais. A segunda é que não são os Estados-Membros que precisam de demonstrar que aplicaram as normas, mas é a Comissão que tem de demonstrar que houve violação de disposições legais e que é preciso algum espaço de discricionariedade administrativa, já prevista nas disposições da IMO, para adaptar a aplicação das obrigações do Estado de bandeira às situações nacionais. Este trabalho, que é o resultado de consultas directas junto dos representantes sociais e institucionais, foi avaliado e apoiado pela Comissão dos Transportes.
Gostaria de agradecer a todos os participantes, a começar pelos colegas que apresentaram alterações: na votação de finais de Fevereiro, a proposta alterada e a resolução legislativa foram aprovadas por unanimidade. As alterações aceites, propostas e objecto de consenso, tornaram mais clara uma abordagem partilhada por todos os grupos políticos, nomeadamente a ideia de que é possível e necessário reforçar a segurança marítima sem sobrecarregar a administração pública. Inscrevem-se nessa orientação as mudanças no sistema de inspecções, que passaram a ser obrigatórias e não opcionais, o sistema das comunicações à Comissão, cujos conteúdos foram agilizados, e as garantias de formação do pessoal com a obrigação de ter prestado serviço no mar.
Para promover o máximo consenso, não quis apresentar as minhas outras alterações, pois o objectivo é obter também aqui, nesta Assembleia, o consenso e a posição equilibrada já conseguidos em comissão. Senhor Comissário Barrot, se o Parlamento Europeu vier a aprovar, por larga maioria de votos, a maior parte dos conteúdos desta proposta de directiva e da do senhor deputado Savary, tal como alterada e discutida, com todos os grupos políticos alinhados a favor do reforço do pacote Erika, penso que poderemos ter confiança em que a opinião pública estará inteiramente do nosso lado. Os cidadãos têm hoje consciência dos graves problemas ligados à segurança marítima, e penso que poderemos superar as hesitações das Instituições comunitárias e eventuais passos atrás por parte da União Europeia. Esperemos que eles não venham a suceder, particularmente neste momento, poucos dias após a importantíssima Declaração de Berlim."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@ro18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@sk19
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, il pieno rispetto degli strumenti internazionali da parte degli Stati membri potrebbe risolvere problemi che come sappiamo sono di natura economica e sociale e relativi alla protezione ambientale. Il lavoro della Commissione e quello che abbiamo svolto in seno alla commissione trasporti ha teso, nella direttiva in esame, a sottolineare fondamentalmente tre questioni.
La prima: la possibilità per gli Stati di adempiere agli obblighi comunitari con gli strumenti convenzionali già in uso per applicare le regole internazionali. La seconda: non sono gli Stati a dover dimostrare l'applicazione delle norme bensì la Commissione a dimostrare la violazione delle disposizioni e che alcuni spazi di discrezionalità amministrativa, già previsti dalle disposizioni dell'OMI, sono di fatto necessari per adattare alle situazioni nazionali l'applicazione degli obblighi dello Stato di bandiera. Questo lavoro, che è frutto di consultazioni dirette dei rappresentanti sociali e dei referenti istituzionali, è stato apprezzato e appoggiato dalla commissione trasporti.
Io ringrazio tutti i componenti, a partire dai colleghi che hanno presentato emendamenti: al voto di fine febbraio, la proposta emendata e la risoluzione legislativa sono state approvate con consenso unanime; gli emendamenti accolti, presentati e concordati, hanno chiarito un'impostazione condivisa da tutti i gruppi politici e cioè che rafforzare la sicurezza marittima, senza appesantire l'amministrazione pubblica, è possibile e doveroso. Vanno in tal senso le modifiche al regime delle ispezioni, che da obbligatorie diventano facoltative, il sistema delle comunicazioni alla Commissione alleggerite nei contenuti e le garanzie di formazione del personale con obbligo di pratica in mare.
Per favorire il massimo consenso, non ho voluto presentare ulteriori miei emendamenti, in quanto l'obiettivo è ottenere anche in Aula l'unanimità di vedute e l'equilibrio di posizioni che già sono state raggiunte in commissione. Se il Parlamento europeo, Signor Commissario, approvasse con largo consenso di voti e di contenuti questa proposta di direttiva e quella del collega Savary, così come l'abbiamo modificata e discussa, con i gruppi politici schierati compattamente a favore del rafforzamento del pacchetto Erika, penso che potremo contare sulla rispondenza piena dell'opinione pubblica, che oggi è consapevole dei gravi problemi legati alla sicurezza marittima, e riuscire a superare le titubanze delle istituzioni comunitarie e ipotetici passi indietro dell'Unione europea, che oggi noi non auspichiamo, soprattutto a pochi giorni dall'importantissima Dichiazione di Berlino."@sl20
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Herr talman, mina damer och herrar! Om medlemsstaterna fullt ut följer gällande internationella bestämmelser kan det lösa problem som vi vet är av ekonomisk och social natur och som gäller miljöskyddet. Inom kommissionen och inom utskottet för transport och turism har vi försökt lyfta fram tre grundläggande frågor i direktivet som behandlas.
Den första är möjligheten för medlemsstaterna att uppfylla EU:s skyldigheter genom de avtalsinstrument som redan används för att tillämpa internationella regler. Den andra är att det inte är medlemsstaterna som måste visa att de tillämpar normerna, utan kommissionen som måste visa att bestämmelserna har överträtts. Den tredje är att en viss marginal när det gäller den administrativa friheten, som redan finns i IMO:s regler, faktiskt krävs för att anpassa tillämpningen av flaggstatsskyldigheterna till nationella situationer. Detta arbete, som är resultatet av direkta samråd med företrädare för samhälle och institutioner, har utvärderats och fått stöd av transportutskottet.
Jag vill tacka alla som deltagit, och låt mig börja med de ledamöter som lagt fram ändringsförslag. I omröstningen i slutet av februari antogs det ändrade förslaget och lagstiftningsresolutionen enhälligt. De accepterade, framlagda och godkända ändringsförslagen innebar ett förtydligande av en ståndpunkt som delas av samtliga politiska grupper, nämligen att det är nödvändigt att förstärka sjösäkerheten utan att lägga ytterligare bördor på den offentliga förvaltningen och att detta är något som bör göras. Åtgärder i det syftet är förändringar av kontrollsystemet, som har blivit obligatoriskt i stället för frivilligt, systemet för meddelanden till kommissionen, vars innehåll har bantats, och garantierna för personalutbildning med obligatoriska praktikperioder till sjöss.
För att främja maximal uppslutning ville jag inte lägga fram mina ytterligare ändringsförslag, eftersom syftet, även här i kammaren, är att uppnå enighet om den balanserade ståndpunkt som redan uppnåtts i utskottet. Herr Barrot! Om Europaparlamentet med stor majoritet av rösterna och efter ändringar och diskussioner skulle godkänna det mesta av innehållet i detta förslag till direktiv och min kollegas, Gilles Savarys, förslag och samtliga politiska grupper skulle ställa upp på att förstärka Erika-paketet, så tror jag att vi kan utgå från att allmänheten ställer sig bakom oss. Allmänheten är i dag medveten om de allvarliga problemen i samband med sjösäkerheten, och jag tror att vi kan lyckas överkomma tveksamheten hos gemenskapens institutioner och undvika alla U-svängar från Europeiska unionen. Vi hoppas att det inte blir något sådant i dag, framför allt inte bara ett par dagar efter den extremt viktiga Berlinförklaringen."@sv22
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lpv:unclassifiedMetadata |
"Marta Vincenzi (PSE ),"18,5,20,15,1,19,14,16,11,13,12
"relatrice"18,5,20,15,1,19,14,16,11,13,12
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The resource appears as object in 2 triples