Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2007-03-14-Speech-3-183"

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". – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l’impegno politico nell’ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l’Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell’intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l’impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell’Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell’immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell’Unione europea ma anche per l’immagine dei paesi dai quali provengono."@it12
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"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@cs1
"Fru formand, mine damer og herrer! Udenrigsudvalget vedtog med et meget stort flertal udtalelsen om hr. Arifs betænkning, der navnlig drejer sig om politiske emner, og som således også omhandler det bredere spørgsmål om situationen i Middelhavsområdet. Udenrigsudvalget har navnlig beskæftiget sig med seks punkter. Det første punkt er den politiske indsats i forbindelse med oprettelsen af et frihandelsområde, der skal sikre fred, demokratisering, respekt for menneskerettighederne, ligestilling mellem mænd og kvinder og fremme af en dialog mellem kulturerne og religionerne. Det andet punkt er den tvingende nødvendighed af, at EU gør en indsats for at skabe et område med sikkerhed og stabilitet i hele regionen. Dette skal omfatte beskyttelsen af Libanons fulde suverænitet og en indsats for fredelig sameksistens mellem Israel og en kommende palæstinensisk stat. Det tredje punkt er nødvendigheden af at yde økonomisk støtte til genopbygningen af disse områder, som har lidt meget under de voldelige sammenstød, der må betegnes som en egentlig krig. Vi anmoder naturligvis om, at oprettelsen af et frihandelsområde bliver det første skridt i retning af afslutningen på terrorkrigene i Mellemøsten. I det fjerde punkt lægger vi til gengæld vægt på behovet for at fremme politiske, demokratiske og socioøkonomiske reformer i EU's partnerlande, så vi skaber et område med fælles velstand, også i betragtning af Kinas stadig større indflydelse på navnlig det afrikanske kontinent. Hvad det femte punkt angår, understreger Udenrigsudvalget, at der langt om længe bør oprettes en Euro-Middelhavs-bank, som er uafhængig af EIB, og som er i stand til at dække partnerlandenes kontinuerlige og stigende efterspørgsel efter lån og finansiering. Det sjette og sidste punkt er det meget vanskelige indvandringsspørgsmål. Udenrigsudvalget opfordrer til, at der indgås aftaler med partnerlandene, så der også bliver kontrol med indvandringsstrømmene dér, hvor de kommer fra, så man undgår, at der blandt de mange arbejdstagere, som søger beskæftigelse i Europa, og som kan udgøre en ressource for vores kontinent, gemmer sig nogle elementer, der er farlige for EU's stabilitet, men også for de landes image, som disse mennesker kommer fra."@da2
"Frau Präsidentin, werte Kolleginnen und Kollegen! Der Ausschuss für auswärtige Angelegenheiten hat mit überwältigender Mehrheit eine Stellungnahme zum Bericht Arif angenommen, die sich vor allem auf die politischen Fragen konzentriert und mithin auch das umfassendere Thema der Lage im Mittelmeerraum behandelt. Der Ausschuss für auswärtige Angelegenheiten hat sich namentlich mit sechs Punkten befasst. Erstens mit dem mit der Schaffung einer Freihandelszone untrennbar verknüpften politischen Einsatz zur Gewährleistung des Friedens, der Demokratisierung, der Achtung der Menschenrechte, der Gleichstellung der Geschlechter und der Förderung des interkulturellen und interreligiösen Dialogs. Zweitens mit der von der Europäischen Union dringend zu fördernden Errichtung einer Zone der Sicherheit und Stabilität in der gesamten Region, einschließlich der Anerkennung der vollen Souveränität des Libanons sowie des Einsatzes für die friedliche Koexistenz des israelischen und eines künftigen palästinensischen Staates. Drittens müssen unserer Ansicht nach angemessene Finanzhilfen für den Wiederaufbau dieser Gebiete gewährt werden, die bisweilen wirklich schlimme Zeiten heftiger Konflikte oder gar eines richtigen Krieges durchgemacht haben. Wir erwarten selbstverständlich, dass die Einrichtung einer Freihandelszone den ersten Schritt hin zur Beendigung der Kriege und des Terrorismus im Nahen Osten darstellen wird. Bei dem vierten Punkt geht es um die Notwendigkeit, die politischen, demokratischen und sozioökonomischen Reformen in den Partnerländern der Europäischen Union zu unterstützen und zu fördern, um zusammen einen Raum des gemeinsamen Wohlstands zu schaffen, auch angesichts der neuen Präsenz Chinas in Afrika. Fünftens weist der Ausschuss für auswärtige Angelegenheiten nachdrücklich auf die notwendige Schaffung einer von der EIB unabhängigen Europa-Mittelmeer-Bank hin, um den kontinuierlichen und wachsenden Darlehens- und Finanzierungsnachfragen seitens unserer Partnerländer entsprechen zu können. Der sechste und letzte Punkt betrifft das recht heikle Einwanderungsthema. Der Ausschuss für auswärtige Angelegenheiten fordert den Abschluss von Abkommen mit den Partnerländern im Hinblick auf die Überwachung der Migrationsströme auch an der Quelle, wodurch verhindert werden soll, dass sich unter der Vielzahl der Arbeitskräfte, die eine Beschäftigung in Europa suchen und für unseren Kontinent wichtige Humanressourcen bilden können, Personen verbergen, die die Stabilität der Europäischen Union gefährden sowie dem Image der Länder, aus denen sie kommen, schaden könnten."@de9
"Κυρία Πρόεδρε, κυρίες και κύριοι, η Επιτροπή Εξωτερικών Υποθέσεων ενέκρινε με τεράστια πλειοψηφία μια γνωμοδότηση για την έκθεση Arif, η οποία επικεντρώνεται κυρίως στα πολιτικά ζητήματα και, συνεπώς, αντιμετωπίζει και το ευρύτερο ζήτημα της κατάστασης στη Μεσόγειο. Έξι είναι τα κύρια σημεία στα οποία εστιάζει η Επιτροπή Εξωτερικών Υποθέσεων. Το πρώτο αφορά την πολιτική δέσμευση για τη δημιουργία μιας ζώνης ελεύθερων συναλλαγών, με σκοπό τη διασφάλιση της ειρήνης, τον εκδημοκρατισμό, τον σεβασμό των ανθρωπίνων δικαιωμάτων, την ισότητα μεταξύ γυναικών και ανδρών και την προώθηση του διαπολιτισμικού και διαθρησκευτικού διαλόγου. Το δεύτερο σημείο αφορά την επείγουσα ανάγκη της Ευρωπαϊκής Ένωσης να αναλάβει δράση για τη δημιουργία μιας ζώνης ασφαλείας και σταθερότητας σε όλη την περιοχή, η οποία πρέπει να διασφαλίζει την απόλυτη κυριαρχία του Λιβάνου, καθώς και την ειρηνική συνύπαρξη μεταξύ του κράτους του Ισραήλ και ενός μελλοντικού παλαιστινιακού κράτους. Ως τρίτο σημείο επισημαίνεται επίσης η ανάγκη παροχής οικονομικής υποστήριξης για την ανοικοδόμηση αυτών των περιοχών, που έζησαν πραγματικά δύσκολες περιόδους βίαιων συγκρούσεων ή ακόμη και πραγματικών πολέμων. Θέλουμε, ασφαλώς, η δημιουργία της ζώνης ελεύθερων συναλλαγών να αποτελέσει ένα πρώτο βήμα για την κατάπαυση των πολέμων της τρομοκρατίας στη Μέση Ανατολή. Το τέταρτο σημείο εστιάζει στην ανάγκη ενθάρρυνσης πολιτικών, δημοκρατικών και κοινωνικοοικονομικών μεταρρυθμίσεων στις χώρες που είναι εταίροι της Ευρωπαϊκής Ένωσης, προκειμένου να δημιουργηθεί ένας χώρος κοινής ευημερίας, λαμβάνοντας μάλιστα υπόψη τη συνεχώς αυξανόμενη κινεζική παρουσία, ιδίως στην αφρικανική ήπειρο Όσον αφορά το πέμπτο σημείο, η Επιτροπή Εξωτερικών Υποθέσεων επιμένει στο αίτημα να δημιουργηθεί επιτέλους μια ευρωμεσογειακή τράπεζα που θα είναι ανεξάρτητη από την Ευρωπαϊκή Τράπεζα Επενδύσεων και θα μπορεί να ανταποκριθεί στις συνεχείς και αυξανόμενες ανάγκες των εταίρων μας για δανεισμό και χρηματοδότηση. Το έκτο και τελευταίο σημείο αφορά το ιδιαίτερα λεπτό ζήτημα της μετανάστευσης. Η Επιτροπή Εξωτερικών Υποθέσεων επιθυμεί τη σύναψη συμφωνιών με τους εταίρους, προκειμένου να υπάρξει έλεγχος των μεταναστευτικών ρευμάτων και στις χώρες προέλευσης, έτσι ώστε, ανάμεσα στους τόσους εργαζόμενους που αναζητούν απασχόληση στη Ευρώπη και μπορούν να αποτελέσουν έναν πόρο για την ήπειρό μας, να μην κρύβονται επικίνδυνα στοιχεία για τη σταθερότητα της Ευρωπαϊκής Ένωσης, αλλά και για την εικόνα των χωρών από τις οποίες προέρχονται."@el10
". Madam President, ladies and gentlemen, the Committee on Foreign Affairs has, by a vast majority, adopted an opinion on the Arif report, focusing above all on political issues and thus also addressing the wider topic of the Mediterranean situation. The Committee on Foreign Affairs has addressed six points above all. The first concerns the political commitment to create a free-trade area aimed at ensuring peace, democratisation, respect for human rights, gender equality and the promotion of inter-cultural and inter-religious dialogue. The second point concerns the urgent need for the European Union to work towards creating an area of security and stability throughout the region; this must include upholding the full sovereignty of Lebanon and a commitment to peaceful coexistence between the State of Israel and a future Palestinian State. Thirdly, we also see a need to grant financial support for the reconstruction of these areas, which have been through some really terrible times with violent clashes or even actual war. We expect, of course, that the creation of a free-trade area will be the first step towards the cessation of the wars of terrorism in the Middle East. The fourth point stresses the need to encourage political, democratic and socioeconomic reforms in the EU’s partner countries so as to create an area of shared prosperity, not least in view of the growing Chinese presence especially in Africa. In its fifth point, the Committee on Foreign Affairs insists on the need to establish at last a Euro-Mediterranean bank with autonomy from the European Investment Bank, so as to be able to respond to the constant and increasing demand from our partner countries for loans and financing. The sixth and final point concerns the rather sensitive subject of immigration. The Committee on Foreign Affairs calls for agreements with the partner countries in order to control migratory flows at source as well, so as to prevent individuals who might endanger the stability of the European Union and also damage the image of the countries from which they come from hiding among the large numbers of workers who seek employment in Europe and who can be an important resource for our continent."@en4
"Señora Presidenta, Señorías, la Comisión de Asuntos Exteriores ha aprobado por amplia mayoría una opinión sobre el informe Arif, que se centra sobre todo en cuestiones políticas y por lo tanto también trata el tema más amplio de la situación mediterránea. La Comisión de Asuntos Exteriores ha tratado principalmente seis puntos. El primero tiene que ver con el compromiso político de crear una zona de libre comercio destinada a garantizar la paz, la democratización, el respeto de los derechos humanos, la igualdad de género y la promoción del diálogo entre culturas y religiones. El segundo punto tiene que ver con la necesidad urgente de que la Unión Europea trabaje para la creación de un espacio de seguridad y estabilidad en toda la región; esto debe incluir que se mantenga la plena soberanía de Líbano y un compromiso con la coexistencia pacífica entre el Estado de Israel y el Estado palestino. En tercer lugar, también observamos la necesidad de conceder apoyo financiero para la reconstrucción de estas zonas, que han pasado tiempos verdaderamente terribles con conflictos violentos e incluso la guerra. Por supuesto esperamos que la creación de una zona de libre comercio sea el primer paso hacia el cese de las guerras de terrorismo en Oriente Próximo. El cuarto punto destaca la necesidad de fomentar las reformas políticas, democráticas y socioeconómicas en los países socios de la UE, de forma que se pueda crear un espacio de prosperidad compartida, especialmente dado el aumento de la presencia china sobre todo en África. En su quinto punto, la Comisión de Asuntos Exteriores insiste en la necesidad de establecer finalmente un banco euromediterráneo independiente del Banco Europeo de Inversión, de forma que se pueda responder a la constante y creciente demanda de préstamos y financiación por parte de nuestros socios. El sexto y último punto tiene que ver con el sensible tema de la inmigración. La Comisión de Asuntos Exteriores demanda acuerdos con sus socios para controlar los flujos migratorios también en el origen, de forma que se impida que los individuos que podrían hacer peligrar la estabilidad de la Unión Europea y también dañar la imagen de los países de los que proceden se escondan entre el gran número de trabajadores que buscan empleo en Europa y que pueden constituir un importante recurso para nuestro continente."@es21
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@et5
". Arvoisa puhemies, hyvät parlamentin jäsenet, ulkoasiainvaliokunta hyväksyi valtavalla enemmistöllä lausunnon jäsen Arifin mietinnöstä, jossa keskitytään ennen kaikkea poliittisiin kysymyksiin ja käsitellään siten Välimeren alueen tilannetta laajemmin. Ulkoasiainvaliokunta on keskittynyt ennen kaikkea kuuteen kohtaan. Ensimmäinen näistä on poliittinen sitoutuminen sellaisen vapaakauppa-alueen perustamiseen, jolla pyritään rauhaan, demokratiaan, ihmisoikeuksien kunnioittamiseen, sukupuolten tasa-arvoon sekä kulttuurien ja uskontojen väliseen vuoropuheluun. Toinen kohta liittyy siihen, että Euroopan unionin on pikaisesti pyrittävä luomaan koko alueen kattava turvallisuuden ja vakauden alue. Tähän on sisällyttävä Libanonin täysi itsemääräämisoikeus sekä Israelin valtion ja tulevan Palestiinan valtion sitoutuminen rauhanomaiseen rinnakkaineloon. Kolmanneksi mielestämme näiden alueiden jälleenrakentamista on tuettava taloudellisesti. Ne ovat joutuneet käymään läpi hirvittäviä aikoja, väkivaltaisia yhteenottoja ja jopa sotia. Oletamme tietenkin, että vapaakauppa-alueen perustaminen on ensimmäinen askel kohti terrorismisotien loppumista Lähi-idässä. Neljänneksi korostamme tarvetta tukea poliittisia, demokraattisia ja sosioekonomisia uudistuksia EU:n kumppanimaissa jaetun vaurauden alueen luomiseksi, ei vähiten siksi, että Kiinan läsnäolo Afrikassa on kasvamassa. Viidennessä kohdassaan ulkoasiainvaliokunta korostaa, että on vihdoin perustettava Euroopan investointipankista riippumaton Euro–Välimeri-pankki, jotta voitaisiin vastata kumppanuusmaiden jatkuvasti ja yhä enenevässä määrin esittämiin laina- ja rahoituspyyntöihin. Kuudes ja viimeinen kohta koskee maahanmuuton varsin arkaluonteista aihetta. Ulkoasiainvaliokunta kehottaa tekemään kaikkien kumppanimaiden kanssa sopimuksia muuttovirtojen hallitsemiseksi myös niiden lähteellä, jotta voitaisiin estää henkilöitä, jotka saattaisivat vaarantaa Euroopan unionin vakauden ja myös vahingoittaa lähtömaidensa mainetta, piiloutumasta Euroopasta työtä hakevien ja maanosallemme tärkeäksi voimavaraksi kenties osoittautuvien lukuisten työntekijöiden joukkoon."@fi7
". Madame la Présidente, Mesdames et Messieurs, la commission des affaires étrangères a adopté, à une large majorité, un avis sur le rapport Arif, se concentrant avant tout sur les problèmes politiques et abordant également le thème, plus général, de la situation en Méditerranée. La commission des affaires étrangères a relevé six points principaux. Le premier concerne l’engagement politique de créer une zone de libre-échange visant à assurer la paix, la démocratisation, le respect des droits de l’homme et de l’égalité des genres et la promotion du dialogue interculturel et interreligieux. Le second point concerne l’urgente nécessité pour l’Union européenne de travailler à la création d’un espace de sécurité et de stabilité dans toute la région. Ceci doit inclure le maintien de l’entière souveraineté du Liban et l’engagement à une coexistence pacifique entre l’État d’Israël et un futur État palestinien. Troisièmement, il nous semble également nécessaire de garantir un soutien financier pour la reconstruction des zones qui ont connu des évènements véritablement tragiques avec des affrontements violents ou même de véritables guerres. Nous espérons bien évidemment que la création d’une zone de libre-échange sera le premier pas vers la fin des guerres terroristes au Moyen-Orient. Le quatrième point met l’accent sur la nécessité d’encourager les réformes politiques, démocratiques et socio-économiques dans les pays partenaires de l’UE afin de créer un espace de prospérité commun, face à la présence croissante de la Chine, notamment en Afrique. Dans son cinquième point, la commission des affaires étrangères insiste sur la nécessité d’établir enfin une banque euroméditerranéenne, autonome face à la Banque européenne d’investissement, afin d’être en mesure de répondre à la demande constante et croissante de prêts et de financements par nos pays partenaires. Le sixième et dernier point concerne le sujet plutôt sensible de l’immigration. La commission des affaires étrangères demande à ce que des accords soient conclus avec les pays partenaires afin de contrôler les flux migratoires également à la source afin d’empêcher les individus, qui pourraient mettre en danger la stabilité de l’Union européenne et aussi porter atteinte à l’image de leurs pays d’origine, de se dissimuler parmi le grand nombre de travailleurs qui cherchent un emploi en Europe et qui peuvent constituer une ressource importante pour notre continent."@fr8
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@hu11
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@lt14
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@lv13
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@mt15
"Mevrouw de Voorzitter, dames en heren, de Commissie buitenlandse zaken heeft met overgrote meerderheid een advies goedgekeurd over het verslag-Arif. Daarin wordt de aandacht toegespitst op met name politieke kwesties en dus ook het ruimere vraagstuk van de situatie in het Middellandse-Zeegebied behandeld. De Commissie buitenlandse zaken heeft met name zes punten behandeld. Het eerste betrof het politiek engagement voor de totstandkoming van een vrijhandelszone om vrede, democratisering, naleving van de mensenrechten, gendergelijkheid en bevordering van de interculturele en interreligieuze dialoog te kunnen waarborgen. Het tweede punt is dat de Europese Unie dringend werk moet maken van een zone van veiligheid en stabiliteit in de gehele regio. Dit betekent onder meer eerbiediging van de volledige soevereiniteit van Libanon en van een vreedzaam naast elkaar bestaan van een Israëlische en een toekomstige Palestijnse staat. Het derde punt betreft de noodzaak financiële steun toe te kennen voor de wederopbouw van de landen in deze regio. Deze landen hebben werkelijk nare momenten, gewelddadige botsingen, zelfs oorlog doorgemaakt. Uiteraard vragen wij dat de oprichting van een euromediterrane vrijhandelszone een eerste stap wordt op de weg naar beëindiging van oorlog en terrorisme in het Midden-Oosten. Het vierde punt is dat in de partnerlanden van de Europese Unie politieke, democratische en sociaaleconomische hervormingen gestimuleerd moeten worden, zodat er een gezamenlijke ruimte van welvaart gecreëerd kan worden, ook met het oog op een steeds sterkere Chinese aanwezigheid in Afrika. Als vijfde punt dringt de Commissie buitenlandse zaken erop aan dat er eindelijk een euromediterrane bank komt die autonoom is ten opzichte van de EIB en tegemoet weet te komen aan de constante en groeiende behoefte van de partnerlanden aan leningen en financieringen. Het zesde en laatste punt betreft het nogal heikele vraagstuk van de immigratie. De Commissie buitenlandse zaken dringt aan op overeenkomsten met de partnerlanden, met het oog op controle aan de bron van de migratiestromen. Deze zijn noodzakelijk om te voorkomen dat zich onder de velen die werk zoeken in Europa en die voor ons continent een goede uitkomst zouden kunnen zijn, mensen schuilhouden die gevaarlijk zijn voor de Europese Unie maar ook schadelijk voor het imago van het land waar zij vandaan komen."@nl3
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@pl16
"Senhora Presidente, Senhoras e Senhores Deputados, a Comissão dos Assuntos Externos aprovou por esmagadora maioria um parecer sobre o relatório Arif, que se concentra sobretudo nas questões políticas e, portanto, aborda também a questão mais ampla da situação mediterrânica. A Comissão dos Assuntos Externos abordou em especial seis pontos. O primeiro diz respeito ao compromisso político de criar uma zona de comércio livre, visando garantir a paz, a democratização, o respeito dos direitos humanos, a igualdade entre homens e mulheres e a promoção do diálogo intercultural e inter-religioso. O segundo ponto refere-se à urgente necessidade de a União Europeia trabalhar no sentido da criação de uma zona de segurança e estabilidade em toda a região; isso deve incluir a defesa da plena soberania do Líbano, bem como um compromisso que assegure a coexistência pacífica do Estado de Israel e de um futuro Estado palestiniano. Em terceiro lugar, sente-se também a necessidade de conceder apoio financeiro para a reconstrução dessas zonas, que sofreram momentos verdadeiramente terríveis de confrontos violentos e de autêntica guerra. Esperamos, evidentemente, que a criação de uma zona de comércio livre possa ser o primeiro passo para o fim das guerras do terrorismo no Médio Oriente. O quarto ponto chama a atenção para a necessidade de encorajar reformas políticas, democráticas e socioeconómicas nos países parceiros da União Europeia, a fim de criar um espaço de prosperidade partilhada, tendo em conta também a crescente presença chinesa, principalmente em África. No seu quinto ponto, a Comissão dos Assuntos Externos insiste na necessidade de se criar finalmente um banco euro-mediterrânico, com autonomia relativamente ao Banco Europeu de Investimento, capaz de dar resposta ao constante e crescente pedido de empréstimos e financiamentos por parte dos países nossos parceiros. O sexto e último ponto tem a ver com a questão bastante delicada da imigração. A Comissão dos Assuntos Externos solicita acordos com os países parceiros para que haja também um controlo dos fluxos migratórios na fonte, a fim de evitar que indivíduos susceptíveis de pôr em perigo a estabilidade da União Europeia e também de prejudicar a imagem dos respectivos países de origem possam esconder-se entre o elevado número de trabalhadores que procuram emprego na Europa e que podem representar um importante recurso para o nosso continente."@pt17
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@ro18
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@sk19
"Signora Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per gli affari esteri ha approvato a stragrande maggioranza un parere sulla relazione Arif, che si concentra soprattutto sulle questioni politiche e quindi affronta anche il tema più ampio della situazione mediterranea. Sono soprattutto sei i punti affrontati dalla commissione per gli affari esteri. Il primo riguarda l'impegno politico nell'ambito della creazione di una zona di libero scambio, volto a garantire la pace, la democratizzazione, il rispetto dei diritti umani, la parità tra donne e uomini e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Il secondo punto riguarda la necessità urgente per l'Unione europea di adoperarsi per la creazione di una zona di sicurezza e di stabilità nell'intera regione, compresa la difesa della piena sovranità del Libano nonché l'impegno per la coesistenza pacifica fra lo Stato israeliano e un futuro Stato palestinese. Si ravvisa altresì, come terzo punto, la necessità di accordare un sostegno finanziario per la ricostruzione di queste zone, che hanno sofferto momenti veramente gravi di scontri violenti, anzi, di guerra vera e propria. Noi chiediamo ovviamente che la creazione di una zona di libero scambio possa trasformarsi in un primo passo per la cessazione delle guerre del terrorismo nel Medio Oriente. Il quarto punto, invece, insiste sulla necessità di incoraggiare riforme politiche, democratiche e socioeconomiche nei paesi partner dell'Unione europea, al fine di creare uno spazio di prosperità condivisa, in vista anche di una sempre più forte presenza cinese soprattutto nel continente africano. Per quanto riguarda il quinto punto, la commissione per gli affari esteri ha insistito perché possa finalmente nascere una banca euromediterranea, autonoma rispetto alla BEI, in grado di dare risposte alla continua e crescente richiesta di prestiti e finanziamenti dai paesi partner. Il sesto ed ultimo punto riguarda il tema assai delicato dell'immigrazione. La commissione per gli affari esteri sollecita accordi con i paesi partner affinché vi sia un controllo anche a monte dei fenomeni dei flussi migratori, e ciò onde evitare che, tra i tanti lavoratori che cercano occupazione in Europa e che possono rappresentare una risorsa per il nostro continente, si nascondono elementi pericolosi per la stabilità dell'Unione europea ma anche per l'immagine dei paesi dai quali provengono."@sl20
". Fru talman, mina damer och herrar! Utskottet för utrikesfrågor har med stor majoritet antagit ett yttrande över Kader Arifs betänkande, som framför allt inriktar sig på politiska frågor och därmed också tar upp det bredare ämnet om situationen kring Medelhavet. Utskottet för utrikesfrågor har framför allt tagit upp sex punkter. Den första rör det politiska åtagandet att skapa ett frihandelsområde för att säkerställa fred, demokrati, respekt för mänskliga rättigheter, jämställdhet mellan könen och främjandet av interkulturell och interreligiös dialog. Den andra handlar om att EU snarast måste arbeta för att skapa ett område av säkerhet och stabilitet i hela regionen, bland annat genom att upprätthålla Libanons fulla suveränitet och sträva efter en fredlig samexistens mellan staten Israel och en framtida palestinsk stat. Den tredje är att vi också ser ett behov av att ge ekonomiskt stöd till återuppbyggnad i dessa områden, som har fått utså riktigt hemska tider med våldsamma sammandrabbningar eller till och med fullskaligt krig. Vi förväntar oss naturligtvis att skapandet av ett frihandelsområde kommer att vara det första steget för att få slut på terrorkrigen i Mellanöstern. Den fjärde punkten handlar om att understryka vikten av att uppmuntra till politiska, demokratiska och socioekonomiska reformer i EU:s partnerländer så att vi får ett område av gemensamt välstånd, inte minst med hänsyn till den ökade kinesiska närvaron i framför allt Afrika. I den femte punkten insisterar utskottet för utrikesfrågor på att det är nödvändigt att till slut inrätta en bank för Europa–Medelhavsområdet som är oberoende av Europeiska investeringsbanken, för att kunna tillgodose våra partnerländers ständigt växande efterfrågan på lån och finansiering. Den sjätte och sista punkten rör det lite känsliga ämnet invandring. Utskottet för utrikesfrågor uppmanar till avtal med partnerländerna för att kontrollera migrationsflödena redan vid källan så att man kan hindra personer som kan utgöra en fara för EU:s stabilitet och även skada bilden av sina hemländer från att gömma sig bland det stora antalet arbetstagare som söker anställning i EU och som kan vara en viktig resurs för vår världsdel."@sv22
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"Antonio Tajani (PPE-DE ),"18,5,20,15,1,19,14,16,11,13,12

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