Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2006-12-13-Speech-3-304"
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". – Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d’accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all’Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo
che è stato confermato nell’accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l’onorevole in ’t Veld, che l’informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un’informazione necessaria che è stata stabilita, e il
che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E’ evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l’incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E’ evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L’onorevole in ’t Veld ha posto un tema anch’esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l’unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell’Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall’inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L’ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@it12
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Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@cs1
"Hr. formand, mine damer og herrer! Som formandskabets repræsentant lige sagde, får vi svar på mange af spørgsmålene, lige så snart vi modtager et detaljeret svar på det brev, som vi sammen har sendt i dag.
Jeg vil gerne sige, at det er en specifik anmodning. Hvis formandskabet er enigt, og såfremt Parlamentet fremsætter en formel anmodning, ser jeg ingen problemer i at stille en kopi af det brev til rådighed, som er blevet sendt til USA's regering, så alle kan få kendskab til de spørgsmål, vi har stillet. Jeg vil også gerne tilføje, at vi ikke udfører nogen efterforskning af USA. USA er et suverænt land og vores vigtigste internationale allierede i kampen mod terrorisme. Vi vil gerne vide, om en aftale bliver overholdt eller ej. Det er et meget enkelt spørgsmål, og jeg håber, at vi hurtigt får et svar.
PNR-systemet vil som planlagt blive testet inden udgangen af december. Hvis ikke aftalerne bliver overholdt, vil det vise sig, når fristerne er udløbet, og derfor tror jeg, at vi også får mulighed for at vurdere denne indledende test, som blev bekræftet i den aftale, der blev undertegnet den 19. oktober.
Der er således ingen tvivl om - sådan som fru in 't Veld sagde - at informationen til passagererne skal gives til dem, eftersom det er en nødvendig information, der er indgået en aftale om, og den test, der skal foretages af PNR-systemet, er netop også en respons på det løfte, som de amerikanske myndigheder har givet.
Jeg mener, at vi bør undgå bilaterale aftaler mellem USA og medlemsstaterne, og at vi bør overbevise medlemsstaterne om, at de skal vente og deltage i de europæiske forhandlinger. Det er klart, at europæiske forhandlinger har meget større styrke, end de enkelte medlemsstater ville have.
Jo større opbakning og politisk støtte vi får, jo større bliver vores mulighed for succes som europæiske forhandlere. Det er klart, at USA har interesse i at have en stærk politisk dialogpartner, men ikke i at have en dialogpartner, der betragter USA som en fare. Jeg betragter ikke USA som en fare, og derfor vil jeg føre europæiske forhandlinger, som efter min mening er meget bedre end nationale forhandlinger. Jeg ser ligeledes med positive øjne på en inddragelse af Europa-Parlamentet og den amerikanske kongres.
Fru in 't Veld rejste også et politisk spørgsmål. Hvis Europa-Parlamentet og den amerikanske kongres i fællesskab beder om at blive informeret eller under alle omstændigheder om at samarbejde med den gruppe på højt plan, som vi har oprettet, vil jeg personligt sige ja, men jeg er naturligvis ikke den eneste, som er med i denne gruppe på højt plan.
Det ville dog være nyttigt, at de to parlamenter - dvs. USA's kongres og Europa-Parlamentet - indledte et samarbejde. Det bør ske snarest, for hvis vi ønsker at forhandle en ny aftale på plads fra foråret, skal vi sørge for, at de to parlamenter er informeret om vores intentioner inden udgangen af februar og starten af marts.
Det sidste punkt drejer sig om forhandlingsmandatet. Jeg har ved flere lejligheder sagt, at jeg ikke har spor imod at informere Parlamentet først om det forslag til forhandlingsmandat, som Rådet giver os for PNR-aftalens vedkommende. Det er ikke kun mig, som bestemmer dette, men efter min opfattelse er underretningen af Parlamentet også en måde at opnå en stærkere politisk konsensus på, når vi skal forhandle med den amerikanske part."@da2
"Herr Präsident, meine sehr verehrten Damen und Herren! Wie soeben die Vertreterin der Ratspräsidentschaft ausgeführt hat, werden viele Fragen beantwortet werden, wenn wir eine detaillierte Rückäußerung auf unser gemeinsames Schreiben erhalten, das wir heute abgeschickt haben.
Ich kann Ihnen sagen, dass wir ein spezielles Ersuchen gestellt haben. Wenn der Vorsitz einverstanden ist und das Parlament einen förmlichen Antrag stellt, habe ich kein Problem damit, Ihnen eine Kopie des Schreibens zur Verfügung zu stellen, das wir der US-Administration übermittelt haben. Dann kann sich jeder mit dem Inhalt unserer Fragen vertraut machen. Ich möchte noch hinzufügen, dass wir nicht gegen die Vereinigten Staaten ermitteln. Die USA sind ein souveränes Land und unser wichtigster internationaler Verbündeter im Kampf gegen den Terrorismus. Wir wollen wissen, ob ein Abkommen eingehalten wird oder nicht. Das ist eine ganz einfache Frage, und ich hoffe, wir werden umgehend eine Antwort bekommen.
Das PNR-System wird wie geplant bis Ende Dezember getestet. Ob die Vereinbarungen nicht eingehalten werden, sehen wir, wenn die Fristen abgelaufen sind, und dann werden wir meines Erachtens auch die Möglichkeit haben, diesen ersten Test zu bewerten, wie es in dem am 19. Oktober geschlossenen Abkommen verankert wurde.
Es ist deshalb klar, wie Frau in 't Veld hervorgehoben hat, dass die Fluggäste informiert werden müssen, denn das ist eine notwendige Information, die festgelegt wurde, und der PNR-Test, der durchgeführt wird, ist auch als eine konkrete Antwort auf diese von den US-Behörden übernommene Verpflichtung zu verstehen.
Ich denke, bilaterale Abkommen zwischen den USA und Mitgliedstaaten sollten vermieden und die Mitgliedstaaten sollten davon überzeugt werden, abzuwarten und bei den europäischen Verhandlungen mitzuwirken. Europäische Verhandlungen haben ganz klar wesentlich mehr Gewicht als die einzelnen Mitgliedstaaten.
Je mehr Ermutigung und politische Unterstützung wir als europäische Unterhändler erfahren, desto größer werden unsere Erfolgschancen sein. Es liegt eindeutig im Interesse der Vereinigten Staaten, einen starken politischen Verhandlungspartner zu haben, aber einen, der die USA nicht als Gefahr betrachtet. Ich sehe die USA nicht als Gefahr an, und deshalb werde ich mich für europäische Verhandlungen einsetzen, die nach meinem Dafürhalten wesentlich besser sind als zwischenstaatliche Verhandlungen. Außerdem bin ich dafür, das Europäische Parlament und den Kongress der USA mit einzubeziehen.
Frau in 't Veld hat ein Problem aufgeworfen, das auch ein politisches ist. Wenn das Europäische Parlament und der US-Kongress gemeinsam fordern, informiert zu werden oder jedenfalls in der hochrangigen Arbeitsgruppe, die wir gebildet haben, mitzuwirken, dann werden sie meine Zustimmung bekommen, doch selbstverständlich bin ich nicht das einzige Mitglied dieser hochrangigen Gruppe.
Es wäre jedoch sinnvoll, wenn die beiden Parlamente – dieses Hohe Haus und der Kongress – zusammenarbeiten würden. All das müsste schnell geschehen, denn wenn wir zu Beginn des Frühjahrs ein neues Abkommen aushandeln wollen, müssen wir dafür sorgen, dass die beiden Parlamente bis Ende Februar oder Anfang März über unsere Absichten informiert werden.
Der letzte Punkt betrifft das Verhandlungsmandat. Ich habe bei vielen anderen Gelegenheiten erklärt, dass ich nichts dagegen habe, das Parlament vorab über den Entwurf des Verhandlungsmandats, das uns der Rat für das neue PNR-Abkommen erteilen wird, zu unterrichten. Das hängt zwar nicht von mir allein ab, doch denke ich, dass die Unterrichtung des Parlaments auch ein Weg ist, um einen größeren politischen Konsens zu erzielen, wenn wir in die Verhandlungen mit der amerikanischen Seite gehen."@de9
".
Κύριε Πρόεδρε, κυρίες και κύριοι, όπως ανέφερε προ ολίγου η εκπρόσωπος της Προεδρίας, πολλές ερωτήσεις θα λάβουν απάντηση όταν θα λάβουμε και εμείς μια λεπτομερή απάντηση στην επιστολή που στείλαμε από κοινού σήμερα.
Τολμώ να πω ότι πρόκειται για ένα συγκεκριμένο αίτημα. Εάν συμφωνεί η Προεδρία και εάν υποβληθεί επίσημο αίτημα του Κοινοβουλίου, δεν έχω κανένα πρόβλημα να καταθέσω αντίγραφο της επιστολής προς την αμερικανική κυβέρνηση, έτσι ώστε όλοι να πληροφορηθούν τα αιτήματά μας. Επιτρέψτε μου ακόμη να προσθέσω ότι η έρευνά μας δεν αφορά τις Ηνωμένες Πολιτείες. Οι Ηνωμένες Πολιτείες είναι μια κυρίαρχη χώρα και ο βασικός διεθνής μας σύμμαχος στην καταπολέμηση της τρομοκρατίας. Εμείς θέλουμε να μάθουμε εάν τηρείται ή όχι μια συμφωνία. Πρόκειται για ένα πολύ απλό ζήτημα, και ελπίζω να λάβουμε σύντομα απάντηση.
Όπως είχαμε προβλέψει, οι καταστάσεις με τα ονόματα των επιβατών θα δοκιμαστούν εντός του Δεκεμβρίου. Όταν παρέλθουν οι προθεσμίες θα διαπιστώσουμε εάν υπάρχει αθέτηση των συμφωνιών, και πιστεύω ότι θα έχουμε επίσης την ευκαιρία να αξιολογήσουμε την πρώτη αυτή δοκιμή, η οποία επιβεβαιώθηκε από τη συμφωνία που υπογράφηκε στις 19 Οκτωβρίου.
Όπως ανέφερε και η κ. in 't Veld, είναι προφανές ότι οι πληροφορίες για τους επιβάτες πρέπει να παρέχονται σε αυτούς, καθώς αποτελούν τις αναγκαίες συμφωνηθείσες πληροφορίες, και η δοκιμή με τις καταστάσεις των επιβατών ανταποκρίνεται και σε αυτήν τη δέσμευση που ανέλαβαν οι αμερικανικές αρχές.
Πιστεύω ότι πρέπει να αποφευχθούν διμερείς συμφωνίες μεταξύ Ηνωμένων Πολιτειών και κρατών μελών και ότι θα πρέπει να πείσουμε τα κράτη μέλη να περιμένουν και να συνεργασθούν στις ευρωπαϊκές διαπραγματεύσεις. Είναι προφανές ότι η ευρωπαϊκή διαπραγματευτική ισχύς είναι σαφώς ανώτερη από αυτή των μεμονωμένων κρατών μελών.
Οι πιθανότητες επιτυχίας των ευρωπαίων διαπραγματευτών θα είναι πολύ μεγαλύτερες, εάν είναι ισχυρότερη η πολιτική υποστήριξη και η ενθάρρυνση που θα τους περιβάλλει. Είναι προφανώς προς το συμφέρον των Ηνωμένων Πολιτειών να συνομιλούν με έναν ισχυρό πολιτικό διαπραγματευτή, ο οποίος όμως δεν θα τις αντιμετωπίζει ως κίνδυνο. Δεν θεωρώ τις Ηνωμένες Πολιτείες ως κίνδυνο, και θα συμμετάσχω συνεπώς στην ευρωπαϊκή διαπραγματευτική ομάδα, η οποία πιστεύω πως θα είναι πολύ πιο αποτελεσματική σε σχέση με τις διαπραγματεύσεις των μεμονωμένων κρατών μελών. Τάσσομαι επίσης υπέρ της συμμετοχής του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου και του Κογκρέσου των Ηνωμένων Πολιτειών.
Η κ. in 't Veld έθεσε ένα ζήτημα που είναι επίσης πολιτικό. Πιστεύω ότι, εάν το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο και το Κογκρέσο των ΗΠΑ ζητήσουν από κοινού να ενημερωθούν ή ακόμη και να συνεργασθούν με την ομάδα υψηλού επιπέδου που σχηματίσαμε, θα έχουν τη δική μου συγκατάθεση, αλλά βεβαίως δεν είμαι μόνος σε αυτήν την ομάδα υψηλού επιπέδου.
Θα ήταν ωστόσο χρήσιμο τα δύο κοινοβούλια, το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο και το Κογκρέσο, να εργασθούν από κοινού. Όλα αυτά θα πρέπει να γίνουν γρήγορα καθώς, εάν θέλουμε να διαπραγματευθούμε μια νέα συμφωνία έως τις αρχές της άνοιξης, θα πρέπει να διασφαλίσουμε ότι και τα δύο κοινοβούλια θα έχουν ενημερωθεί για τις προθέσεις μας έως τα τέλη Φεβρουαρίου ή τις αρχές Μαρτίου.
Το τελευταίο σημείο αφορά τη διαπραγματευτική εντολή μας. Έχω δηλώσει επανειλημμένα ότι δεν έχω καμία αντίρρηση να ενημερώσω πρώτα το Κοινοβούλιο όσον αφορά το σχέδιο διαπραγματευτικής εντολής που θα λάβουμε από το Συμβούλιο σχετικά με τη νέα συμφωνία για τις καταστάσεις με τα ονόματα των επιβατών. Δεν εξαρτάται μόνον από εμένα, αλλά πιστεύω ότι η ενημέρωση του Κοινοβουλίου θα βοηθήσει σε μια ισχυρότερη πολιτική συναίνεση στις διαπραγματεύσεις με την αμερικανική πλευρά."@el10
".
Mr President, ladies and gentlemen, as the representative of the Presidency has just said, many questions will be answered when we receive a detailed reply to the joint letter that we sent today.
I can tell you that we made a specific request. If the Presidency agrees and if Parliament makes a formal request, I have no problem with providing you with a copy of the letter that has been sent to the US Administration. Everyone will thus be able to see the terms of our demands. I can also add that we are not investigating the United States. The United States is a sovereign country and our main international ally in the fight against terrorism. We want to know whether an agreement is being kept or not. This is a very simple point, and I hope we will get a reply quickly.
The PNR system will be tested before the end of December, as planned. If the agreements are not being kept, we will see when the time period expires, and so I think we will also have a chance to evaluate this first test, which was confirmed in the agreement signed on 19 October.
It is clear, then, as Mrs in ’t Veld has pointed out, that the information for passengers must be given to them, since it is necessary information that has been agreed upon, and the PNR test that is to be carried out is also intended precisely as a response to this commitment made by the US authorities.
I believe bilateral agreements between the United States and Member States should be avoided and that the Member States should be persuaded to wait for and to cooperate with the European negotiations. European negotiations clearly have a great deal more force than individual Member States would have.
The more encouragement and political support we receive as European negotiators, the greater our chances of success will be. It is clearly in the United States’ interests to have a strong political negotiating partner, but not to have one that considers the US to be a danger. I do not consider the United States to be a danger, and I shall therefore commit myself to European negotiations, which are, I believe, much better than national negotiations. I am also in favour of the European Parliament and the US Congress being involved.
Mrs in ’t Veld has brought up a subject that is, itself, also political. My view is that if the European Parliament and the US Congress together ask to be kept informed or, in any case, to collaborate in the work of the high-level group that we have set up, I for one will agree, but of course I am not the only member of this high-level group.
It would, however, be useful if the two parliaments – this House and Congress – could work together. This all needs to happen quickly because, if we want to negotiate a new agreement by early spring, we shall have to ensure that the two parliaments are informed of our intentions by the end of February or the beginning of March.
The final point concerns our negotiating mandate. I have stated on several other occasions that I have no objection to informing Parliament first about the draft negotiating mandate that the Council will give us for the new PNR. It does not depend on me alone, but I think informing Parliament is also a way to achieve a stronger political consensus when we come to negotiate with the US side."@en4
".
Señor Presidente, Señorías, tal como acaba de decir la representante de la Presidencia, muchas cuestiones quedarán resueltas cuando recibamos la respuesta detallada a la carta conjunta que hemos remitido hoy.
Puedo decirles que hemos hecho una petición explícita. Si la Presidencia está de acuerdo y el Parlamento hace una solicitud formal, no tengo inconveniente en facilitarle una copia de la carta que hemos enviado a la Administración estadounidense. Así todos podrán ver el contenido de nuestra petición. También puedo añadir que no estamos investigando a los Estados Unidos. Se trata de un país soberano y nuestro principal aliado internacional en la lucha contra el terrorismo. Queremos saber si se está cumpliendo o no el acuerdo, lo cual es un asunto muy simple, y espero que pronto tengamos respuesta.
El sistema PNR, según está previsto, será revisado antes de finales de diciembre. Si no se están cumpliendo los acuerdos, lo veremos cuando concluya el plazo, y creo que también tendremos ocasión de evaluar esta primera prueba, que fue confirmada en el acuerdo firmado el 19 de octubre.
Por lo tanto, tal como ha apuntado la señora In ’t Veld, la información sobre los pasajeros debe serles entregada, ya que es una información necesaria sobre la que ha habido un acuerdo, y la prueba de los PNR que se va a realizar también está pensada precisamente como respuesta a este compromiso de las autoridades estadounidenses.
Creo que deben evitarse los acuerdos bilaterales entre los Estados Unidos y los Estados miembros y que estos han de aguardar y cooperar en las negociaciones europeas, las cuales, sin duda alguna, tienen mucha más fuerza de la que podrían tener los Estados miembros individualmente.
Cuanto más ánimo y apoyo político recibamos como negociadores europeos, mayores serán nuestras posibilidades de éxito. Para los intereses de los Estados Unidos, sin duda es bueno negociar con un interlocutor político fuerte, pero no con uno que ellos consideren un peligro. Yo no creo que los Estados Unidos sean un peligro, por lo que mi compromiso es con las negociaciones europeas, que a mi juicio son mucho más interesantes que las negociaciones nacionales. También estoy a favor de la implicación del Parlamento Europeo y del Congreso de los Estados Unidos.
La señora In ’t Veld ha aludido a un asunto que es en sí mismo también de naturaleza política. Yo creo que, si el Parlamento Europeo y el Congreso de los Estados Unidos piden simultáneamente estar informados o, al menos, colaborar en el trabajo del Grupo de Alto Nivel que hemos constituido, yo sí estaré de acuerdo, pero es cierto que no soy el único miembro de dicho grupo.
Sin embargo, sería interesante que ambas Cámaras –el Parlamento Europeo y el Congreso de los Estados Unidos– pudieran colaborar. Todo esto tiene que ser rápido, porque si queremos negociar un nuevo acuerdo para principios de la primavera, debemos asegurarnos de que las dos Cámaras estén informadas de nuestras intenciones a finales de febrero o a comienzos de marzo.
Por último, en cuanto a nuestro mandato de negociación, en otras muchas ocasiones he dicho que no tengo inconveniente en informar antes al Parlamento sobre el borrador que nos presente el Consejo para el nuevo PNR. Esto no depende exclusivamente de mí, pero creo que informar al Parlamento es un medio más para lograr un fuerte consenso político cuando tengamos que negociar con los Estados Unidos."@es20
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@et5
".
Arvoisa puhemies, hyvät parlamentin jäsenet, kuten puheenjohtajavaltion edustaja juuri totesi, moniin kysymyksiin vastataan, kun saamme yksityiskohtaisen vastauksen tänään lähettämäämme yhteiseen kirjeeseen.
Voin kertoa teille, että olemme esittäneet tarkan pyynnön. Minulla ei ole mitään sitä vastaan, että toimittaisin teille jäljennöksen Yhdysvaltojen hallitukselle lähetetystä kirjeestä, jos puheenjohtajavaltio suostuu asiaan ja jos parlamentti esittää asiasta muodollisen pyynnön. Näin jokainen pääsee näkemään, mitä olemme pyytäneet. Voin myös lisätä, ettemme suorita tutkimuksia Yhdysvalloissa. Yhdysvallat on täysivaltainen valtio ja tärkein kansainvälinen kumppanimme terrorismin torjunnassa. Haluamme tietää, pitääkö se kiinni sopimuksestamme vai ei. Tämä on hyvin yksinkertainen kysymys, ja toivon, että saamme siihen vastauksen nopeasti.
Matkustajarekisteritietojärjestelmää testataan ennen joulukuun loppua, kuten on suunniteltu. Ellei sopimuksista pidetä kiinni, katsomme, koska niiden voimassaolo päättyy, ja mielestäni meillä on siis nyt myös tilaisuus arvioida tätä ensimmäistä testiä, joka vahvistettiin 19. lokakuuta allekirjoitetussa sopimuksessa.
Kuten jäsen in't Veld on tuonut esiin, on siis selvää, että matkustajille tarkoitetut tiedot on annettava heille, sillä nämä tiedot ovat tarpeellisia ja niistä on tehty sopimus. Lisäksi matkustajarekisteritietojärjestelmän testauksella, joka meidän on määrä tehdä, on myös tarkoitus vastata tähän Yhdysvaltojen viranomaisten tekemään sitoumukseen.
Katson, että Yhdysvaltojen ja jäsenvaltioiden kahdenvälisiä sopimuksia on vältettävä ja että jäsenvaltiot on suostuteltava odottamaan ja tekemään yhteistyötä EU:n neuvottelijoiden kanssa. EU:lla on neuvottelijana epäilemättä paljon enemmän voimaa kuin yksittäisillä jäsenvaltioilla olisi.
Mitä enemmän kannustusta ja poliittista tukea EU:n neuvottelijat saavat, sitä paremmat ovat mahdollisuutemme onnistua. Yhdysvaltojen etu on epäilemättä se, että sillä on vahva poliittinen neuvottelukumppani – ei kuitenkaan sellainen, joka pitää Yhdysvaltoja uhkana. En pidä itse Yhdysvaltoja uhkana ja sitoudun siksi EU:n neuvotteluihin, joiden uskon olevan kansallisia neuvotteluja paljon parempi vaihtoehto. Kannatan myös Euroopan parlamentin ja Yhdysvaltojen kongressin osallistumista neuvotteluihin.
Jäsen in't Veld otti esiin asian, joka on luonteeltaan myös poliittinen. Jos Euroopan parlamentti ja Yhdysvaltojen kongressi pyytävät yhdessä, että niille tiedotetaan tapahtumien kulusta tai että ne otetaan joka tapauksessa mukaan perustamamme korkean tason ryhmän työskentelyyn, kannatan tätä omalta osaltani. En kuitenkaan ole tietenkään tämän korkean tason ryhmän ainut jäsen.
Kahden parlamentin – Euroopan parlamentin ja Yhdysvaltojen kongressin – yhteistyöstä olisi kuitenkin hyötyä. Kaiken tämän on tapahduttava nopeasti, sillä jos haluamme neuvotella uuden sopimuksen varhain keväällä, meidän on varmistettava, että molemmille parlamenteille tiedotetaan aikeistamme helmikuun loppuun tai maaliskuun alkuun mennessä.
Viimeinen huomautukseni koskee neuvotteluvaltuuksiamme. Olen todennut useaan otteeseen, etten vastusta millään tavalla sitä, että parlamentille tiedotetaan ensimmäisenä niitä neuvotteluvaltuuksia koskevasta luonnoksesta, jotka saamme neuvostolta uuden matkustajarekisteritietosopimuksen tekemistä varten. Asia ei riipu yksin minusta, mutta katson, että parlamentille tiedottaminen on myös yksi tapa saavuttaa voimakkaampi poliittinen yhteisymmärrys, kun ryhdymme neuvottelemaan Yhdysvaltojen kanssa."@fi7
".
Monsieur le Président, Mesdames et Messieurs, comme vient de le dire la représentante de la présidence, la réponse détaillée que nous recevrons à la lettre conjointe que nous avons envoyée aujourd’hui répondra à de nombreuses questions.
Je peux vous dire que nous avons fait une demande spécifique. Si la présidence est d’accord et que le Parlement le demande officiellement, je n’ai aucun inconvénient à vous fournir une copie de la lettre que nous avons envoyée à l’administration américaine, afin que tout le monde puisse voir les modalités de nos demandes. Je peux également ajouter que nous n’enquêtons pas sur les États-Unis. Il s’agit d’un pays souverain et de notre principal allié dans la lutte contre le terrorisme. Nous voulons savoir si un accord est maintenu ou non. Il s’agit d’une question très simple et j’espère que nous recevrons rapidement une réponse.
Le système PNR sera testé avant la fin du mois de décembre, comme prévu. Si les accords ne sont pas maintenus, nous verrons lorsque la période expire, et je pense donc que nous aurons une chance de faire le bilan de ce premier test, qui a été confirmé dans l’accord signé le 19 octobre.
Il est donc clair, comme l’a dit Mme in ‘t Veld, que les données des passagers doivent leur être fournies, étant donné qu’il s’agit des informations nécessaires qui ont fait l’objet d’un accord, et que le test PNR qui va être réalisé vise également précisément à répondre à cet engagement des autorités américaines.
Je pense qu’il faudrait éviter les accords bilatéraux entre les États-Unis et les États membres et convaincre ces derniers d’attendre et de coopérer dans le cadre des négociations européennes. Les négociations européennes ont de toute évidence beaucoup plus de force que celles des États membres individuels.
Plus les encouragements et le soutien politique dont nous bénéficions en tant que négociateurs européens sont importants, plus nos chances de réussir sont grandes. Les États-Unis ont clairement intérêt à avoir un partenaire politique de négociation fort, pas un partenaire qui considère les États-Unis comme une menace. Je ne pense pas que les États-Unis posent une menace, et je m’engage donc dans les négociations européennes, qui sont, je pense, bien meilleures que les négociations nationales. Je suis également partisan de la participation du Parlement européen et du congrès américain.
Mme in ‘t Veld a amené un sujet qui est, en soi, également politique. Je pense que si le Parlement européen et le congrès américain demandent ensemble à être informés ou, en tout cas, à collaborer aux travaux du groupe de haut niveau que nous avons mis en place, je suis d’accord, pour ma part, mais je ne suis évidemment pas le seul membre de ce groupe de haut niveau.
Il serait toutefois utile que les deux parlements - cette Assemblée et le congrès - puissent travailler ensemble. Tout cela doit se produire rapidement, car si nous voulons négocier un nouvel accord pour le début du printemps, nous devons garantir que les deux parlements soient informés de nos intentions pour fin février ou début mars.
Le dernier point concerne notre mandat de négociation. J’ai déclaré à plusieurs reprises que je n’ai aucune objection à informer le Parlement en premier du projet de mandat de négociation que le Conseil nous donnera pour le nouvel accord PNR. Cela ne dépend pas que de moi, mais je pense qu’informer le Parlement est également une manière d’atteindre un consensus politique plus fort lorsque nous nous présenterons pour les négociations avec les Américains."@fr8
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@hu11
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@lt14
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@lv13
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@mt15
"Mijnheer de Voorzitter, dames en heren, zoals de vertegenwoordiger van het voorzitterschap zojuist heeft opgemerkt, zullen veel vragen een antwoord krijgen zodra wij een gedetailleerd antwoord ontvangen op de brief die wij vandaag gezamenlijk verzonden hebben.
Ik wil u zeggen dat het hier gaat om een specifiek verzoek. Ik heb geen enkel probleem, mits het voorzitterschap ermee akkoord gaat en er een formeel verzoek van het Parlement komt, om een kopie ter beschikking te stellen van de brief die is verzonden naar de Amerikaanse regering. Zodoende kan iedereen zien in welke bewoordingen onze vragen gesteld zijn. Ik wil hier nog aan toevoegen dat wij geen onderzoek verrichten naar de Verenigde Staten. De Verenigde Staten zijn een soeverein land en onze voornaamste internationale bondgenoot in de strijd tegen het terrorisme. Het gaat ons er alleen maar om te weten te komen of een overeenkomst al dan niet nageleefd wordt. Dat is een heel eenvoudig punt en hopelijk krijgen wij daar spoedig een antwoord op.
Zoals verwacht, zal het PNR-systeem nog vóór eind december getest worden. Als er geen sprake is van naleving van de overeenkomsten, zullen wij dat merken zodra de termijnen verstreken zijn. Ik geloof dat wij dan ook de mogelijkheid krijgen om een evaluatie te maken van deze eerste test, die bevestigd is in de op 19 oktober ondertekende overeenkomst.
Het is dus duidelijk, zoals mevrouw in ’t Veld heeft opgemerkt, dat de informatie moet worden doorgegeven aan de passagiers, aangezien afgesproken is dat dit een noodzakelijke informatie is. De test die met de PNR uitgevoerd zal worden, heeft ook de bedoeling een precies antwoord te geven op deze toezegging van de Amerikaanse autoriteiten.
Ik ben van mening dat er geen bilaterale overeenkomsten tussen de Verenigde Staten en de lidstaten moeten komen en dat de lidstaten overgehaald moeten worden om af te wachten en mee te werken aan de Europese onderhandelingen. Het spreekt vanzelf dat Europese onderhandelingen veel meer zoden aan de dijk zetten dan onderhandelingen van afzonderlijke lidstaten.
Als Europese onderhandelaars zullen wij meer kans op succes krijgen, naarmate wij meer aanmoediging en politieke ruggensteun krijgen. Het is duidelijk dat de Verenigde Staten belang hebben bij een sterke politieke onderhandelingspartner, maar ze moeten geen partner hebben die hen als een gevaar beschouwt. Ikzelf beschouw de Verenigde Staten niet als een gevaar, vandaar dat ik me zal inzetten voor Europese onderhandelingen, die volgens mij veel efficiënter zijn dan nationale besprekingen. Ik ben eveneens voor betrokkenheid van het Europees Parlement en het Amerikaans Congres.
Mevrouw in ’t Veld heeft een thema aan de orde gesteld dat ook politiek van aard is. Als het Europees Parlement en het Amerikaanse parlement gezamenlijk vragen om geïnformeerd te worden en als ze vragen om mee te mogen werken met de werkgroep op hoog niveau die wij hebben gevormd, dan zullen zij mijn goedkeuring wegdragen. Maar uiteraard ben ik niet de enige die deel uitmaakt van die werkgroep.
Het zou nuttig zijn als de twee parlementen, het Europees Parlement en het Congres van de Verenigde Staten, met elkaar samenwerkten. Dit moet dan wel gauw gebeuren, want als wij vanaf het begin van het voorjaar willen onderhandelen over een nieuwe overeenkomst, moeten wij ervoor zorgen dat de twee parlementen nog vóór eind februari of begin maart in kennis worden gesteld van onze bedoelingen.
Het laatste punt betreft het onderhandelingsmandaat. Ik heb bij verschillende andere gelegenheden gezegd dat ik geen enkel bezwaar heb om eerst het Parlement te informeren over het onderwerp van het onderhandelingsmandaat dat de Raad ons voor de nieuwe PNR zal geven. Dit hangt niet alleen van mij af, maar ik geloof wel dat informatieverstrekking aan het Parlement een manier is om een sterkere politieke consensus te kweken als wij met de Amerikanen gaan onderhandelen."@nl3
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@pl16
"Senhor Presidente, Senhoras e Senhores Deputados, como acabou de dizer a representante da Presidência, muitas perguntas serão respondidas quando recebermos uma resposta pormenorizada à carta conjunta que enviámos hoje.
Posso dizer-vos que fizemos um pedido específico. Se a Presidência concordar e o Parlamento apresentar um pedido formal, não tenho qualquer problema em facultar-vos uma cópia da carta que foi enviada à Administração norte-americana. Dessa forma, todos poderão tomar conhecimento dos termos dos nossos pedidos. Posso ainda acrescentar que não estamos a investigar os Estados Unidos. Os Estados Unidos são um país soberano e o nosso principal aliado internacional na luta contra o terrorismo. Queremos saber se um acordo tem sido respeitado ou não. Trata-se de um ponto muito simples, e espero que tenhamos uma resposta rápida.
O sistema PNR será testado antes do fim de Dezembro, como previsto. Se os acordos não estiverem a ser respeitados, logo veremos quando os prazos terminarem, e portanto penso que também teremos a possibilidade de avaliar este primeiro teste, que foi confirmado no acordo assinado em 19 de Outubro.
É pois evidente, como referiu a senhora deputada in ’t Veld, que a informação aos passageiros lhes deve ser dada, uma vez que constitui uma informação necessária que ficou estabelecida, e o teste do PNR que irá efectuar-se pretende responder exactamente a esse compromisso assumido pelas autoridades dos Estados Unidos.
Penso que devem ser evitados acordos bilaterais entre os Estados Unidos e Estados-Membros e que os Estados-Membros devem ser persuadidos a esperar e a cooperar com as negociações europeias. É óbvio que as negociações europeias têm muito mais força do que teriam os Estados-Membros individualmente.
Quanto mais estímulo e apoio político recebermos enquanto negociadores europeus, tanto maiores serão as nossas hipóteses de sucesso. Evidentemente, é do interesse dos Estados Unidos ter um interlocutor político forte, mas não um interlocutor que considere que os EUA são um perigo. Eu não considero que os Estados Unidos sejam um perigo, pelo que irei empenhar-me nas negociações europeias, que são, em meu entender, muito melhores do que as negociações nacionais. Sou igualmente a favor da participação do Parlamento Europeu e do Congresso dos Estados Unidos.
A senhora deputada in ’t Veld abordou uma questão que é, ela própria, também política. Penso que se o Parlamento Europeu e o Congresso dos Estados Unidos em conjunto pedirem para ser informados ou, em todo o caso, para colaborar no trabalho do grupo de alto nível que constituímos, terão o meu acordo, mas é claro que eu não sou o único membro desse grupo de alto nível.
No entanto, seria bom que os dois parlamentos – o Parlamento Europeu e o Congresso dos Estados Unidos – pudessem trabalhar em conjunto. Tudo isso deverá acontecer rapidamente porque, se queremos negociar um novo acordo no início da Primavera, devemos assegurar-nos de que os dois parlamentos irão ser informados das nossas intenções até ao final de Fevereiro ou ao princípio de Março.
O último ponto tem a ver com o nosso mandato negocial. Já afirmei em várias outras ocasiões que não tenho qualquer objecção quanto a informar primeiro o Parlamento acerca do projecto de mandato negocial que o Conselho nos dará para o novo PNR. Não depende só de mim, mas penso que informar o Parlamento também é uma maneira de obter um consenso político mais forte quando for o momento de negociar com a parte norte-americana."@pt17
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@sk18
".
Signor Presidente, onorevoli deputati, come ha appena detto il rappresentante della Presidenza, molte domande avranno una risposta quando riceveremo una risposta dettagliata alla lettera che abbiamo inviato congiuntamente oggi.
Mi permetto di dire che si tratta di una richiesta specifica. Non ho nessuna difficoltà, se la Presidenza sarà d'accordo e qualora vi sarà una richiesta formale del Parlamento, a mettere a disposizione una copia della lettera che è stata spedita all'Amministrazione americana, così tutti potranno conoscere i termini delle nostre domande. Mi permetto ancora di aggiungere che noi non investighiamo sugli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono un paese sovrano e il principale alleato internazionale nella lotta al terrorismo. Noi vogliamo sapere se un accordo viene rispettato o meno. Si tratta di un punto molto semplice e spero che avremo una risposta in tempi rapidi.
Come previsto, il PNR verrà testato prima della fine di dicembre. Se non vi sarà rispetto degli accordi, lo vedremo quando i termini saranno decorsi e quindi credo che avremo anche la possibilità di valutare questo primo test, che è stato confermato nell'accordo firmato il 19 ottobre.
Ed è quindi evidente, come ha accennato l'onorevole in 't Veld, che l'informazione ai passeggeri deve essere data, in quanto costituisce un'informazione necessaria che è stata stabilita, e il test che si farà del PNR vuole rispondere esattamente anche a questo impegno preso dalle autorità americane.
Ritengo che si debbano evitare accordi bilaterali tra Stati Uniti e Paesi membri e che si debbano convincere i Paesi membri ad attendere e a collaborare con il negoziato europeo. E' evidente che la forza di un negoziato europeo è assai più adeguata della forza degli Stati membri individuali.
La nostra possibilità di successo, come negoziatori europei, sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno l'incoraggiamento e il sostegno politico che avremo alle nostre spalle. E' evidente che gli Stati Uniti hanno interesse ad avere un interlocutore politico forte, ma non ad avere un interlocutore che li considera come un pericolo. Non considero gli Stati Uniti come un pericolo, quindi mi impegnerò in un negoziato europeo che è, credo, molto meglio dei negoziati nazionali. Sono anche favorevole al coinvolgimento del Parlamento europeo e del Congresso americano.
L'onorevole in 't Veld ha posto un tema anch'esso politico. Credo che se il Parlamento europeo e il Parlamento americano chiederanno congiuntamente di essere informati o comunque di collaborare con il lavoro del gruppo di alto livello che abbiamo formato, da parte mia riceveranno un consenso, ma chiaramente non sono l'unico a far parte di questo gruppo di alto livello.
Sarebbe tuttavia utile che i due Parlamenti, quello dell'Europa e quello degli Stati Uniti, lavorino insieme. Tutto questo dovrebbe avvenire presto perché, se vogliamo negoziare un nuovo accordo dall'inizio della primavera, dobbiamo far sì che i due Parlamenti siano informati delle nostre intenzioni entro la fine di febbraio e gli inizi di marzo.
L'ultimo punto riguarda il mandato negoziale. Ho affermato in varie altre occasioni che non ho nessuna obiezione ad informare prima il Parlamento sul progetto di mandato negoziale che il Consiglio ci darà per il nuovo PNR. Non dipende soltanto da me, ma credo che informare il Parlamento sia anche un modo per ottenere un consenso politico più forte quando andremo a negoziare con la parte americana."@sl19
".
Herr talman, mina damer och herrar! Som ordförandeskapets företrädare just sa kommer många frågor att besvaras när vi får ett utförligt svar på den gemensamma skrivelse vi sänt i dag.
Jag kan tala om för er att vi gjort en detaljerad förfrågan. Om ordförandeskapet samtycker och om parlamentet gör en formell förfrågan ska jag gärna ge er en kopia av den skrivelse som sänts till den amerikanska förvaltningen. På så sätt får alla se hur våra krav är formulerade. Jag kan också tillägga att det inte är Förenta staterna vi undersöker. Förenta staterna är ett suveränt land och vår främsta allierade på internationell nivå i kampen mot terrorismen. Vi vill veta om ett avtal hålls eller inte. Detta är en mycket enkel fråga, och jag hoppas vi får ett snabbt svar.
Systemet för passageraruppgifter kommer som planerat att testas före december månads utgång. Om avtalet inte hålls kommer vi att se det när tidsfristen löper ut, och jag tror att vi också kommer att ha möjlighet att utvärdera detta första test, vilket bekräftades i det avtal som undertecknades den 19 oktober.
Det står alltså klart, som Sophia in 't Veld påpekade, att uppgifterna om passagerare måste lämnas ut till dem, eftersom det är nödvändiga uppgifter som man enats om, och det test av systemet för passageraruppgifter som ska genomföras är också avsett just som ett svar på detta åtagande från de amerikanska myndigheternas sida.
Jag anser att bilaterala avtal mellan Förenta staterna och medlemsstater bör undvikas och att medlemsstaterna bör övertygas om att vänta och samarbeta inom ramen för EU-förhandlingarna. Förhandlingar på EU-nivå har uppenbart mycket större genomslag än enskilda medlemsstater skulle ha.
Ju mer uppmuntran och politiskt stöd vi får som EU-förhandlare, desto större är våra möjligheter att lyckas. Det ligger givetvis i Förenta staternas intresse att ha en stark politisk förhandlingspartner, men inte att ha en som ser Förenta staterna som en fara. Jag ser inte Förenta staterna som en fara, och jag ska därför engagera mig i EU-förhandlingarna, som i mitt tycke är mycket bättre än nationella förhandlingar. Jag stöder också Europaparlamentets och den amerikanska kongressens medverkan.
Sophia in ’t Veld har tagit upp en fråga som i sig själv också är politisk. Min ståndpunkt är att om Europaparlamentet och den amerikanska kongressen gemensamt ber om att hållas underrättade eller om att få delta i arbetet i den högnivågrupp vi har inrättat, kommer jag för min del att samtycka till detta, men jag är givetvis inte den enda medlemmen av denna högnivågrupp.
Det skulle dock vara värdefullt om de två parlamenten – Europaparlamentet och kongressen – kunde samarbeta. Detta måste ske snabbt, för om vi vill att ett nytt avtal ska vara färdigförhandlat tidigt i vår, måste vi se till att de två parlamenten underrättas om våra avsikter i slutet av februari eller början av mars.
Den sista punkten gäller vårt förhandlingsmandat. Jag har vid flera tillfällen påpekat att jag inte har något emot att underrätta parlamentet först om det preliminära förhandlingsmandat som rådet kommer att ge oss för det nya avtalet om passageraruppgifter. Det är inte bara upp till mig, men jag tror att information till parlamentet också är ett sätt att nå ett stabilare politiskt samförstånd när vi kommer till förhandlingarna med den amerikanska sidan."@sv21
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"Franco Frattini,"5,19,15,1,18,14,16,11,13,12
"Vicepresidente della Commissione"5,19,15,1,18,14,16,11,13,12
"test"12
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