Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2005-09-07-Speech-3-045"

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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell’11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm-el-Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all’evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell’Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L’Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l’odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L’Italia – e mi compiaccio che l’Olanda concordi su questo argomento – ha espulso ieri un e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell’immigrazione clandestina, così come sono necessari l’armonizzazione e il coordinamento nell’azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l’azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un’azione forte dell’Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l’ moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell’odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l’ con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell’estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante – c’è un esempio clamoroso a Milano – teso a bloccare l’integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l’Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch’essi nel mirino di Bin Laden."@it12
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"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@cs1
"Hr. formand, kære kolleger, attentaterne den 11. september og attentaterne i Madrid, London, Sharm el Sheikh og andre asiatiske og afrikanske byer viser, at terrorismen ikke bare har skiftet ansigt, men også har skiftet strategi, organisation og våben for at ramme vores demokratier. Derfor skal vi i betragtning af terrortruslens udvikling ajourføre og tilpasse de modforanstaltninger, der er nødvendige for at bekæmpe frihedens fjender. Af alle disse årsager vil Det Europæiske Folkepartis delegation fra Forza Italia støtte EU's indsats i bekæmpelsen af terrorisme, som skal ske med respekt for menneskerettighederne og sikkerheden for alle de mennesker, der bor i Europa. For at forsvare de europæiske borgeres ret til sikkerhed skal Europa gøre den størst mulige indsats for at indføre virksomme instrumenter og bestemmelser, der kan forebygge og bekæmpe al-Qaeda og dets allierede. Rådet, Kommissionen, Europa-Parlamentet og medlemsstaterne skal gøre en hurtig indsats for at indføre fælles foranstaltninger, ikke mindst på de vanskelige områder, der både vedrører sikkerhed og frihedsrettigheder. Det er f.eks. nødvendigt med harmoniserede foranstaltninger, når det gælder udvisningen af de mennesker, der tilskynder til had og vold, og som er farlige for sikkerheden. Italien - og det glæder mig, at hollænderne er enige på dette punkt - udviste i går en imam og vil udvise en række personer mere i de næste par dage. Det er nødvendigt med harmoniserede bestemmelser og med en politisk og økonomisk ansvarsdeling, også når det gælder grænsekontrol og illegal indvandring, ligesom det er nødvendigt med harmonisering og koordering af politiets og efterretningstjenesternes indsats. Jeg er således enig i det britiske formandskabs og kommissær Frattinis forslag. Her tænker jeg på indhentning og opbevaring af telefontrafikoplysninger. Hvis vi ikke havde brugt disse redskaber, ville vi ikke have kunnet arrestere en af dem, der stod bag attenterne i London, i Rom. Terrorismen skal dog ikke blot bekæmpes ved hjælp af fasthed - hvilket naturligvis skal ske med respekt for menneskerettighederne - ved hjælp af lovgivning og ved hjælp af politiets og efterretningstjenesternes indsats. Det er nemlig også nødvendigt med en politisk tilgang. Europa og nationalstaterne skal gøre en kraftig indsats for at inddrage det moderate islam i denne kamp. Her tænker jeg på islamiske råd, der isolerer de voldelige og hadsprædikanterne, og som gør det muligt for de muslimer, der lever i Europa, ikke at blive udnyttet i den retning. Vi må ikke forveksle islam med terrorismen, men skal fordømme dem, der i ekstremismens navn vil forhindre unge europæiske muslimer i at gå i statslige eller statsanerkendte skoler i stedet for koranskoler. Det er et bekymrende fænomen - det er der et opsigtsvækkende eksempel på i Milano - som har til formål at hindre indvandrernes integration i Europa og skabe ulovlige situationer. Ligesom nationalstaterne ikke kan klare denne udfordring selv i disse år, kan Europa heller ikke klare sig alene. Det er nødvendigt med et udvidet samarbejde, der naturligvis skal omfatte USA, men som også skal omfatte de moderate arabiske lande, der selv er i bin Ladens søgelys."@da2
"Herr Präsident, verehrte Kolleginnen und Kollegen! Die Anschläge vom 11. September, die Anschläge in Madrid, London, Scharm el-Scheich und anderen Städten in Asien und Afrika zeigen, dass der Terrorismus nicht nur ein neues Gesicht hat, sondern auch neue Strategien, eine neue Organisation und neue Waffen, um unsere Demokratien zu treffen. Aufgrund dieser neuen Form der Bedrohung durch Terroristen müssen wir daher die Gegenmaßnahmen, die zur Bekämpfung der Feinde der Freiheit notwendig sind, aktualisieren und anpassen. Aus all diesen Gründen wird die Delegation der Forza Italia in der Fraktion der Europäischen Volkspartei (Christdemokraten) und europäischer Demokraten die Maßnahmen der Union zur Bekämpfung des Terrorismus unterstützen, da sie gleichzeitig die Menschenrechte und die Sicherheit aller schützen, die in Europa leben. Um das Recht seiner Bürger auf Sicherheit zu schützen, muss Europa alles Erdenkliche tun und die operationellen Mittel und die Gesetze bereitstellen, mit denen es der al-Kaida und ihren Verbündeten zuvorkommen und ihnen entgegenwirken kann. Der Rat, die Kommission, das Europäische Parlament und die Mitgliedstaaten müssen schnell handeln, um gemeinsame Maßnahmen in die Wege zu leiten, insbesondere zu heiklen Themen, bei denen es sowohl um Sicherheit als auch um das Recht auf Freiheit geht. Harmonisierte Maßnahmen sind beispielsweise bei der Ausweisung von Personen erforderlich, die Hass und Gewalt predigen und eine Bedrohung der Sicherheit darstellen. Italien – und ich freue mich, dass die Niederlande bei diesem Punkt zustimmen – hat gestern einen Imam ausgewiesen und bereitet die Ausweisung weiterer Personen in den nächsten Tagen vor. Harmonisierte Maßnahmen und die gemeinsame Übernahme von politischer und wirtschaftlicher Verantwortung sind ebenfalls bei den Grenzkontrollen und der illegalen Einwanderung notwendig, wie auch Harmonisierung und Koordinierung der Tätigkeit von Polizei und Nachrichtendiensten. Ich begrüße daher die Vorschläge des britischen Ratsvorsitzes und Herrn Frattinis. Ich beziehe mich auf die Erfassung und Speicherung von Telefonverbindungsdaten: Wären solche Daten nicht genutzt worden, hätte einer der Attentäter von London nicht in Rom verhaftet werden können. Der Terrorismus kann jedoch nicht allein mit fester Hand bekämpft oder besiegt werden, d. h. allein durch Gesetze und die Arbeit von Polizei und Nachrichtendiensten – selbstverständlich bei gebührender Achtung der Menschenrechte. Kurz gesagt, nur eine Hand ist nicht ausreichend. Die Hand der Politik wird ebenfalls gebraucht. Europa und die Mitgliedstaaten müssen umfangreiche Maßnahmen ergreifen, um den gemäßigten Islam in diesen Kampf einzubeziehen. Ich denke an islamische Räte, die gewaltbereite Personen und Hassprediger isolieren und sicherstellen können, dass die Moslems, die in Europa leben, nicht von diesen ausgenutzt werden. Wir dürfen Islam nicht mit Terrorismus verwechseln, aber wir müssen alle verurteilen, die im Namen des Extremismus versuchen, junge europäische Moslems zugunsten von Koranschulen daran zu hindern, auf staatliche oder offiziell anerkannte Schulen zu gehen. Dies ist eine besorgniserregende Tendenz – in Mailand gibt es ein eklatantes Beispiel dafür –, denn Ziel ist es, die Integration von Einwanderern in Europa durch die Schaffung von Kanälen der Illegalität zu verhindern. Ebenso wie einzelne Länder der derzeitigen Bedrohung nicht allein Herr werden können, kann auch Europa dies nicht allein tun. Eine breitere Zusammenarbeit ist notwendig, in die zweifellos die USA und auch die gemäßigten arabischen Länder einbezogen werden müssen, die Bin Laden ebenfalls im Visier hat."@de9
"Κύριε Πρόεδρε, κυρίες και κύριοι, οι τρομοκρατικές επιθέσεις της 11ης Σεπτεμβρίου, της Μαδρίτης, του Λονδίνου και του Σαρμ Ελ Σεΐχ, καθώς και οι επιθέσεις σε άλλες ασιατικές και αφρικανικές πόλεις, αποδεικνύουν ότι η τρομοκρατία δεν έχει αλλάξει απλώς πρόσωπα, αλλά και στρατηγική, οργανώσεις και όπλα για να πλήξει τις δημοκρατίες μας. Για να αντιμετωπίσουμε συνεπώς την εξέλιξη της τρομοκρατικής απειλής, πρέπει να εκσυγχρονίσουμε και να προσαρμόσουμε τα αντίμετρα που είναι αναγκαία προκειμένου να ηττηθούν οι εχθροί της ελευθερίας. Για όλους αυτούς τους λόγους, η αντιπροσωπεία του κόμματος Forza Italia της Ομάδας τoυ Ευρωπαϊκoύ Λαϊκoύ Κόμματoς (Χριστιαvoδημoκράτες) και των Ευρωπαίωv Δημoκρατώv θα υποστηρίξει τις δράσεις της Ένωσης στον αγώνα κατά της τρομοκρατίας με σεβασμό στα ανθρώπινα δικαιώματα και στην ασφάλεια κάθε ανθρώπου που ζει στην Ευρώπη. Για να προστατεύσει το δικαίωμα στην ασφάλεια των πολιτών της, η Ευρώπη πρέπει να καταβάλει κάθε δυνατή προσπάθεια προκειμένου να αποκτήσει επιχειρησιακά μέσα και κανόνες ικανούς να αντιμετωπίσουν και να καταπολεμήσουν την Αλ Κάιντα και τους συμμάχους της. Το Συμβούλιο, η Επιτροπή, το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο και τα κράτη μέλη πρέπει να εργασθούν χωρίς χρονοτριβή για τη θέσπιση κοινών μέτρων, προπαντός σε λεπτά ζητήματα που αφορούν παράλληλα την ασφάλεια και το δικαίωμα της ελευθερίας. Απαιτούνται εναρμονισμένα μέτρα όσον αφορά, επί παραδείγματι, τις απελάσεις ανθρώπων που κηρύσσουν το μίσος και τη βία και είναι επικίνδυνοι για την ασφάλεια. Η Ιταλία απέλασε εχθές έναν ιμάμη και πρόκειται να απελάσει και άλλα άτομα τις προσεχείς ημέρες, ενώ βλέπω με ικανοποίηση ότι και οι Κάτω Χώρες συμφωνούν με αυτήν την τακτική. Τα εναρμονισμένα μέτρα και η από κοινού ανάληψη των πολιτικών και οικονομικών ευθυνών χρειάζονται επίσης στον τομέα ελέγχου των συνόρων και της λαθρομετανάστευσης, όπως αναγκαία είναι η εναρμόνιση και ο συντονισμός της δράσης των αστυνομικών δυνάμεων και των υπηρεσιών πληροφοριών. Συμφωνώ, συνεπώς, με τις προτάσεις της βρετανικής Προεδρίας και του Επιτρόπου Frattini. Αναφέρομαι στη συγκέντρωση και τη φύλαξη των δεδομένων των τηλεφωνικών επικοινωνιών: εάν δεν είχαν χρησιμοποιηθεί αυτά τα στοιχεία, δεν θα είχε συλληφθεί στη Ρώμη ένας από τους υπαίτιους των τρομοκρατικών επιθέσεων στο Λονδίνο. Η τρομοκρατία, ωστόσο, δεν μπορεί να καταπολεμηθεί και να ηττηθεί μόνο με την αποφασιστικότητα, τους κανόνες και τη δράση των αστυνομικών δυνάμεων και των υπηρεσιών πληροφοριών, με σεβασμό ασφαλώς στα ανθρώπινα δικαιώματα, καθώς εκτός από αυτόν τον παράγοντα χρειάζεται και η πολιτική. Χρειάζεται μια ισχυρή πολιτική δράση της Ευρώπης και των κρατών μελών προκειμένου να εξασφαλίσουν τη συμμετοχή του μετριοπαθούς Ισλάμ σε αυτόν τον αγώνα και αναφέρομαι σε ισλαμικά συμβούλια που θα απομονώνουν τους υπέρμαχους της βίας και του μίσους και θα επιτρέπουν στους μουσουλμάνους που ζουν στην Ευρώπη να μην γίνονται αντικείμενο εκμετάλλευσης. Δεν πρέπει να συγχέουμε το Ισλάμ με την τρομοκρατία, αλλά να καταδικάζουμε όλους όσοι επιχειρούν, στο όνομα του φονταμενταλισμού, να εμποδίσουν τους νέους ευρωπαίους μουσουλμάνους να φοιτήσουν στα κρατικά ή ισότιμα σχολεία, αλλά σε θρησκευτικές σχολές. Όπως αποδεικνύει ένα τέτοιο περιστατικό στο Μιλάνο, πρόκειται για ένα ανησυχητικό φαινόμενο που έχει ως στόχο να εμποδίσει την ενσωμάτωση των μεταναστών στην Ευρώπη και να δημιουργήσει θύλακες παρανομίας. Όπως τα μεμονωμένα κράτη δεν μπορούν να αντιμετωπίσουν μόνα τους την πρόκληση των τελευταίων ετών, έτσι και η Ευρώπη δεν μπορεί να τα καταφέρει μόνη της. Χρειάζεται ασφαλώς μια ευρεία συνεργασία με τις Ηνωμένες Πολιτείες, αλλά και με τις μετριοπαθείς αραβικές χώρες που βρίσκονται στο στόχαστρο του Μπιν Λάντεν."@el10
"Mr President, ladies and gentlemen, the attacks of 11 September, Madrid, London and Sharm El-Sheikh and those that have taken place in other cities in Asia and Africa demonstrate that terrorism has acquired not only a new face but also new strategies, organisation and weaponry to strike at our democracies. Therefore, confronted by the changing nature of the terrorist threat, we must update and adapt the countermeasures needed to defeat the enemies of freedom. For all these reasons, the Forza Italia delegation in the Group of the European People's Party (Christian Democrats) and European Democrats will support the Union’s actions in the fight against terrorism, since they will simultaneously protect both the human rights and the security of everyone who lives in Europe. In order to defend its citizens’ right to security, Europe must make every effort to equip itself with the operational means and the legislation to forestall and to counteract Al Qaeda and its allies. The Council, Commission, European Parliament and Member States must act fast to bring in joint measures, especially on sensitive issues that involve both security and the right to liberty. Harmonised measures are needed, for instance, on the expulsion of those who preach hatred and violence and are a threat to security. Italy – and I am delighted that the Netherlands agrees on this point – expelled an imam yesterday and is preparing to expel some more people in the next few days. Harmonised measures and a sharing of political and economic responsibility are also required in the area of border controls and illegal immigration, as are harmonisation and coordination in the work of the police and intelligence services. I therefore welcome the proposals put forward by the UK Presidency and by Mr Frattini. I refer to the collection and retention of telephone usage data: if such data had not been used, one of the authors of the London attacks would not have been arrested in Rome. Terrorism cannot, however, be fought or beaten just with a firm hand – with due respect for human rights, of course – that is, just through legislation and the work of the police and intelligence forces. In short, just one hand is not enough: the hand of politics is also needed. Strong action is required from Europe and from the Member States in order to involve moderate Islam in this fight: I am thinking of Islamic councils that can isolate the violent and the preachers of hatred and can ensure that the Muslims who live in Europe are not exploited by them. We must not confuse Islam with terrorism, but we must condemn those who, in the name of extremism, try to stop young European Muslims from going to state or officially recognised schools in favour of Koranic schools. That is a worrying trend – there is a blatant example in Milan – for it aims at preventing the integration of immigrants in Europe so as to create pockets of illegality. Just as individual countries cannot overcome the current threat on their own, Europe cannot do so on its own either. Broader cooperation is needed, certainly including the United States and also the moderate Arab countries, which also lie in Bin Laden’s sights."@en4
"Señor Presidente, Señorías, los ataques del 11 de septiembre, de Madrid, Londres y Sharm el Sheij, así como aquellos que han tenido lugar en otras ciudades de Asia y de África, demuestran que el terrorismo ha adquirido no solo una nueva cara, sino también nuevas estrategias, organización y armamento para atacar a nuestras democracias. Por lo tanto, frente a la naturaleza cambiante de la amenaza terrorista, debemos actualizar y adaptar las medidas necesarias para vencer a los enemigos de la libertad. Por todos estos motivos, la delegación de Forza Italia dentro del Grupo del Partido Popular Europeo (Demócrata-Cristianos) y de los Demócratas Europeos respaldará las medidas de la Unión en la lucha contra el terrorismo, ya que protegerán simultáneamente los derechos humanos y la seguridad de todas las personas que viven en Europa. Para defender el derecho de sus ciudadanos a la seguridad, Europa debe hacer todos los esfuerzos posibles para equiparse con los medios operativos y la legislación adecuados para anticiparse a Al Qaeda y sus aliados y contraatacar. El Consejo, la Comisión, el Parlamento Europeo y los Estados miembros deben actuar rápidamente para incorporar medidas conjuntas, especialmente en relación con cuestiones sensibles que afectan a la seguridad y a la vez también al derecho a la libertad. Por ejemplo, se necesitan medidas armonizadas sobre la expulsión de aquellos que predican el odio y la violencia y constituyen una amenaza para la seguridad. Italia –y me complace que los Países Bajos estén de acuerdo en este aspecto– expulsó ayer a un imán y está preparando la expulsión de algunas personas más para los próximos días. También se necesitan medidas armonizadas y compartir la responsabilidad política y económica en el ámbito de los controles fronterizos y la inmigración ilegal, al igual que una armonización y a coordinación del trabajo policial y de los servicios de inteligencia. Por lo tanto, celebro las propuestas presentadas por la Presidencia británica y por el señor Frattini. Me refiero a la recopilación y la conservación de datos sobre el uso de teléfonos: si no se hubiesen utilizado estos datos no se habría detenido en Roma a uno de los autores de los atentados de Londres. Sin embargo, no se puede combatir ni vencer al terrorismo simplemente con una mano firme –por supuesto, con el debido respeto por los derechos humanos– es decir, simplemente a través de la legislación y de la labor de las fuerzas policiales y de inteligencia. En resumen, una sola mano no es suficiente: también hace falta la mano de la política. Hace falta una acción firme por parte de Europa y los Estados miembros para incorporar al islam moderado a esta lucha: me refiero a los consejos islámicos, que pueden aislar a los violentos y a los predicadores del odio y garantizar que no utilicen a los musulmanes que viven en Europa. No debemos confundir el islam con el terrorismo, sino que debemos condenar a aquellos que, en nombre del extremismo, tratan de impedir que los jóvenes musulmanes europeos asistan a las escuelas estatales u oficialmente reconocidas para que opten por las escuelas coránicas. Se trata de una tendencia preocupante –existe un claro ejemplo en Milán– ya que pretende impedir la integración de los inmigrantes en Europa para crear bolsas de ilegalidad. Al igual que los países individuales no pueden superar la actual amenaza por sí mismos, Europa tampoco puede hacerlo sola. Se necesita una cooperación más amplia que incluya a los Estados Unidos y a los países árabes moderados, que también se encuentran la mira de Bin Laden."@es20,20
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@et5
"Arvoisa puhemies, hyvät kollegat, syyskuun 11. päivänä, Madridissa, Lontoossa ja Sharm el Sheikissä sekä muissa Aasian ja Afrikan kaupungeissa tapahtuneet terrori-iskut osoittavat, että terrorismilla on uuden ilmenemismuodon lisäksi uudet strategiat, organisaatio ja aseet hyökätä demokratioitamme vastaan. Terroriuhan muuttuvan luonteen vuoksi meidän on uudistettava vastatoimiamme ja mukautettava niitä vapauden vastustajien voittamiseksi. Kaikista näistä syistä Euroopan kansanpuolueen (kristillisdemokraatit) ja Euroopan demokraattien ryhmään kuuluva Forza Italian valtuuskunta tukee unionin toimia terrorismin torjunnassa, sillä niillä suojellaan samalla ihmisoikeuksia ja kaikkien Euroopassa asuvien turvallisuutta. Puolustaakseen kansalaistensa oikeutta turvallisuuteen Euroopan unionin on kaikin tavoin pyrittävä saamaan käyttöönsä keinot ja lainsäädäntö, joilla estetään al-Qaidan ja sen liittolaisten toiminta ja tehdään niistä tehottomia. Neuvoston, komission, Euroopan parlamentin ja jäsenvaltioiden on toimittava pikaisesti yhteisten toimenpiteiden käyttöön ottamiseksi erityisesti sellaisissa arkaluonteisissa asioissa, jotka käsittävät sekä turvallisuuden että oikeuden vapauteen. Tarvitaan yhdenmukaisia toimia esimerkiksi niiden henkilöiden karkottamiseksi, jotka yllyttävät vihaan ja väkivaltaan ja ovat uhka turvallisuudelle. Italia karkotti eilen erään imaamin ja valmistelee muutaman muun henkilön karkottamista. Ilokseni Alankomaat kannattaa näitä toimia. Yhdenmukaisia toimia sekä poliittisen ja taloudellisen vastuun jakamista tarvitaan myös rajavalvonnan ja laittoman maahanmuuton alalla, samalla tavoin kuin tarvitaan poliisin ja tiedustelupalvelujen työskentelyn yhdenmukaistamista ja koordinointia. Suhtaudunkin myönteisesti puheenjohtajavaltio Yhdistyneen kuningaskunnan ja komission jäsenen Frattinin esittämiin ehdotuksiin. Tarkoitan teleliikennetietojen keruuta ja säilyttämistä: jos tällaisia tietoja ei olisi käytetty, yhtä Lontoon iskun tekijöistä ei olisi saatu kiinni Roomassa. Terrorismia ei kuitenkaan voida torjua tai voittaa ainoastaan yhdellä ankaralla kädellä – luonnollisesti ihmisoikeuksia kunnioittaen – eli ainoastaan lainsäädännön keinoin sekä poliisin ja tiedustelupalvelujen avulla. Lyhyesti sanottuna yksi käsi ei riitä vaan tarvitaan myös politiikan kättä. Euroopalta ja jäsenvaltioilta edellytetään päättäväistä toimintaa, jotta maltilliset muslimit saataisiin mukaan terrorismin torjuntaan. Tarkoitan islamilaisia neuvostoja, jotka voivat erottaa joukostaan väkivaltaiset vihaan yllyttäjät ja varmistaa, etteivät he käytä hyväkseen Euroopassa asuvia muslimeja. Emme saa sekoittaa toisiinsa islamia ja terrorismia, vaan meidän on tuomittava ne, jotka kiihkoilun nimissä yrittävät estää Euroopan musliminuoria käymästä valtion kouluissa tai muissa virallisesti tunnustetuissa kouluissa koraanikoulujen sijaan. Tämä on huolestuttava suuntaus, josta saatiin räikeä esimerkki Milanossa, sillä näin yritetään estää maahanmuuttajien integroituminen Eurooppaan ja luomaan laittoman toiminnan pesäkkeitä. Aivan kuten yksittäiset maat eivät pysty torjumaan nykyistä uhkaa yksinään, ei Eurooppakaan pysty siihen yksin. Tarvitaan luonnollisesti laajempaa yhteistyötä myös Yhdysvaltojen sekä maltillisten arabivaltioiden kanssa, sillä jälkimmäiset ovat myös Bin Ladenin tähtäimessä."@fi7
"Monsieur le Président, Mesdames et Messieurs, les attentats du 11 septembre, de Madrid, de Londres et de Charm El-Cheikh, ainsi que ceux survenus dans d’autres villes d’Asie et d’Afrique, démontrent que le terrorisme s’est choisi non seulement un nouveau visage mais également de nouvelles stratégies, structures et armes pour frapper nos démocraties. Par conséquent, face à la nature changeante de la menace terroriste, nous devons nous mettre à jour et adapter les contre-mesures nécessaires pour vaincre les ennemis de la liberté. Pour toutes ces raisons, la délégation de Forza Italia au sein du groupe du parti populaire européen (démocrates chrétiens) et des démocrates européens soutiendra les actions entreprises par l’Union pour combattre le terrorisme, car elles protégeront simultanément à la fois les droits de l’homme et la sécurité de toute personne vivant en Europe. Afin de défendre le droit de ses citoyens à la sécurité, l’Europe doit tout faire pour se doter des moyens opérationnels et des lois qui lui permettront de devancer et de contre-attaquer Al-Qaïda et ses alliés. Le Conseil, la Commission, le Parlement européen et les États membres doivent agir rapidement pour proposer des mesures conjointes, en particulier s’agissant des enjeux sensibles qui impliquent à la fois la sécurité et le droit à la liberté. Il nous faut des mesures harmonisées, par exemple, en ce qui concerne l’expulsion des individus qui prêchent la haine et la violence et représentent une menace pour la sécurité. L’Italie - et je me réjouis que les Pays-Bas acquiescent à ce point - a expulsé un imam hier et se prépare à expulser d’autres personnes dans les prochains jours. L’harmonisation des mesures et le partage des responsabilités politiques et économiques s’avèrent également indispensables dans le domaine des contrôles aux frontières et de l’immigration clandestine, tout comme l’harmonisation et la coordination du travail de la police et des services de renseignement. Je salue dès lors les propositions présentées par la présidence britannique et par M. Frattini. Je veux parler de la collecte et de la rétention des données téléphoniques: si ces données n’avaient pas été exploitées, un des auteurs des attentats de Londres n’aurait pas été arrêté à Rome. Le terrorisme ne peut toutefois pas être combattu ni vaincu uniquement avec de la fermeté - dans le plein respect des droits de l’homme, bien entendu - c’est-à-dire, uniquement grâce à la législation et au travail des forces de police et de renseignement. En résumé, une main ferme ne suffit pas, il faut aussi un coup de pouce politique. L’Europe et les États membres doivent poser un geste fort pour associer l’islam modéré à cette lutte: je pense aux conseils islamiques qui pourraient isoler les violents et ceux qui prêchent la haine et veiller à ce que les musulmans vivant en Europe ne soient pas exploités par ces derniers. Nous ne devons pas confondre islam et terrorisme, mais il est impératif de condamner ceux qui, au nom de l’extrémisme, essaient d’empêcher les jeunes musulmans européens de fréquenter des écoles de l’État ou officiellement reconnues, en faveur d’écoles coraniques. Cette tendance est inquiétante - il y a un exemple flagrant à Milan -, car elle vise à empêcher l’intégration des immigrants en Europe de façon à créer des foyers d’illégalité. De même que les pays sont incapables de surmonter à eux seuls la menace actuelle, l’Europe ne peut pas non plus faire cavalier seul. Une coopération plus large s’impose, notamment avec les États-Unis et également les pays arabes modérés, qui sont également dans le collimateur de Ben Laden."@fr8
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@hu11
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@lt14
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@lv13
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@mt15
"Mijnheer de Voorzitter, geachte collega’s, de aanslagen van 11 september, in Madrid, Londen en Sharm el-Sheik, maar ook die in andere Aziatische en Afrikaanse steden, laten zien dat het terrorisme niet alleen een ander gezicht heeft gekregen, maar ook andere strategieën, organisatievormen en wapens gebruikt om onze democratieën te treffen. Met het oog op deze evolutie van de terroristische dreiging moeten we de maatregelen actualiseren en aanpassen die noodzakelijk zijn om de vijanden van de vrijheden te overwinnen. Om al deze redenen steunt de delegatie van Forza Italia in de Europese Volkspartij de acties van de Unie bij de bestrijding van terrorisme, maar tegelijkertijd beschermt zij de mensenrechten en de veiligheid van iedereen die in Europa woont. Om het recht op veiligheid van zijn burgers te kunnen verdedigen moet Europa al het mogelijke doen om zich te voorzien van operationele instrumenten en regels voor de preventie en bestrijding van Al Qa’ida en zijn handlangers. De Raad, de Commissie, het Europees Parlement en de lidstaten moeten snel gemeenschappelijke maatregelen nemen, vooral op delicate terreinen waar tegelijkertijd de veiligheid en de vrijheidsrechten in het geding zijn. Er zijn geharmoniseerde maatregelen nodig voor bijvoorbeeld de uitzetting van personen die haat en geweld prediken en een gevaar vormen voor de veiligheid. Italië - en het doet me genoegen dat Nederland het daarmee eens is - heeft gisteren een imam uitgezet en zal in de komende dagen nog meer personen uitzetten. Er is behoefte aan geharmoniseerde maatregelen, aan verdeling van de politieke en economische verantwoordelijkheden, ook in de sector van de grensbewaking en de clandestiene immigratie, en aan harmonisatie en coördinatie van het optreden van de politie en de inlichtingendiensten. Ik sta dus achter de voorstellen van het Engelse voorzitterschap en van commissaris Frattini. Ik doel op het vergaren en opslaan van gegevens over het telefoonverkeer. Als deze gegevens niet waren gebruikt, was het niet mogelijk geweest in Rome een van de daders van de aanslagen in Londen te arresteren. Terrorisme kan echter niet alleen worden bestreden en overwonnen door middel van repressie - natuurlijk met inachtneming van de mensenrechten - dat wil zeggen met wetgeving, politieoptreden en inlichtingendiensten. De sterke arm alleen is niet genoeg, we hebben ook de politieke arm nodig. Er is krachtig optreden van Europa en de nationale staten nodig om de gematigde islam bij deze strijd te betrekken: ik denk aan de islamitische adviesorganen die geweldplegers en haatpredikers isoleren, en die ervoor zorgen dat de in Europa levende moslims niet voor hun doelen worden misbruikt. We mogen islam en terrorisme niet met elkaar verwarren, maar we moeten diegenen veroordelen die in naam van extremistische ideeën proberen te verhinderen dat jonge Europese moslims naar staatsscholen of erkende scholen gaan in plaats van naar koranscholen. Dat is een verontrustend verschijnsel - in Milaan kennen we een opzienbarend geval - dat de integratie van immigranten in Europa belemmert en illegaliteit creëert. Net zo min als de nationale staten de uitdaging van deze tijd alleen kunnen aangaan, kan Europa het alleen doen. Er is bredere samenwerking nodig, zeker met de Verenigde Staten, maar ook met de gematigde Arabische landen die eveneens doelwit zijn van Bin Laden."@nl3
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@pl16
"Senhor Presidente, Senhoras e Senhores Deputados, os atentados de 11 de Setembro, de Madrid, de Londres, de Charm El-Sheik, bem como aqueles que se registaram noutras cidades da Ásia e da África, demonstram que o terrorismo adquiriu não só um rosto novo, como também estratégias, uma organização e armamento novos para golpear a nossa democracia. Por conseguinte, confrontados com a natureza evolutiva da ameaça terrorista, temos de actualizar e adaptar as medidas de combate necessárias para derrotar os inimigos da liberdade. Por tudo o que foi aduzido, a delegação da no Partido Popular Europeu (Democratas-Cristãos) e dos Democratas Europeus dará o seu apoio às acções da União na luta contra o terrorismo, na medida em que protegerão tanto os direitos humanos como a segurança de todos os que vivem na Europa. A Europa, a fim de defender o direito à segurança dos seus cidadãos, deve envidar todos os esforços para se dotar dos instrumentos operacionais e da legislação susceptíveis de antecipar e neutralizar a Al Qaeda e os seus aliados. O Conselho, a Comissão, o Parlamento Europeu e os Estados-Membros devem actuar prontamente para introduzir medidas comuns, particularmente em relação a matérias delicadas que dizem respeito tanto à segurança como ao direito à liberdade. São necessárias medidas harmonizadas no respeitante, por exemplo, à expulsão dos indivíduos que instigam ao ódio e à violência e que constituem uma ameaça para a segurança. A Itália - e congratulo-me por os Países Baixos serem da mesma opinião - expulsou ontem um imã e prepara-se para expulsar outras pessoas nos próximos dias. São igualmente necessárias medidas harmonizadas e uma partilha da responsabilidade política e económica no domínio do controlo das fronteiras e da imigração ilegal, tal como é necessário que haja harmonização e coordenação na acção da polícia e dos serviços secretos. Congratulo-me, por conseguinte, com as propostas apresentadas pela Presidência britânica e pelo Senhor Comissário Frattini. Refiro-me à recolha e retenção de dados de comunicações telefónicas: se esses dados não tivessem sido utilizados, um dos autores dos atentados de Londres não teria sido detido em Roma. O terrorismo não pode, porém, ser combatido ou vencido unicamente com mão firme - naturalmente, no respeito dos direitos humanos -, ou seja, apenas com legislação e com a acção das forças policiais e dos serviços secretos. Em suma, uma só mão não chega: é necessária também a mão da política. É necessária uma acção forte da Europa e dos Estados-Membros para associar o Islão moderado a esta luta: estou a pensar nos conselhos islâmicos que podem isolar os perpetradores de actos violentos e aqueles que instigam ao ódio, e que podem garantir que os muçulmanos que vivem na Europa não sejam instrumentalizados por aqueles. Não devemos confundir Islão com terrorismo, mas devemos condenar aqueles que, em nome do extremismo, tentam impedir os jovens muçulmanos europeus de frequentar as escolas estatais ou oficialmente reconhecidas a favor das escolas corânicas. Trata-se de uma tendência preocupante - há disso um exemplo flagrante em Milão -, na medida em que visa entravar a integração dos imigrantes na Europa para criar bolsas de ilegalidade. Tal como os Estados não podem vencer sozinhos a actual ameaça, a Europa também não o pode fazer sozinha. É necessária uma cooperação mais alargada, que inclua, obviamente, os Estados Unidos e também os Estados árabes moderados, também estes debaixo da mira de Bin Laden."@pt17
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@sk18
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli attentati dell'11 settembre, di Madrid, di Londra, di Sharm el Sheik, come quelli avvenuti in altre città asiatiche e africane, dimostrano che il terrorismo ha cambiato non soltanto volto, ma anche strategie, organizzazioni e armi per colpire le nostre democrazie. Ecco perché, di fronte all'evoluzione della minaccia terroristica, occorre aggiornare e adeguare le contromisure necessarie a sconfiggere i nemici delle libertà. Per tutti questi motivi, la delegazione di Forza Italia del Partito popolare europeo sosterrà le azioni dell'Unione nella lotta contro il terrorismo, nel contemporaneo rispetto dei diritti umani e della sicurezza di ogni persona che vive in Europa. L'Europa, per difendere il diritto alla sicurezza dei propri cittadini, deve compiere ogni sforzo possibile per dotarsi di strumenti operativi e norme capaci di prevenire e contrastare Al Qaeda e i suoi alleati. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri devono lavorare in tempi rapidi per dar vita a misure comuni, soprattutto in materie delicate che riguardano contemporaneamente la sicurezza e i diritti di libertà. Occorrono misure armonizzate per quanto riguarda, ad esempio, le espulsioni di persone che predicano l'odio e la violenza e sono pericolose per la sicurezza. L'Italia - e mi compiaccio che l'Olanda concordi su questo argomento - ha espulso ieri un iman e si appresta a espellere altre persone nei prossimi giorni. Occorrono misure armonizzate e condivisione di responsabilità politiche ed economiche anche nel settore del controllo delle frontiere e dell'immigrazione clandestina, così come sono necessari l'armonizzazione e il coordinamento nell'azione delle polizie e dei servizi di . Condivido dunque le proposte della Presidenza inglese e quelle del Commissario Frattini. Mi riferisco alla raccolta e custodia dei dati del traffico telefonico: se non si fossero usati questi elementi, non sarebbe stato arrestato a Roma uno degli artefici degli attentati di Londra. Il terrorismo, però, non si combatte e non si sconfigge soltanto con la mano della fermezza, ovviamente nel rispetto dei diritti umani, con le norme e con l'azione delle forze di polizia e di non basta insomma una sola mano, serve anche la mano della politica. Occorre un'azione forte dell'Europa e degli Stati nazionali, per coinvolgere l'islam moderato in questa lotta: penso a consulte islamiche che isolino i violenti, i predicatori dell'odio, che permettano ai mussulmani che vivono in Europa di non essere strumentalizzati. Non bisogna confondere l'islam con il terrorismo, ma condannare coloro che, in nome dell'estremismo, pensano di impedire ai giovani mussulmani europei di frequentare le scuole di Stato o parificate a vantaggio delle scuole coraniche. Si tratta di un fenomeno preoccupante - c'è un esempio clamoroso a Milano - teso a bloccare l'integrazione degli immigrati in Europa per creare sacche di illegalità. Così come gli Stati nazionali non possono vincere da soli la sfida di questi anni, così l'Europa non può farcela da sola. Occorre una cooperazione allargata, certamente agli Stati Uniti, ma anche ai paesi arabi moderati, anch'essi nel mirino di Bin Laden."@sl19
"Herr talman, mina damer och herrar! Attackerna den 11 september, attentaten i Madrid, London och Sharm el-Sheikh och de attacker som har skett i andra städer i Asien och Afrika visar att terrorismen inte bara har fått ett nytt ansikte utan också nya strategier, organisationer och vapen för att slå mot våra demokratier. När vi står inför ett terroristhot under förändring måste vi därför modernisera och anpassa våra motåtgärder för att besegra frihetens fiender. Av alla dessa skäl kommer Forza Italias delegation i gruppen för Europeiska folkpartiet (kristdemokrater) och Europademokrater att stödja unionens åtgärder i kampen mot terrorism, eftersom dessa samtidigt kommer att skydda de mänskliga rättigheterna och säkerheten för alla som lever i Europa. För att försvara våra medborgares rätt till säkerhet måste EU gör allt för att skaffa sig operativa möjligheter och lagstiftning för att föregripa och motarbeta al-Qaida och dess allierade. Rådet, kommissionen, Europaparlamentet och medlemsstaterna måste agera snabbt för att vidta gemensamma åtgärder, särskilt i känsliga frågor som omfattar både säkerhet och rätten till frihet. Vi behöver till exempel harmoniserade åtgärder för att utvisa dem som predikar hat och våld och är ett hot mot säkerheten. Italien – och det gläder mig mycket att Nederländerna stöder detta – utvisade en imam i går och kommer att utvisa ytterligare några personer under de närmsta dagarna. Harmoniserade åtgärder och ett delat politiskt och ekonomiskt ansvar behövs också när det gäller gränsövervakning och olaglig invandring, likaså harmonisering och samordning av polisens och underrättelsetjänsternas arbete. Därför välkomnar jag förslagen från Förenade kungarikets ordförandeskap och från Franco Frattini. Jag tänker på insamling och lagring av telefonuppgifter. Om sådana uppgifter inte hade använts skulle en av männen bakom Londonattackerna inte ha kunnat gripas i Rom. Men terrorism kan inte bekämpas eller besegras bara genom fasthet – med respekt för de mänskliga rättigheterna, förstås – det vill säga bara genom lagstiftning och genom polisens och underrättelsetjänsternas arbete. Kort sagt, det räcker inte med ena handen: Den andra handen, politiken, behövs också. Det krävs ett kraftfullt agerande av EU och medlemsstaterna för att ta med de moderata krafterna i islam i denna kamp: Jag tänker på de muslimska råden, som kan isolera de våldsamma och dem som predikar hat och som kan se till att de muslimer som lever EU inte utnyttjas av dem. Vi får inte blanda samman islam och terrorism, men vi måste fördöma dem som i extremismens namn försöker hindra unga europeiska muslimer från att gå i allmänna skolor för att i stället gå i koranskolor. Detta är en oroande trend – det finns ett talande exempel i Milano – eftersom syftet är att förhindra integrationen av invandrare i Europa och att skapa fickor av laglöshet. Precis som enskilda länder inte kan möta detta hot ensamma, kan inte heller EU göra det på egen hand. Vi behöver ett bredare samarbete, givetvis med Förenta staterna, och även med de moderata arabländerna, som också hotas av Bin Ladin."@sv21
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"Antonio Tajani (PPE-DE )."5,19,15,1,18,14,16,11,13,12
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