Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2005-05-10-Speech-2-227"

PredicateValue (sorted: default)
rdf:type
dcterms:Date
dcterms:Is Part Of
dcterms:Language
lpv:document identification number
"en.20050510.25.2-227"6
lpv:hasSubsequent
lpv:speaker
lpv:spoken text
". – Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai ministri degli Interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l’onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell’incontro con i ministri degli Interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli Interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l’accesso è consentito dalla legge: non è possibile un’estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i ministri degli Interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest’anno. A mio avviso la risposta è “bisogna essere chiari”. Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l’accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@it12
lpv:translated text
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@cs1
"Hr. formand, det første spørgsmål vedrører Libyen, og her kan jeg kort sige, at vi i Kommissionens første rapport om Libyen, som jeg netop forelagde for indenrigsministrene den 14. april, sådan som hr. Catania sagde, understregede nogle bekymrende aspekter. Rapporten er tilgængelig - og bestemt ikke hemmelig - men netop på grund af de punkter og spørgsmål, der blev rejst på mødet med indenrigsministrene, besluttede vi at sende endnu en teknisk mission til Libyen for at besøge de steder, hvor der er hjemsendte personer eller personer, som venter på at kunne rejse til Europa. Resultaterne af denne anden mission foreligger endnu ikke, men den er allerede afsluttet, og på indenrigsministrenes næste rådsmøde den 2. eller 3. juni - jeg husker det ikke nøjagtigt - vil jeg gøre rede for den anden mission og foreslå nogle konkrete initiativer, der så afgjort tager udgangspunkt i nødvendigheden af, at man på stedet - og således også i Libyen - beskytter de grundlæggende rettigheder hos de mennesker, der ulovligt eller lovligt er rejst ind, og som under alle omstændigheder har ret til en værdig behandling og til at blive behandlet som mennesker. Parlamentet vil naturligvis blive holdt løbende underrettet. Hvad databeskyttelsen angår, baronesse Ludford, ved De, at det er et spørgsmål, som er genstand for min konstante opmærksomhed. En måde at gå i den rigtige retning på er så afgjort at sige, at det kun er muligt at få adgang til personoplysninger til de specifikke formål, der er taget højde for i lovgivningen. Vi må ikke tillade en analogisk udvidelse, dvs. udvide til andre formål med den begrundelse, at det allerede er tilladt for nogle formål. Dette må der ikke gives tilladelse til. Hvis vi begynder at være præcise på dette område og f.eks. sige, at det kun er visse myndigheder, der kan få adgang til fortrolige personoplysninger, mens andre ikke kan, har vi allerede et fast holdepunkt. Jeg vil blot komme med et enkelt eksempel, som De allerede kender. Indenrigsministrene bad mig om at give efterforskningsmyndighederne større adgangsbeføjelser, når det gælder de eksisterende databaser. Mit svar er, at adgangsbeføjelserne kan blive større, hvis vi samtidig øger beskyttelsen af disse data med et forslag under tredje søjle, som jeg kan bekræfte for Dem, at vi stiller inden årets udgang. Efter min opfattelse er svaret, at vi er nødt til at udtrykke os klart. Nogle formål skal - sådan som juristerne siger - fortolkes meget strengt, så hvis adgang til data er tilladt for det ene formåls vedkommende, kan det ikke tillades for et andet formål. Det er på dette grundlag, at jeg har påbegyndt mit arbejde. Det sidste spørgsmål var ofrene for forbrydelser. Vi vil også stille forslag om finansiel støtte, som ikke skal gå direkte til de enkelte ofre, men f.eks. til organisationer og institutioner, der ligeledes tager sig af den psykologiske behandling af dem, der er ofre for vold og menneskehandel, eller som er flygtet fra menneskehandlere. Der er mange former for støtte, også konkret støtte, til de enkelte mennesker, der har været ofre for forbrydelser. Vi kan ikke have individuelle finansielle forbindelser til dem, men vi kan udvikle disse forbindelser via specifikke institutioner og organisationer. Vi skal netop sørge for at lette betingelserne for dem, der har været udsat for de tragiske konsekvenser af kriminalitet."@da2
"Herr Präsident, die erste Frage bezieht sich auf Libyen, und ich kann Ihnen ganz kurz mitteilen, dass der erste Bericht der Kommission über Libyen, den ich den Innenministern tatsächlich, wie Herr Catania in Erinnerung brachte, am 14. April erläutert habe, einige Besorgnis erregende Elemente aufzeigt. Der Bericht steht zur Verfügung - er ist keineswegs geheim -, doch gerade wegen der Probleme und Fragen, die bei dem Treffen mit den Innenministern zutage traten, haben wir beschlossen, eine zweite technische Mission nach Libyen zu entsenden, damit sie die Orte besichtigen kann, wo sich die Personen, die abgeschoben wurden, oder Personen, die auf ihre Ausreise nach Europa warten, aufhalten. Die Ergebnisse dieser zweiten Mission liegen zwar noch nicht vor, doch ist die Mission schon abgeschlossenen, und ich werde auf der bevorstehenden Tagung des Rates der Innenminister am 2. oder 3. Juni – ich erinnere mich nicht an das genaue Datum – darüber berichten. Ich werde dort konkrete Maßnahmen vorschlagen, die sich zweifellos an der Notwendigkeit orientieren, die Grundrechte von Personen, die legal oder illegal eingereist sind und jedenfalls Anspruch auf eine menschenwürdige Behandlung haben, vor Ort – und demnach auch in Libyen – wirksam zu schützen. Selbstverständlich werden wir das Europäische Parlament auch darüber ständig auf dem Laufenden halten. Was den Datenschutz anbelangt, Baronesse Ludford, so wissen Sie doch wohl, dass diesem Thema meine ständige Sorge gilt. Selbstverständlich könnte man, um den richtigen Weg aufzuzeigen, sagen, dass der Zugang zu personenbezogenen Daten nur zu Zwecken möglich ist, zu denen der Zugriff gesetzlich erlaubt ist. Wir dürfen jedoch nicht analog schlussfolgern: weil er zu bestimmten Zwecken erlaubt ist, können wir ihn auch auf andere Zwecke ausdehnen. Das kann nicht zugelassen werden. Wenn wir in diesem Punkt beginnen, konkreter zu werden, und beispielsweise sagen, der Zugang zu vertraulichen personenbezogenen Daten wird nur bestimmten Behörden gestattet, fangen wir an, bestimmte Grundsätze aufzustellen. Ich möchte nur ein Beispiel anführen, das Ihnen bekannt ist: die Innenminister haben mich gebeten, ein umfassenderes Zugriffsrecht der Ermittlungsbehörden auf die bestehenden Datenbanken auszuarbeiten. Meine Antwort lautet, dass das Zugangsrecht ausgedehnt werden kann, wenn wir gleichzeitig den Schutz dieser Daten durch einen Vorschlag im Rahmen des dritten Pfeilers erhöhen, den wir, das verspreche ich Ihnen, bis Ende dieses Jahres vorlegen werden. Meiner Ansicht nach heißt die Antwort, „wir müssen Klarheit schaffen“. Es gibt Zwecke, die eng auszulegen sind, wie die Juristen sagen, sodass der Datenzugriff, der zu dem einen Zweck erlaubt ist, zu einem anderen Zweck nicht gestattet werden kann. Das ist die Ausgangsbasis, von der aus ich mich an die Arbeit gemacht habe. Mein letztes Thema betrifft die Verbrechensopfer: wir werden auch Vorschläge zur finanziellen Unterstützung, nicht direkt der einzelnen Opfer, sondern beispielsweise der Organisationen und Einrichtungen unterbreiten, die sich u. a. um die psychologische Betreuung der Menschen kümmern, denen Gewalt angetan wurde, die Opfer des Menschenhandels wurden oder den Schleppern entkommen konnten. Es gibt vielfältige, auch konkrete Formen der Hilfe für einzelne Verbrechensopfer. Wir können zwar keine finanziellen Beziehungen zu einzelnen Personen unterhalten, doch können wir sie über spezifische Einrichtungen und Organisationen abwickeln. Auf jeden Fall werden wir uns darum bemühen, die Folgen für jene, die tragische Opfer von Verbrechen geworden sind, zu mildern."@de9
"Κύριε Πρόεδρε, η πρώτη ερώτηση αφορά τη Λιβύη και μπορώ να πω εν συντομία ότι, όπως γνωρίζει ο κ. Catania, η πρώτη έκθεση της Επιτροπής για τη Λιβύη, την οποία παρουσίασα στους υπουργούς Εσωτερικών στις 14 Απριλίου, επισημαίνει ορισμένα ανησυχητικά στοιχεία. Η έκθεση είναι διαθέσιμη σε όλους και δεν είναι μυστική, αλλά ακριβώς λόγω των ζητημάτων και των ερωτημάτων που προέκυψαν στη συνάντηση με τους υπουργούς Εσωτερικών αποφασίσαμε την αποστολή δεύτερης τεχνικής επιτροπής στη Λιβύη προκειμένου να μεταβεί στα σημεία όπου υπάρχουν άνθρωποι που έχουν επαναπατρισθεί ή περιμένουν να μεταφερθούν στην Ευρώπη. Τα αποτελέσματα αυτής της δεύτερης αποστολής δεν είναι ακόμη διαθέσιμα, ωστόσο η αποστολή έχει ολοκληρωθεί και στο προσεχές Συμβούλιο των Υπουργών Εσωτερικών, στις 2 ή 3 Ιουνίου, δεν ενθυμούμαι με ακρίβεια, θα παρουσιάσω έκθεση σχετικά με την αποστολή και θα προτείνω συγκεκριμένες πρωτοβουλίες που θα εμπνέονται ασφαλώς από την ανάγκη να προστατεύονται παντού, άρα και στη Λιβύη, τα θεμελιώδη δικαιώματα ανθρώπων που έχουν εισέλθει νόμιμα ή παράνομα, αλλά έχουν δικαιώματα σε αξιοπρεπή ανθρώπινη μεταχείριση. Για το θέμα θα λαμβάνει ασφαλώς διαρκή ενημέρωση το Κοινοβούλιο. Όσον αφορά την προστασία των δεδομένων, βαρόνη Ludford, γνωρίζετε καλά πόσο με απασχολεί το συγκεκριμένο ζήτημα. Ασφαλώς ένα τρόπος για να υποδείξουμε τον σωστό δρόμο είναι να πούμε ότι δεν επιτρέπεται η πρόσβαση στα προσωπικά δεδομένα παρά μόνο για τους συγκεκριμένους σκοπούς για τους οποίους την επιτρέπει ο νόμος. Επειδή επιτρέπεται η πρόσβαση για ορισμένους σκοπούς, δεν μπορούμε να την επεκτείνουμε κατ’ αναλογία και σε άλλους. Αυτό είναι κάτι που δεν επιτρέπεται. Αν αρχίσουμε να γινόμαστε πιο συγκεκριμένοι στο ζήτημα αυτό και πούμε, για παράδειγμα, ότι η πρόσβαση στα προσωπικά δεδομένα επιτρέπεται μόνο σε ορισμένες αρχές και όχι σε άλλες, θα έχουμε αρχίσει να θέτουμε ορισμένες κατευθυντήριες γραμμές. Θα αναφέρω ένα μόνο παράδειγμα που σας είναι γνωστό: οι υπουργοί Εσωτερικών μου ζήτησαν να δώσουμε στις ανακριτικές αρχές μεγαλύτερα δικαιώματα πρόσβασης στις υφιστάμενες βάσεις δεδομένων. Απάντησα ότι το δικαίωμα πρόσβασης μπορεί να επεκταθεί εάν παράλληλα ενισχύσουμε την προστασία των δεδομένων αυτών με μια πρόταση στο πλαίσιο του τρίτου πυλώνα, την οποία μπορώ να σας επιβεβαιώσω ότι θα παρουσιάσουμε εντός του έτους. Κατά τη γνώμη μου, η απάντηση είναι ότι πρέπει να είμαστε σαφείς. Όπως λένε οι νομομαθείς, υπάρχουν σκοποί που δεν επιδέχονται πολλαπλές ερμηνείες και συνεπώς, εάν η πρόσβαση στα δεδομένα επιτρέπεται για έναν συγκεκριμένο σκοπό, δεν μπορεί να επιτραπεί για έναν άλλο. Αυτή είναι η βάση εκκίνησης από την οποία άρχισα να εργάζομαι. Τέλος, θα αναφερθώ στο ζήτημα των θυμάτων αξιόποινων πράξεων: θα παρουσιάσουμε προτάσεις για την οικονομική ενίσχυση όχι των μεμονωμένων θυμάτων, αλλά οργανώσεων και θεσμών που ασχολούνται για παράδειγμα με την ψυχολογική υποστήριξη θυμάτων βίας και εμπορίας ανθρώπων ή ανθρώπων που δραπετεύουν από τους δουλεμπόρους. Υπάρχουν πολλές μορφές πρακτικής υποστήριξης των ανθρώπων που υπήρξαν θύματα αξιόποινων πράξεων. Δεν μπορούμε να έχουμε ατομικές σχέσεις χρηματοδότησης, μπορούμε ωστόσο να αναπτύξουμε συγκεκριμένους θεσμούς και οργανισμούς. Θα προσπαθήσουμε να απαλύνουμε τα τραύματα όσων έζησαν τις τραγικές συνέπειες του εγκλήματος."@el10
". Mr President, the first question concerns Libya, and I can briefly say that the Commission’s first report on Libya, which I set out to the Home Affairs Ministers precisely on 14 April, as Mr Catania has mentioned, highlighted some worrying factors. That report is available – it is certainly not secret – but precisely because of the issues and questions that arose during the meeting with the Home Affairs Ministers we decided to send a second technical mission to Libya to visit places where there are people who have been repatriated or are waiting to be able to come to Europe. The results of this second mission are not yet available, but the mission has already completed its work and I shall be referring to it at the next Council of Home Affairs Ministers on 2 or 3 June – I do not remember exactly when. There I shall put forward practical measures which will certainly be based on the need to provide protection therefore in Libya as well – for the fundamental rights of people who have entered either legally or illegally and who in any case are entitled to be treated with dignity as human beings. Parliament will, of course, be kept informed on an ongoing basis. Regarding data protection, Baroness Ludford, you are well aware of the extent to which this subject is a constant concern of mine. One way to point out the right road is to say that personal data cannot be accessed except for the specific purposes for which access is permitted by law. We must not allow extensions by analogy: as it is permitted for certain purposes, we can extend it to other purposes too. That cannot be allowed. If we start being specific about this and saying, for instance, that only certain authorities are allowed access to people’s private data and not others, we will be starting to set out some guidelines. I shall just give one example, of which you are aware: the Home Affairs Ministers have asked me to give the investigative authorities greater powers to access existing databases. My reply is that access rights may be extended if in parallel we increase protection for those data through a proposal under the third pillar, which, I assure you, we are going to submit by the end of this year. In my view, the answer is ‘we have to be clear’. There are purposes that must be interpreted strictly, as lawyers say, so that if access to the data is allowed for one purpose, it cannot be allowed for another. That is the initial basis on which I have begun to work. My final topic is the victims of crime: we shall also submit proposals for giving financial assistance, not directly to individual victims, but for instance to organisations and institutions concerned with providing care – including psychological care – for those escaping from violence or people trafficking or fleeing from traffickers. There are many forms of assistance, including practical assistance, for individuals who have been victims of crime; we cannot maintain individual financial relationships, but we can develop them through specific institutions and organisations. We shall concern ourselves precisely with alleviating the effects on those who have suffered the tragic consequences of crime."@en4
". Señor Presidente, la primera cuestión se refiere a Libia y puedo decir resumiendo que el primer informe de la Comisión sobre Libia, que expuse a los Ministros de Asuntos Interiores exactamente el 14 de abril, como ha señalado el señor Catania, pone de manifiesto algunos factores preocupantes. El informe está disponible, no es secreto, pero precisamente por las cuestiones y preguntas que surgieron en la reunión con los Ministros de Asuntos Interiores decidimos enviar una segunda misión técnica a Libia para visitar los lugares donde se encuentran personas repatriadas o personas que esperan poder llegar a Europa. Los resultados de esta segunda misión todavía no están disponibles, pero la misión ha concluido ya y en el próximo Consejo de Ministros de Asuntos Interiores, del día 2 o 3 de junio, no recuerdo exactamente, informaré de la segunda misión y propondré iniciativas concretas, que sin duda estarán inspiradas en la necesidad de proteger enérgicamente sobre el terreno, por tanto también en Libia, los derechos fundamentales de las personas que hayan entrado legal o ilegalmente, que en todos los casos tienen derecho a ser tratadas con dignidad, como seres humanos. Desde luego, se mantendrá constantemente informado al Parlamento de todo esto. Con respecto a la protección de los datos, baronesa Ludford, usted sabe perfectamente hasta qué punto esta cuestión es para mí motivo de preocupación constante. Sin duda, un modo de indicar el camino correcto es decir que no es posible acceder a los datos personales salvo para los fines concretos autorizados por la ley. No es posible una extensión por analogía: como se ha autorizado para determinados fines, podemos extender el acceso a otros fines. Bien, esto no se puede hacer. Si empezamos a ser concretos con esto y decir, por ejemplo, que solamente se permite a determinadas autoridades acceder a los datos reservados de las personas y no a otras autoridades, empezamos a fijar algunas directrices. Pondré solamente un ejemplo conocido por usted: los Ministros de Asuntos Interiores me han pedido que desarrolle una mayor capacidad de acceso de las autoridades de investigación a los bancos de datos existentes. Mi respuesta es que el derecho de acceso se podrá ampliar si paralelamente aumenta también la protección de esos datos con una propuesta del Tercer Pilar, que, les confirmo, presentaremos antes de finales de año. A mi entender, la respuesta es «hemos de ser claros». Hay fines que deben interpretarse de forma estricta, como dicen los juristas, en los que, si se autoriza el acceso a los datos para un fin, no puede autorizarse para otro. Esta es la base de partida sobre la que he comenzado a trabajar. El último tema es el de las víctimas de delitos: presentaremos propuestas para ayudar financieramente a las víctimas, no de forma directa, sino, por ejemplo, a través de organizaciones e instituciones que se ocupan de la atención, incluso psicológica, de quienes han sufrido un acto violento, han sido objeto de trata de seres humanos o huyen de traficantes. Hay muchas formas de asistencia, incluida la asistencia práctica, a las personas que han sido víctimas de delitos; no podemos mantener relaciones financieras individuales, pero podemos desarrollarlas a través de instituciones y organizaciones específicas. Nos preocuparemos concretamente de aliviar los efectos en quienes han sufrido las consecuencias trágicas de la delincuencia."@es20
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@et5
". Arvoisa puhemies, ensimmäinen kysymys koskee Libyaa, ja voin todeta lyhyesti, että komission ensimmäisessä Libyaa koskevassa kertomuksessa, jonka esittelin sisäasiainministereille juuri 14. helmikuuta, kuten jäsen Catania mainitsi, korostettiin joitakin huolestuttavia seikkoja. Kertomus on saatavilla – se ei todellakaan ole salainen – mutta juuri niiden asioiden ja kysymyksien vuoksi, jotka nousivat esiin sisäasiainministereiden kokouksessa, päätimme lähettää toisen teknisen valtuuskunnan Libyaan tutustumaan paikkoihin, joissa oleskelee kotimaihinsa palautettuja tai Eurooppaan pääsyä odottavia henkilöitä. Toisen valtuuskunnan työn tuloksia ei ole vielä saatavilla, mutta se on jo saattanut työnsä päätökseen, ja viittaan siihen sisäasiainministerien seuraavassa neuvostossa, joka pidetään 2. tai 3. kesäkuuta – en muista tarkkaa päivämäärää. Ehdotan tuolloin käytännön toimia, jotka perustuvat varmasti tarpeeseen suojella paikan päällä, eli myös Libyassa, niiden henkilöiden perusoikeuksia, jotka ovat tulleet maahan joko laillisesti tai laittomasti ja joilla on joka tapauksessa oikeus saada inhimillisinä olentoina arvokasta kohtelua. Parlamentille tiedotetaan tietysti koko ajan tilanteen kehittymisestä. Tietojen suojelun osalta totean paronitar Ludfordille, että olette hyvin tietoinen siitä, missä määrin aihe on minulle pysyvä huolenaihe. Eräs tapa näyttää oikeaa tietä on todeta, että henkilötietoihin ei päästä kuin niissä erityisissä tarkoituksissa, jotka sallitaan lainsäädännössä. Emme saa hyväksyä soveltamisalan laajentamista analogisesti: koska henkilötietoihin pääsee joissakin tarkoituksissa, sen täytyy onnistua muissakin tarkoituksissa. Sitä ei voida hyväksyä. Jos haluamme täsmentää asiaa ja todeta esimerkiksi, että vain jotkin tietyt viranomaiset pääsevät ihmisten yksityisiin tietoihin, ryhdymme asettamaan suuntaviivoja. Mainitsen vain yhden esimerkin, josta olette tietoisia: sisäasiainministerit pyysivät minua laajentamaan tutkintaviranomaisten pääsyä nykyisiin tietokantoihin. Vastaan, että pääsyä voidaan laajentaa, jos parannamme samalla näiden tietojen suojelua kolmannen pilarin alaisella ehdotuksella. Vakuutan teille, että esitämme ehdotuksen vuoden loppuun mennessä. Vastaus kuuluu mielestäni: "Meidän on oltava selkeitä." Joitakin tapauksia on tulkittava ankarasti, kuten lakimiehet sanovat, joten jos pääsy tietoihin sallitaan yhtä tarkoitusta varten, sitä ei voida sallia jotakin toista tarkoitusta varten. Tältä alustavalta pohjalta olen ryhtynyt toimiin. Tarkastelen lopuksi rikoksien uhreja; esitämme myös ehdotuksia taloudellisen tuen antamisesta, ei välittömästi yksittäisille uhreille, vaan esimerkiksi järjestöille ja toimielimille, jotka antavat hoitoa – kuten psykologista hoitoa – väkivaltaisuuksia, ihmiskauppaa tai ihmiskauppiaita pakeneville ihmisille. Rikoksen uhreiksi joutuneita yksilöitä voidaan auttaa monella tavalla, kuten antamalla heille käytännön tukea. Emme voi ylläpitää yksilöllisiä rahoitussuhteita, mutta voimme kehittää niitä erityisten toimielimien ja järjestöjen välityksellä. Pyrimme nimenomaan lievittämään seurauksia niiden henkilöiden osalta, jotka ovat joutuneet kärsimään rikoksien traagisista vaikutuksista."@fi7
". Monsieur le Président, la première question concerne la Libye, et je peux dire que le premier rapport de la Commission sur la Libye, que j’ai présenté aux ministres de l’intérieur précisément le 14 avril, ainsi que l’a indiqué M. Catania, met en lumière certains éléments inquiétants. Ce rapport est disponible - il n’est certainement pas secret -, mais en raison même des problématiques et des questions qui ont été soulevées pendant la réunion avec les ministres de l’intérieur, nous avons décidé d’envoyer une deuxième mission technique en Libye, qui a été chargée de se rendre là où se trouvaient des personnes qui avaient été rapatriées ou qui attendaient d’être en mesure de partir pour l’Europe. Les conclusions de cette deuxième mission ne sont pas encore disponibles, mais la mission a déjà terminé son travail. J’y ferai allusion lors du prochain Conseil des ministres de l’intérieur qui se tiendra le 2 ou le 3 juin - je ne me souviens plus de la date exacte. Là, je proposerai des mesures pratiques qui se baseront certainement sur la nécessité de protéger sur place - donc en Libye aussi - les droits fondamentaux des personnes qui sont entrées légalement ou illégalement sur un territoire et qui, en tout état de cause, sont habilitées à être traitées comme des êtres humains, avec dignité. Le Parlement sera bien entendu tenu régulièrement informé des développements. En ce qui concerne la protection des données, Madame la Baronne Ludford, vous savez parfaitement que c’est un sujet d’éternelle préoccupation pour moi. Une manière d’indiquer le bon chemin est de dire que l’accès aux données personnelles se limite exclusivement aux objectifs spécifiques autorisés par la loi. Nous ne devons pas autoriser des extensions par analogie: puisque l’accès est permis à certaines fins, pourquoi ne pas l’étendre à d’autres fins aussi. Il ne faut pas permettre cela. Si nous commençons à être précis à ce sujet et que nous disons par exemple que seules certaines autorités peuvent avoir accès aux données personnelles et pas d’autres, nous commencerons à établir certaines lignes directrices. Je donnerai juste un exemple, que vous connaissez déjà: les ministres de l’intérieur m’ont demandé de conférer aux autorités chargées des enquêtes plus de pouvoirs pour accéder aux bases de données existantes. Je leur réponds que les droits d’accès peuvent éventuellement être étendus si, parallèlement, nous renforçons la protection de ces données via une proposition élaborée au titre du troisième pilier, que nous allons soumettre, je vous l’assure, avant la fin de l’année. De mon point de vue, la réponse est «nous devons être clairs». Il y a des objectifs qui doivent être interprétés de manière stricte, comme le disent les juristes, si bien que si l’accès aux données est permis dans un but précis, il ne peut pas l’être dans un autre but. C’est sur cette base initiale que j’ai commencé à travailler. Le dernier thème que j’aborderai sont les victimes de la criminalité: nous soumettrons également des propositions concernant l’apport d’une aide financière, pas directement aux victimes elles-mêmes, mais par exemple à des organisations et à des institutions qui dispensent des soins - y compris psychologiques - aux personnes qui ont fui la violence, la traite des êtres humains ou qui ont échappé aux trafiquants. Il existe de nombreuses formes d’assistance, notamment une assistance pratique, pour les personnes qui ont été victimes de la criminalité; nous ne pouvons pas entretenir de relations financières individuelles, mais nous pouvons développer celles-ci grâce à des institutions et à des organisations spécifiques. Notre préoccupation doit porter précisément sur l’allègement des conséquences d’un crime sur ceux qui en ont été les victimes."@fr8
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@hu11
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@lt14
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@lv13
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@mt15
"Mijnheer de Voorzitter, in antwoord op de eerste vraag over Libië kan ik kort zijn. In het eerste verslag van de Commissie over Libië, dat ik inderdaad op 14 april aan de ministers van Binnenlandse Zaken heb gepresenteerd, zoals de heer Catania zei, werden enkele problemen genoemd. Het verslag is beschikbaar, zeker niet geheim, maar juist vanwege de vragen en antwoorden die bij de ontmoeting met de ministers van Binnenlandse Zaken zijn gerezen, hebben we besloten een tweede technische missie naar Libië te zenden om te zien waar de personen terechtkomen die zijn gerepatrieerd of die wachten tot ze naar Europa kunnen. Deze tweede missie is al afgerond, maar de resultaten ervan zijn nog niet beschikbaar. Op 2 of 3 juni, bij de volgende Raad van ministers van Binnenlandse Zaken, zal ik verslag uitbrengen over deze tweede missie en concrete initiatieven voorstellen die zeker geïnspireerd zullen zijn door de noodzaak om ter plaatse, dus ook in Libië, de grondrechten te beschermen van personen die legaal of illegaal zijn binnengekomen en in elk geval recht hebben op een menswaardige behandeling. Daarover zal het Parlement natuurlijk continu op de hoogte worden gehouden. Barones Ludford, u weet dat de bescherming van gegevens voor mij een constante zorg is. Een manier is de toegang tot persoonsgegevens alleen mogelijk maken met het oog op de welomschreven doelstellingen die in de wet zijn neergelegd: een uitbreiding naar analogie, in de trant van: met het oog op bepaalde doelstellingen is het toegestaan, dus ook voor andere, is niet mogelijk. Dat kan niet. Als we op dit punt nauwkeurig bepalen dat bijvoorbeeld alleen bepaalde autoriteiten toegang hebben tot vertrouwelijke gegevens en andere niet, beginnen we bakens te zetten. Om een voorbeeld te noemen dat u kent: de ministers van Binnenlandse Zaken hebben me gevraagd om ruimere toegang tot de bestaande databases voor de onderzoeksautoriteiten. Mijn antwoord is dat het recht van toegang uitgebreid kan worden als we tegelijkertijd de bescherming van die gegevens verhogen met een voorstel op basis van de derde pijler, dat we zeker voor het einde van dit jaar zullen indienen. Mijns inziens is het antwoord: “we moeten duidelijk zijn”. Er zijn doelstellingen die strikt moeten worden uitgelegd, zoals de juristen zeggen: als de toegang tot een gegeven is toegestaan met het oog op een bepaalde doelstelling, kan geen toegang worden verleend met het oog op een andere. Dat is het punt van waaruit ik ben vertrokken. Laatste thema: de slachtoffers van misdrijven. We zullen voorstellen indienen om financiële hulp te verstrekken, niet direct aan de afzonderlijke slachtoffers, maar bijvoorbeeld aan organisaties en instellingen die zich bezighouden met de zorg, ook psychologisch, aan slachtoffers van geweld of van mensenhandel, aan diegenen die aan handelaren zijn ontsnapt. Er zijn veel vormen van bijstand, ook concrete, aan afzonderlijke personen die het slachtoffer zijn geworden van misdrijven. We kunnen hen niet elk afzonderlijk financieel steunen, maar we kunnen specifieke instellingen en organisaties financieren. Op die manier verlichten we de gevolgen voor degenen die criminaliteit aan den lijve hebben ondervonden."@nl3
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@pl16
"Senhor Presidente, a primeira questão diz respeito à Líbia, e posso dizer em breves palavras que o primeiro relatório da Comissão sobre a Líbia, que apresentei aos Ministros do Interior precisamente em 14 de Abril, como referiu o senhor deputado Catania, chamava a atenção para alguns elementos preocupantes. Esse relatório está disponível – não é de modo algum secreto –, mas precisamente em virtude das questões e das perguntas colocadas no decorrer desse encontro com os Ministros do Interior, decidimos enviar uma segunda missão técnica à Líbia, a fim de visitar locais onde se encontram pessoas que foram repatriadas ou que estão à espera de poder vir para a Europa. Os resultados dessa segunda missão ainda não estão disponíveis, mas a missão já terminou os seus trabalhos e sobre isso irei falar no próximo Conselho de Ministros do Interior, em 2 ou 3 de Junho – não me recordo exactamente da data. Nessa ocasião irei apresentar medidas práticas que irão certamente basear-se na necessidade de proteger localmente – portanto também na Líbia – os direitos fundamentais de pessoas que entraram legal ou ilegalmente e que, seja como for, têm o direito de ser tratadas dignamente, como seres humanos. Naturalmente, o Parlamento será informado de forma permanente. No que respeita à protecção de dados, Senhora Baronesa Ludford, a senhora bem sabe como esse assunto constitui uma preocupação constante para mim. Uma maneira de indicar o caminho correcto é dizer que não pode haver acesso aos dados pessoais, excepto para fins específicos para os quais esse acesso é permitido por lei. Não devemos permitir alargamentos por analogia: como é autorizado para determinados fins, podemos alargar essa autorização também a outros fins. Isso não pode ser permitido. Se começarmos a ser concretos sobre esta matéria e a dizer, por exemplo, que só a algumas autoridades é permitido o acesso aos dados privados das pessoas e a outras autoridades não, começaremos a estabelecer alguns pontos firmes. Dou apenas um exemplo que é do seu conhecimento: os Ministros do Interior pediram-me que fosse facultado às autoridades encarregadas de investigações um maior poder de acesso aos bancos de dados existentes. A minha resposta é que o direito de acesso poderá ser alargado se, paralelamente, aumentarmos a protecção desses dados com uma proposta do terceiro pilar, que, garanto-vos, iremos apresentar até ao final deste ano. Em meu entender, a resposta é: “Temos de ser claros”. Há fins que devem ser interpretados de forma estrita, como dizem os juristas, de tal forma que se o acesso aos dados é permitido para um fim, não pode ser permitido para outro. Esta é a base de partida na qual comecei a trabalhar. A minha última questão tem a ver com as vítimas de crimes: iremos também apresentar propostas no sentido de dar assistência financeira, não directamente às vítimas individuais, mas por exemplo a organizações e instituições que se preocupam em dispensar ajuda – incluindo ajuda psicológica – a pessoas que escaparam à violência ou ao tráfico de seres humanos ou que fugiram aos traficantes. Há muitas formas de assistência, incluindo assistência prática, para pessoas que foram vítimas de crimes; não podemos manter relações individuais de financiamento, mas podemos desenvolvê-las através de instituições e organizações específicas. A nossa preocupação será precisamente aliviar os efeitos nas pessoas que sofreram as consequências dramáticas da criminalidade."@pt17
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@sk18
"Signor Presidente, la prima questione riguarda la Libia e posso dire in breve che la prima relazione della Commissione sulla Libia, che ho illustrato ai Ministri degli interni esattamente il 14 aprile, come ricorda l'onorevole Catania, evidenziava alcuni elementi di preoccupazione. La relazione è disponibile, non certamente segreta, ma proprio per le questioni e per le domande che sono emerse nell'incontro con i Ministri degli interni abbiamo deciso di inviare una seconda missione tecnica in Libia per recarsi nei luoghi dove vi sono persone che sono state rimpatriate o persone che aspettano di poter arrivare in Europa. I risultati di questa seconda missione non sono ancora disponibili, ma la missione si è già conclusa e al prossimo Consiglio dei ministri degli interni, il 2 o 3 giugno, non lo ricordo esattamente, riferirò sulla seconda missione e proporrò iniziative concrete che certamente saranno ispirate alla necessità di proteggere fortemente in loco, quindi anche in Libia, i diritti fondamentali di persone che legalmente o illegalmente sono entrate e hanno comunque diritto di essere dignitosamente trattate come esseri umani. Questo ovviamente sarà oggetto anche di una costante informazione a questo Parlamento. Sulla protezione dei dati, Baronessa Ludford, lei sa bene quanto questa materia sia per me una preoccupazione costante. Certamente un modo per indicare la strada giusta è dire che non è possibile accedere ai dati personali se non per gli obiettivi precisi per i quali l'accesso è consentito dalla legge: non è possibile un'estensione in via analogica, siccome per certi obiettivi è consentito, possiamo estenderlo anche ad altri obiettivi. Ecco, questo non si può fare. Se cominciamo ad essere precisi su questo e a dire, ad esempio, che solamente ad alcune autorità è consentito accedere ai dati riservati delle persone e non ad altre autorità, cominciamo a mettere dei punti fermi. Faccio soltanto un esempio a lei noto: i Ministri degli interni mi hanno chiesto di sviluppare un maggior potere di accesso da parte delle autorità investigative alle banche dati esistenti. La mia risposta è che il diritto di accesso si potrà estendere se parallelamente aumenteremo la protezione di quei dati con una proposta del Terzo pilastro, che, vi confermo, presenteremo entro la fine di quest'anno. A mio avviso la risposta è "bisogna essere chiari". Ci sono obiettivi di stretta interpretazione, come dicono i giuristi, per cui se l'accesso al dato è consentito per un obiettivo, non può essere consentito per un altro obiettivo. Questa è la base di partenza su cui ho cominciato a lavorare. Ultimo tema: le vittime di reati: presenteremo proposte anche per aiutare finanziariamente, non direttamente le singole vittime, ma ad esempio organizzazioni e istituzioni che si preoccupano della cura anche psicologica di coloro che escono da una violenza, da un traffico di esseri umani, che sfuggono ai trafficanti. Vi sono molte forme di assistenza, anche concrete, alle singole persone che sono state vittime dei reati, non possiamo avere rapporti individuali di finanziamento ma possiamo svilupparli attraverso istituzioni e organizzazioni specifiche; ci preoccuperemo proprio di alleviare le conseguenze su quelli che hanno subito il dramma della criminalità."@sl19
". Herr talman! Den första frågan gäller Libyen, och jag kan kort säga att kommissionens första rapport om Libyen, som jag lade fram för inrikesministrarna just den 14 april, belyste några oroande fakta, precis som Giusto Catania nämnde. Den rapporten finns tillgänglig – det är verkligen ingen hemlighet – men just på grund av de frågor som väcktes under mötet med inrikesministrarna beslutade vi att sända ut en andra teknisk delegation till Libyen för att besöka de platser där det finns människor som har återvänt till Libyen eller som väntar på att få komma till Europa. Resultaten av denna resa är ännu inte tillgängliga, delegationen har redan avslutat sitt arbete, och jag skall återkomma till det vid nästa möte med rådet (inrikes frågor) den 2 eller 3 juni – jag kommer inte exakt ihåg när. Vid detta möte skall jag lägga fram praktiska åtgärder som säkert kommer att grundas på behovet av att på platsen skydda - och därför också i Libyen – de grundläggande rättigheterna för människor, som antingen har invandrat legalt eller illegalt, och som i varje fall har rätt att behandlas med värdighet som mänskliga varelser. Parlamentet kommer naturligtvis att informeras kontinuerligt. När det gäller skyddet av personuppgifter är ni, fru Ludford, väl medveten om hur starkt engagerad jag alltid har varit i denna fråga. Ett sätt att ange den rätta vägen är att säga att tillgång till personuppgifter endast kan medges av särskilda skäl i enlighet med lagen. Vi får inte tillåta utökade rättigheter på grund av analogi, såsom medges av vissa skäl; vi kan utöka rättigheterna även för andra syften. Det får inte tillåtas. Om vi börjar med att gå närmare in på detta och exempelvis säger att endast vissa myndigheter har rätt att få tillgång till människors personuppgifter, och inte andra myndigheter, kan vi börja med att fastställa några riktlinjer. Jag skall bara ge ett exempel som ni känner till. Inrikesministrarna har uppmanat mig att ge utredande myndigheter ökade befogenheter att få tillgång till de befintliga databaserna. Mitt svar är att rättigheterna att få tillgång kan utvidgas om vi samtidigt ökar skyddet av personuppgifterna genom ett förslag inom ramen för tredje pelaren, vilket jag försäkrar er kommer att läggas fram före slutet av detta år. Enligt min uppfattning är svaret att ”vi måste vara tydliga”. Det finns syften som måste tolkas strikt, som advokater säger, på så sätt att tillgång till personuppgifter som medges för ett syfte inte får användas i ett annat syfte. Det är denna utgångspunkt som jag har börjat att arbeta efter. Mitt slutliga ämne rör brottsoffer. Vi bör också lägga fram förslag om att ge finansiellt stöd, inte direkt till enskilda offer, men exempelvis till organisationer och institutioner som har till uppgift att tillhandahålla vård – inklusive psykologisk hjälp – för dem som flyr från våld, människohandel eller människohandlare. Det finns många typer av hjälp, inbegripet praktiskt stöd till personer som har utsatts för brott. Vi kan inte behålla individuella finansiella förbindelser, men vi kan utveckla dem genom särskilda institutioner eller organisationer. Vi skall engagera oss just för att mildra konsekvenserna för dem som har utsatts för de tragiska konsekvenserna av brott."@sv21
lpv:unclassifiedMetadata
"Franco Frattini,"5,19,15,1,18,14,16,11,13,12
"Vicepresidente della Commissione"5,19,15,1,18,14,16,11,13,12

Named graphs describing this resource:

1http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Czech.ttl.gz
2http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Danish.ttl.gz
3http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Dutch.ttl.gz
4http://purl.org/linkedpolitics/rdf/English.ttl.gz
5http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Estonian.ttl.gz
6http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Events_and_structure.ttl.gz
7http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Finnish.ttl.gz
8http://purl.org/linkedpolitics/rdf/French.ttl.gz
9http://purl.org/linkedpolitics/rdf/German.ttl.gz
10http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Greek.ttl.gz
11http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Hungarian.ttl.gz
12http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Italian.ttl.gz
13http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Latvian.ttl.gz
14http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Lithuanian.ttl.gz
15http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Maltese.ttl.gz
16http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Polish.ttl.gz
17http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Portuguese.ttl.gz
18http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Slovak.ttl.gz
19http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Slovenian.ttl.gz
20http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Spanish.ttl.gz
21http://purl.org/linkedpolitics/rdf/Swedish.ttl.gz

The resource appears as object in 2 triples

Context graph